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Domenica
Ore 10:00.
Mi alzai e mi sistemai come tutte le mattine.
Una bella doccia, dei vestiti puliti e poi subito al pc per inserire dei dati su dei casi risolti e archiviarli.
Il tempo di finire il lavoro e scesi dai miei genitori al piano di sotto. Per mia madre, il pranzo domenicale in famiglia è d'obbligo.
«Mamma, sono qui.» guardai l'orologio: 13:40.
Camille «Tesoro, finalmente sei arrivato. Prendi posto a tavola con tuo padre, arrivo tra un attimo.»
«Va bene.» entrai in sala da pranzo e mi accomodai «Ciao papà.» lo salutai.
Mike «Ciao figliolo. Com'è andata a lavoro?»
«Al solito.»
Mike «Nessun caso nuovo?»
«Sempre i soliti casi noiosi. Mai nulla di veramente importante»
Mike «Hai l'incarico da appena sei mesi. Abbi pazienza.»
Camille «Ecco qui! Ci ho messo tanto per preparare tutto, spero sia buono.» disse mettendo le portate a tavola.
Mike «Lo sappiamo, tesoro.»
Camille «Ho sentito il discorso di prima. Menomale che non ci sono casi pericolosi...»
«Mamma...di nuovo questo discorso?»
Camille «Si, sai che non sono d'accordo su questo lavoro. Potrebbe capitarti qualcosa...»
«Mamma, ho lavorato una vita per arrivare fino a qui.»
Camille «Lo so...è che mi preoccupo.»
«È il mio lavoro, accettalo.»
Camille «Ma ci sono così tanti lavori che potresti fare.»
«Papà per favore, dí qualcosa.»
Mike «Tesoro dai, è adulto. Sa fare le sue scelte.» intervenne.
Camille «Dovresti crearti pure una famiglia tutta tua. Mi avevi detto di quella ragazza di nome Denise. Ti senti ancora con lei, giusto?»
«No, mamma. Mi ha mollato una settimana fa.»
Camille «Ma come...che hai fatto?»
«Mi ha detto che ero troppo preso dal mio lavoro.»
Mike sorride «Probabilmente non era quella giusta.»
Camille «O forse ha ragione quella povera ragazza.»
«Non posso perdere tempo con sciocchezze del genere.»
Camille «Ma non puoi mettere tutto da parte per colpa del lavoro.»
«Cosa sarebbe questi "tutto", mamma?»
Camille «Dovresti avere il tempo di conoscere delle ragazze, uscire e divertirti.»
«Non mi servono delle ragazze per essere felice.»
Camille «Spero che un giorno cambierai idea.»
«Basta. Sono stufo di sentirmi dire sempre le stesse cose.» mi alzai dalla tavola.
Mike «Ma dai, figliolo, dove vai?»
«Buon pranzo.» presi la giacca ed uscì.
Tornai a casa e mi preparai un toast veloce.
Ogni volta che volevo stare tranquillo, mia madre riprendeva sempre lo stesso discorso.
Ero felice e soddisfatto della mia vita così com'era. Non era necessario avere una famiglia né una donna.












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