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•Rose•
Pensai alla sua proposta e alla fine, dopo tanti ripensamenti, mi convinsi che era la cosa giusta da fare.
Lo feci solamente perché volevo proteggere il mio bambino.
Forse in quella casa sarei stata più al sicuro...
Sospirai e poi sentì la porta della camera aprirsi.
Era di nuovo George.
George «Hai deciso?»
Annuì «Si...ho deciso di si.»
Appena pronunciai queste semplici parole andai con lui.
Mi portò a casa sua con la sua macchina e poi entrammo.
Non notai nulla di strano finché non mi portò in camera da letto buttandomi sul materasso.
«C-cosa stai facendo!?...»
Mi tenne ferma e velocemente mi mise una cavigliera fatta di ferro con una catena che arrivava fino alla ringhiera del letto.
George «Per la tua sicurezza.» sorrise.
Non dissi nulla per paura che potesse fare qualcosa e restai in silenzio.

Passarono giorni, settimane e poi mesi.
Era un incubo...
Sentivo freddo, avevo nausea quasi ogni mattina e la pancia stava cominciando a notarsi di più.
Ero ormai al quinto mese e anche il piccolo si faceva sentire...
Ero distrutta.
Provai a riposarmi ma George entrò in stanza.
Mi guardò in un modo strano e si mise sopra di me.
Provò a scoprirmi ma io non riuscì a farlo smettere per via delle catene che mi impedivano di muovermi più del dovuto.
«Basta!» dissi esasperata.
Si fermò e poi mi fissò la pancia confuso.
Respirai velocemente e dal suo sguardo capì che si era accorto della gravidanza.
George «Sei incinta!? Di chi è?!»
«T-ti prego...è solo un bambino...» dissi cercando di spostarmi.
Non ci riuscì e mi scesero le lacrime lungo il viso.
Mi guardò ancora più arrabbiato di prima e senza dire altro cominciò a picchiarmi.
Urlai dicendogli di smettere ma non si fermò.
Mi diede calci alla pancia e urlai dal dolore.
«Smettila!! Basta!!»
Pregai di finirla ma all'improvviso sentimmo un botto provenire dall'ingresso.
Non capì che stesse succedendo finché degli agenti di polizia non irruppero in stanza.
Li guardai confusa e subito presero Hanks con forza.
Mi guardai intorno fin quando non vidi lui.
Ethan.
Venne verso di me a passo spedito.
Mi mancò il respiro e credetti per un attimo che fosse solo un sogno.
Non poteva essere vero...
«Ethan?...» dissi con un filo di voce.
Ethan «Rose! Sapevo che ti avrei trovata...»

Tutto ciò che non sai di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora