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•Ethan•
Ore 10:09.
Mi svegliai con un dolore alla testa.
Ieri sera la serata è stata favolosa e Rose...Rose mi faceva battere il cuore come non mai.
Penso di provare qualcosa.
Andai in bagno e feci una doccia per rilassarmi anche se l'idea di Rose nuda mi balenava in testa da ore.
Mi ricordai del pranzo di Natale a casa dei miei così mi vestì in fretta e andai da loro.
Appena arrivato i miei cominciarono a farmi le solite domande.
Mike «Figliolo, com'è andato il tuo caso?»
«Non ho ancora finito...»
Aiutai mia madre ad apparecchiare la tavola.
«Bello l'albero di Natale.»
Mike« È lo stesso da dieci anni, figliolo. Sei sicuro di stare bene?»
«Si, perché?»
Mike «Sembri più contento.»
«Si, lo sono.» presi il cellulare e scrissi un messaggio a Rose: Buon Natale, piccola Renna❤️
Camille «Siamo davvero contenti. Per caso si tratta di qualche ragazza?» disse felice.
«Si, cioè no!» mi affrettai a negare.
Mike «Oh, figliolo, chi è? Perché non ce la presenti.»
Camille «Oddio, tesoro ma è fantastico! Come si chiama?»
«Mamma, davvero. Non è nessuno.»
Mike «Sciocchezze figliolo. Guardi continuamente quell'aggeggio telefonico.»
«Aspetto una chiamata di lavoro.»
Mike «Per Natale?»
«Non c'è niente tra dire. È solo un'amica.»
Mike «Te la porti solo a letto, figliolo?»
«No! Cioè anche...ma perché stiamo parlando di questo?!»
Camille «Vogliamo sapere di più. Non ci parli mai di nulla a parte il tuo lavoro.»
«Perchè non c'è nulla di cui parlare.»
Mike «Adesso c'è questa ragazza. Parlaci di lei.»
Camille «E come vi siete conosciuti? Lavora con te?»
«Si, diciamo che lavora con me.»
Mike «Puoi portarla qui qualche volta.»
«Non è così semplice...»
Camille «Quando ti sentirai pronto puoi farla venire. Spero sia la ragazza giusta.» accennò un sorriso.
«È una cosa momentanea. Non c'è futuro.»
Mike «Sciocchezze! Non ti preoccupare.»
Camille «Esatto, non ti scoraggiare.»
«Non iniziate a progettare. È solo un'amica e basta. Dopo questo caso non credo che ci vedremo più.»
Camille «Va bene...dai cominciamo a mangiare che sennò si raffredda.»
Pranzammo insieme e poi guardammo dei film natalizi in televisione mentre io mi scambiavo messaggi con Rose.
"Sei impegnata?"le scrissi.
Dopo una mezz'ora mi scrisse:
"Scusa se rispondo solo ora ma sono con i parenti di Erick, tu invece?"
"Con la mia famiglia"
"E come sta andando la giornata?"
"Abbastanza bene. A te?"
"Noioso. Abbiamo appena finito di mangiare ed Erick sta parlando con suo padre di lavoro, nulla di che."
"Mi manchi"
"Anche tu. Vorrei essere con te in questo momento"
"Anch'io. Ma non possiamo."
"Credo proprio che ci vedremo dopo le festività..."
"Si, lo so."
Posai il cellulare e mi accorsi che mio padre mi fissava
«Che c'è?»
Mike «Niente. Ti consiglio di andare da lei.»
«Ma come? Adesso? Sto pranzando con voi.»
Mike «Ma anche lei fa parte della famiglia. Dovrebbe essere qui. Diglielo tu, cara.»
Camille «Ha ragione tuo padre. Che aspetti ancora? Vai da lei, ne sarà contenta.»
«No, non posso.»
Mike «Come vuoi, figliolo...»

I giorni successivi passarono lentamente. Erano tutti uguali e noiosi ed il mio pensiero era solo uno. Rose.
Ci scambiavamo spesso dei messaggi anche se non era la stessa cosa di presenza.
Cominciai a capire molte cose su di lei.
Ad esempio le piaceva cucinare, i film romantici e andare al teatro.
Anch'io avevo parlato di me con lei.
Magari è stato un errore enorme raccontare la mia vita alla ragazza di un criminale però quando mi guardava con i suoi bellissimi occhi io sapevo che in fondo non poteva essere come lui.
Ero quasi certo che era come me.
Mi completava ed io non volevo perderla vendendola alla polizia. Avevo deciso che avrei dovuto trovato una via di fuga senza che corresse pericoli.
Appena finì con i miei tornai a casa mia felice che questa giornata si sia conclusa.

Tutto ciò che non sai di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora