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Rose «Ehy, credevo di trovarti a letto.» disse entrando in cucina.
«Ah, Rose...sei sveglia.» chiusi il pc velocemente.
Rose «Si, mi sono svegliata qualche minuto fa. Sei da molto qui?»
«No. Cinque minuti.» mentì.
Rose «E stai lavorando?» si avvicinò.
«No...»
Rose «Oh, okay. Vuoi qualcosa da mangiare?»
«Si, grazie.» mi porse una fetta di ciambellone al cioccolato ma rifiutai poco dopo «Ho cambiato idea. Non ho molta fame.»
Rose «Ah va bene. Tranquillo, fa nulla.» disse posando la fetta e poi il dolce. «Per caso è tutto okay?»
«Si, certo.» raccolsi le mie cose e le misi nella borsa a tracolla.
«Io devo andare.» dissi e mi avviai verso la porta. L'agente Revenge mi aspettava per i file
Rose «Ci vediamo domani...»
Mi fermai prima di aprire la porta. Se l'avessi aperta, qualsiasi cosa ci fosse tra me e Rose sarebbe finita, Collins sarebbe andato in prigione, io avrei avuto una promozione, il lavoro che avevo sempre sognato e Rose sarebbe finita in galera con quel bastardo per essere sua complice. Nessuno le avrebbe creduto. Io ero quasi certo che lei non c'entrava niente con gli affari sporchi di Erick ma mi servivano delle prove.
Se avessi aperto questa dannata porta, non avrei più rivisto Rose. Capì solo in quel momento che io non volevo perderla perché la amavo.
Mi voltai verso di lei «Vieni con me.»
Rose «Dove?» avanzò verso di lui.
«A casa mia.» presi le sue mani tra le mie «Collins non c'è quindi ho pensato che magari potresti stare da me...»
Rose «Mi sembra un buona idea. Devo solo portarmi qualcosina e andiamo.»
«Si.»
Aspettai che preparasse la sua valigia e poi andammo a casa mia.
Casa mia era piccola, molto piccola. Infatti non era un posto dove poter stare con una ragazza ma era anche un posto sicuro. Non potevo portarla nella mia vera casa rischiando la vita dei miei genitori.
Appena arrivammo posai la sua valigia in camera mia così che potesse sistemarsi.
«Se hai bisogno di qualcosa, mi fai sapere.»
Rose «Va bene. Sistemo queste cose e poi arrivo.»
La lasciai sola e sistemai anch'io le mie cose nella scrivania disposta vicino la cucina.
All'improvviso Rose urlò il mio nome dalla camera da letto e subito accorsi da lei.
«Rose?! Che è successo!?» dissi preoccupato.
Rose «Che ci fa una pistola dentro al cassetto!? È tua?...» disse allarmata.
«Rose, stai tranquilla. È mia. Sai, non solo a Collins piacciono le armi. Ho solo questa per difesa personale.»
Rose «Ah...quindi è solo per difesa? Nulla di più?»
«Certo, per cosa pensi che l'abbia?»
Rose «Scusa è che...mi ha preso alla sprovvista. Non credevo avessi un arma in casa.»
«Erick ne ha molte nel suo studio ma non ti hanno preso alla sprovvista. Perché la mia si?»
Rose «Ho solo pensato per un attimo fosse qualcosa di più grave di una semplice "difesa personale", tutto qui...»
«Che intendi? Riguarda Collins, non è vero?»
Voglio sapere cosa diamine fa quell'uomo.
Rose «Diciamo che Erick non le tiene solamente per esposizione. Non posso dirti più di tanto...»
«Ha ucciso qualcuno?»
Rose «Adam...»
«Non c'è bisogno che rispondi. Ho già capito.»
Subito dopo mi arrivò una chiamata dall'agente Revenge e mi allontanai da Rose per evitare che potesse sentirmi.
Mi rinchiusi in bagno e risposi.
«Pronto?»
Revenge «Miller, ma dove diavolo è finito? La sto aspettando con gli altri dati così potrò fare scattare l'arresto per Collins.»
«Ho avuto un imprevisto.»
Revenge «Si sbrighi.»
«È una questione delicata. La richiamerò io.» riattaccai.
Avevo bisogno di Bryan.
Andai in cucina, presi il pc e feci una copia della chiavetta.
«Rose, tu fai come se fossi a casa tua. Io devo andare da un amico.»
Rose «Va bene, nessun problema. Ci vediamo dopo.»
Presi le chiavi della moto e andai a casa di Bryan.
Sperai non fosse ancora arrabbiato con me per non aver scelto il vestito di matrimonio con lui...
Bussai più volte finché non mi aprì la sua fidanzata con un evidente pancione.
Emily «Ethan! Entra pure. Vado a chiamare Bryan.»
«Grazie.» entrai e mi accomodai in salone.
Bryan «Ethan? Cosa ci fai qua?»
«Sono venuto per chiederti aiuto.»
Bryan «Dopo che non ti sei fatto più sentire?»
«Lo so e mi dispiace. Posso capire che sei arrabbiato ma la questione è seria.» poggiai la pendrive copiata sul tavolino «Questa è la pendrive con tutti i dati di Collins che ho copiato. Devi tenerla tu. Perché se le cose si dovessero mettere male...»
Bryan «Tenerla io? Ethan, ma che stai dicendo?»
«Ascoltami. Non posso portare questa all'agente Revenge adesso. Ho bisogno di più tempo...»
Bryan «Potresti spiegarmi almeno che succede?»
«É complicato.»
Bryan sospira «Terrò la chiavetta ma tu pensa a restare vivo.»
«Lo farò. Grazie.» tornai a casa mia prima che qualcuno potesse vedermi.
Non volevo mettere in pericolo anche lui.

Tutto ciò che non sai di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora