26

56 6 0
                                    

•Ethan•
Cosa dovevo risponderle? Provavo veramente qualcosa per lei o era semplicemente attrazione fisica?
Ero confuso e iniziai a sudare dall'agitazione.
La vibrazione del cellulare mi distrasse dai miei pensieri ma non visualizzai il messaggio
«Si...» risposi senza riflettere «Io ho cercato di dirtelo in qualche modo...»
Era la verità.
«Mi...mi sono innamorato di te.»
Non so perché l'ho detto ma l'ho fatto.
Poteva anche essere semplicemente attrazione fisica però a chi importava? Lei era solo una criminale, come Collins, e non ci sarebbe stato mai un  "noi",  quindi che male c'era se mi divertivo un po'?
Rose «Sei innamorato di me? Dici davvero?» disse sorpresa.
Volevo sorvolare il discorso così improvvisai e la baciai spingendola verso la mia scrivania, poi sussurrai «Si...»
Sorrise alla mia risposta e ricambiò con un bacio.
Sentì nuovamente il cellulare vibrare nel mentre. Doveva essere Revenge. Feci finta di nulla e cambiai discorso «Collins non c'è, che ne dici di andare a casa tua?»
Rose «A casa mia? Potremmo restare qui tanto non verrà nessuno...»
«Ne approfitto per vedere casa tua, no? Sicuramente è più bella della mia.»
Rose «E va bene. Stavolta ti farò vedere casa mia.»
Sorrisi e la seguì fino a casa sua, che si trovava a qualche piano sopra di noi.
Quando entrai vidi un enorme appartamento in stile moderno. I soldi non erano un problema, ovviamente.
Collins aveva praticamente ogni cosa e io gliela porterò via.
Mi interessava poco della casa perciò afferrai Rose per i fianchi e iniziai a baciarla. Mi serviva un modo per tenerla buona e l'unica soluzione che conoscevo era il sesso.
Lei non vedeva l'ora, io al contrario non volevo. Mi trascinò in camera da letto così potetti accontentarla.
Feci sesso con lei per qualche ora in modo che si potesse stancare e lasciarmi il tempo per lavorare.
Quando finimmo, aspettai che si addormentasse e mi vestì in fretta per cercare l'ufficio di Collins.
Trovai prima l'ufficio, poi il suo portatile.
«La password...»
Rovistai tra i cassetti trovando un piccolo taccuino con dentro i password, codici, e dettagli dei suoi affari sporchi.
Fotografai ogni cosa e avviai il pc.
Inserì la mia pen drive e cominciai a copiare ogni file esistente su quel computer.
Adesso Collins non avrebbe avuto scampo. C'era abbastanza materiale per garantirgli la galera a vita.
Scoprì anche che si occupava del mercato nero di arte. Questo spiegava i numerosi quadri e statue in quella casa.
«Prostituzione...incaricato Hanks. Beccato.»
Hopkins era già fuori dai giochi grazie ai file di Rose. E con questi altri ho tutti i nomi dei servienti e non di Collins.
Ecco come nascondeva la droga: i ristoranti.
Saranno pieni di quella merda.
C'è anche un file su Rose. Lo aprì.
«Prostituta. Comprata?» continuai a leggere «Genitori: assenti.»
Tutti i dati di Rose erano lí. Copiai anche quelli.
Una volta trasferiti i file, rimisi tutto a posto e nascosi la pen drive in tasca.
Usai il mio pc che avevo nella borsa per cercare Rose sul database. Ma lei era inesistente. Come se qualcuno avesse cancellato tutti i dati. Era un fantasma.
Sono sicuro che c'entra Collins.
Ma perché cancellare Rose dal sistema? Forse per non farsi rintracciare...
Nascondere Rose come avrebbe potuto aiutarlo a nascondersi?
Provai a cercare anche i membri del suo club. Erano presenti ma con mestieri completamente differenti. Doveva avere qualche talpa nella polizia in modo tale da falsificare le informazioni.
Una specie di hacker.

Tutto ciò che non sai di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora