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•Rose•
Lunedì 10 gennaio.
Mi svegliai verso le otto e andai in cucina per fare colazione.
Una volta finito andai a preparami e misi una gonna aderente insieme a una camicia di seta rosa.
Infine presi il cellulare e uscì per andare in azienda.
Quando arrivai andai verso l'ufficio di Adam.
Sicuramente starà lavorando.
Bussai e poi entrai lentamente dentro appena sentì la sua voce.
Adam «Ciao.»
«Ehy, come sono andate le vacanze?» mi avvicinai alla sua scrivania.
«Un disastro, come sempre. A te?»
«Abbastanza bene. Hai avuto di nuovo problemi con i tuoi?»
Adam «Si, esatto. Cominci a spaventarmi. Adesso mi leggi anche nel pensiero?» sorrise .
«Intuito.» sorrisi anch'io «Ti manca tanto lavoro?» guardai il suo computer e le diverse pratiche sparse un po' ovunque.
Adam «Si, ma forse c'è qualcosa che puoi fare per me. Per aiutarmi.»
«Di che si tratta?»
Adam «Ho bisogno che tu mi  metta dei dati su questa pendrive dal computer di Collins. In questo modo posso finire il lavoro prima e fare bella figura con il mio capo.»
«Che dati ti servono?»
Adam «Dell'azienda. Dovrebbe avere una cartella dedicata a questo. Tu non devi fare altro che copiarla sulla mia pendrive, ok?»
«Va bene. Quando li vuoi?» presi la piccola pendrive che mi porse.
Adam «Subito sarebbe l'ideale. E dopo posso dedicarmi a te.»
Si avvicinò e, dopo che mi spostò una ciocca di capelli, mi diede dei teneri baci sul collo.
«Vedrò oggi pomeriggio...»
Adam «Prima li prendi, prima potrò darti ciò che desideri. Me.»
«Mi stai, per caso, ricattando?» sorrisi e sfiorai le sue labbra con le mie.
Adam «Si, lo sto facendo. Ma solo per aumentare il tuo desiderio.» rise.
«Non mi sembra giusto.» dissi delusa «Sei proprio convinto? Non ci vediamo da tanto.» toccai i piccoli bottoni della sua camicia bianca.
Adam «Fidati, mi pregherai di smettere quando sarò dentro di te.»
«E va bene. Faremo a modo tuo.» misi in tasca la pendrive.
In seguito uscì dall'ufficio lasciandolo al suo lavoro.
Stetti in giro per l'azienda e aspettai l'ora di pranzo. Appena si fecero le 13:10 mi incamminai verso l'ufficio di Erick.
Sarà sicuramente andato a fare la pausa, come suo solito.
Arrivai davanti la porta e la aprì.
Non c'era nessuno.
Entrai e, dopo averla richiusa alle mie spalle, andai verso la sua scrivania dove teneva il PC.
Digitai sul computer la data del nostro anniversario ma niente da fare.
Password errata.
Misi la password del suo compleanno ma non era neanche quella.
Mi disperai e cercai tra i cassetti la password.
L'avrà scritta da qualche parte...
Dopo qualche minuto trovai un taccuino nero dove c'erano scritte tante ma tante password.
Sbuffai e mi misi a sfogliare tutto il taccuino per trovarla.
Cercai di provare alcune password finché finalmente riuscì ad accedere con una.
Era una seguenza di numeri che non avevo mai visto.
Forse una data o un evento importante.
Sospirai e, con la chiavetta, presi le informazioni che voleva Adam.
Spero che vadano bene.
Una volta finito sentì dei passi e subito mi alzai, sistemai il computer e misi la pendrive in tasca.
La porta si aprì ed entrò Erick.
«Ehy, amore. Ti aspettavo. Ho sistemato un po'...la scrivania.» misi alcune penne al suo posto.
Erick «Cosa stai facendo qui?»
«Ti aspettavo e nel frattempo mi stavo passando il tempo a sistemare un po' l'ufficio. Se devi lavorare vado via...»
Erick «Perché stai pulendo? Viene già la ragazza delle pulizie.»
«Lo so ma ero annoiata e mi sono passata il tempo a fare qualcosa.» mi avvicinai e gli lasciai un bacio «Ti lascio lavorare con calma.»
Erick «Va bene.»
Sorrisi e poi uscì dal suo ufficio per andare in quello di Adam.
Entrai dentro e, dopo che chiusi la porta, mi girai verso di lui «Eccomi, ti ho portato quello che cercavi.» gli posai la pendrive vicino al suo computer.
Adam «Sei un angelo! Ti ringrazio infinitamente.»
Prese la pendrive e subito accese il computer.
«Ti ricordo che c'era anche qualcos'altro.»
Sbuffai e senza pensarci due volte chiusi il suo computer «È davvero così importante una pendrive che potrai controllare anche dopo?»
Adam «É il mio lavoro.  Facciamo quella cosa dopo, ok?»
Mi allontanai «Va bene. Ci vediamo quando avrai finito.»
Riaprì il computer e io uscì dall'ufficio per ritornare a casa.
Finirà tardi.
Rimasi a casa tutto il pomeriggio senza ricevere nemmeno un messaggio da Adam.
Forse questo lavoro richiede più tempo...

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