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•Rose•
Verso le otto decisi di tornare a casa mia e, nel mentre aprì la porta, uscì di fretta la signora delle pulizie con lo sguardo rivolto verso il basso.
La guardai per un attimo e, senza dire nulla, entrai trovando il mio ragazzo con la camicia sbottonata.
«Ehy...sei tornato prima a quanto vedo.»
Erick «Si, anche tu.»
«Si, tra non molto devo uscire per comprare i regali di natale.»
Erick «Da sola?»
«Si ma farò in fretta, tranquillo. Il tempo di sceglierli e poi arrivo.»
Erick «Regali per chi?»
«Per te, ovviamente. Devo anche comprare qualcosa per addobbare la casa.»
Erick si avvicinó «Va bene. Se vuoi ti faccio accompagnare da qualcuno.»
«Non c'è bisogno. Ci metterò poco.» mi avvicinai e gli diedi un bacio sulle labbra.
Erick «Non fare tardi.»
«Va bene.» annui e poi andai in camera da letto a sistemarmi.
Aprì la mia personale cabina armadio e cercai tra i miei vestiti firmati qualcosa da mettere.
Alla fine optai per un semplice vestito rosso che mi lasciava scoperte le spalle e dei tacchi neri.
Mi diedi una sistemata ai capelli e poi presi il mio cappotto e la pochette Versace.
Salutai il mio ragazzo con un bacio e poi uscì da casa facendomi trovare all'ingresso del palazzo.
Mi guardai intorno e poi lo vidi poggiato vicino una moto nera.
«Eccoti, spero di non averti fatto aspettare tanto.»
Adam «Sei bellissima.»
«Grazie.» sorrisi per il complimento e poi spostai lo sguardo sulla sua moto «Non dirmi che devo salire su...quello.»
Adam «Ti ho portato il casco, tranquilla.»
Me lo porse e io lo presi  «Okay...ma andremo piano, va bene?»
Adam «Certo.»
Salì sulla moto e, dopo alcuni ripensamenti, lo feci anch'io.
Mise in moto e, neanche il tempo di parlare che, cominciò ad accelerare.
«Oddio sei pazzo! Rallenta immediatamente!» urlai e subito mi avvinghiai a lui spaventata.
Adam «Non ti preoccupare! Sei con me.»
«Oh wow sono molto più tranquilla adesso!» urlai mentre girò in direzione di una curva molto stretta.
Dopo un tempo che sembrò infinito sentì la moto fermarsi vicino un posto libero.
«Siamo arrivati, vero?» dissi ancora stretta a lui.
Lo vidi annuire e allentai la presa. Presi un respiro e poi scesi dal motore dopo di lui.
«Finalmente arrivati.»
Adam «Mai stata su una moto, vero?»
«Mai stata e penso che sia l'ultima dopo oggi. Stavo morendo di paura.» mi coprì per bene con il cappotto e, dopo aver sistemato i caschi e messo la catena alla ruota della moto, ci incamminammo verso il mercatino di natale adornato da tante lucine colorate.
«Guarda che belle!» mi avvicinai a una bancarella  dove erano posizionate tante palline di natale decorate a mano «Sono fatte davvero bene.»
«Credo che ne prenderò una. Forse questa con il pupazzo di neve, che ne dici?» la presi per osservarla meglio.
Adam «Carina.»
«La compro.» mi decisi a comprarla e poi girammo le altre bancarelle «Allora...secondo te cosa potrebbe piacere a Erick? Sei qui per darmi un consiglio.»
Adam «A lui cosa piace?»
«Gli orologi di marca. Costano un bel pò però gli piacciono.»
Adam «E tu pensi di trovare orologi costosi qui?»
«No ma vorrei trovare qualcos'altro di diverso, per questo ti ho fatto venire.»
Adam «Che ne dici di un portachiavi?»
«Mh, potrebbe starci. Sennò che altro potrebbe esserci?»
Adam «Una camicia? O un maglione natalizio...non lo so. Sinceramente non so nemmeno perché sono qui con te.»
«Credevo volessi venire per aiutarmi.»
Adam «Potevi scegliere chiunque.» si avvicinó e mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Spero che non ti abbia disturbato. Alla fine non ci staremo tanto.» lo guardai negli occhi.
Dolcemente mi alzò il mento con due dita e vidi il vischio proprio sopra di noi.
«Se non ci fosse, non oserei. Ma è una tradizione...posso?»
«Non credo che dovremmo...insomma non mi sembra giusto.» dissi incerta.
Adam «Fai silenzio.»
Non mi diede il tempo di replicare che mi prese dolcemente per il viso baciandomi.
Mi avvicinai a lui e continuai a baciarlo in modo più intenso inserendo pian piano la lingua.
Dopo un po' mi allontanai continuando a guardarlo negli occhi mentre cercavamo di recuperare fiato.
Si avvicinò nuovamente e mi prese dolcemente per i fianchi baciandomi un'altra volta.
Non resistetti e misi le braccia attorno al suo collo per sentire il calore del suo corpo a contatto con il mio.
Adam «Menomale che sono venuto o mi sarei persi questi.» scherzó.
«Non sia mai.» accennai un piccolo sorriso.
Continuammo a passeggiare vicini l'un l'altro e nel frattempo ripresi a comprare alcune decorazioni natalizie insieme al maglioncino per Erick.
Infine, all'ultima bancarella, Adam mi comprò una piccola collanina con un ciondolo a forma di renna.
A fine serata risallimo sul motore e, dopo una mezz'oretta, mi lasciò, come avevo chiesto, un po' prima del portone d'ingresso.
Non vorrei che ci fossero le telecamere...
Dopodiché mi salutò con un tenero bacio sulle labbra ed entrai dentro il palazzo.

Il giorno seguente mi alzai con calma verso le 8:00 e mi diressi verso la cucina per preparare la colazione.
Dopo che finì cominciai a pulire un po' la casa, sistemare gli addobbi di natale e anche i regali.

Ore 15:30.
Sentì dalla cucina la porta d'ingresso aprirsi e notai in lontananza Erick.
«Ehy, sei tornato.»
Erick «Ciao.»
Venne verso di me e gli domandai «Come è andata stamattina a lavoro?»
Erick «Bene.»
Si avvicinò e mi prese all'improvviso dai fianchi per poi farmi sedere sul tavolo della cucina.
«Erick...forse è meglio un altra volta...»
Non mi ascoltò e cominciò a togliermi i pantaloni e le mutandine lasciandomi nuda.
Mi aprì lentamente le gambe e, dopo essersi spogliato anche lui, iniziò a fare sesso con me.
Sospirai e chiusi gli occhi pensando involontariamente a ieri, al bacio avvenuto tra me e Adam.
Alla fine del rapporto Erick si allontanò e si rivestì velocemente.
«Stai andando via ora?...»
Non mi rispose e andò via da casa per ritornare al suo amato lavoro che metteva prima di ogni altra cosa.

Tutto ciò che non sai di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora