•Ethan•
Aprì lentamente gli occhi e iniziai a sentire dei rumori, parole di qualcuno.
«Dove sono?» mi guardai intorno e provai a sollevarmi dal letto.
Un signore in camice mi fermó «Non si alzi. Deve riposare. Vi lascio soli ma non fatelo affaticare.»
«Che è successo?» chiesi preoccupato e riconobbi mio padre, mia madre e Bryan nella stanza di quello che sembrava essere un ospedale.
Bryan «Siamo arrivati per un pelo. Abbiamo arrestato Collins e poi ti abbiamo portato due giorni fa qua, in ospedale.»
Camille «Eravamo così preoccupati...»
«Due giorni? Che vuoi dire?!»
Mi tolsi le lenzuola e vidi le mie gambe avvolte da delle bende. Riuscivo a stento a muoverle.
Bryan «Ethan, hai dormito per due giorni. Devi stare ancora a riposo.»
«Dov'é Rose?! Dov'è!?»
Bryan «Rose? Non c'era quando siamo arrivati.»
«Devo andare da lei.» mi alzai dal letto ma le mie gambe non riuscivano a sorreggermi e caddi a terra.
Mike «Figliolo devi stare sdraiato. Il dottore ha detto-»
«Non mi frega un cazzo di quello che ha detto! » provai ad alzarmi.
Bryan aiutó mio padre a rimettermi sul letto.
«Devo andare da Rose! Voi non capite!»
Bryan «Farò delle ricerche e vedrò dove l'hanno portata, va bene? Devi stare a riposo per il momento. Non puoi andare da lei così.»
«Voglio aiutarti. Le ho promesso...le ho promesso che non le sarebbe successo niente e invece. È tutta colpa mia...»
Bryan «Lo capisco ma in questo momento devi ascoltare i medici. Farò le ricerche e ti avviserò per qualsiasi cosa.»
«No. Voglio aiutarti!»
Mike «Ethan, ascoltalo. È per la tua salute.»
Camille «Ha ragione. Come pensi di aiutarlo in queste condizioni? Devi riprenderti...»
Bryan «Fidati di me. Troverò quella ragazza e ti farò sapere dove si trova.»
«Non puoi...le faranno cose orribili!»
Bryan «Ascoltami. Ci penserò io.»
«No.» presi tutta la forza che avevo in corpo e mi alzai proprio mentre entrò il medico in stanza.
Dottore «Signor Miller, deve stare fermo. Non può alzarsi.»
«Mi dimetta. Firmo quello che vuole!»
Mike «Ethan...ma cosa credi di fare!?»
Camille «Ethan!»
Bryan «Devi stare qua, come dobbiamo dirlo!?»
«Qualunque cosa pur di uscire da qui.»
Mike «Te lo vieto!»
«Non mi vieti proprio niente. Voglio quel permesso di uscita, dottore.»
Dottore «D'accordo ma si assume tutte le responsabilità.»
«Si.»
Presi dei vestiti dalla borsa che mi aveva portato mia madre e li indossai.
Mike «Figliolo, ti prego.»
«Bryan, andiamo.» portai una mano alla pancia per il dolore e usai la stampella per aiutarmi.
Bryan annuì e mi accompagnó nel mio vecchio appartamento ormai bruciato.
«Dobbiamo trovare qualcosa, qualsiasi cosa che abbia a che fare con lei.»
Bryan «Va bene okay.»
Scavai tra le macerie trovando la mia pistola ormai distrutta.
Poi trovai la collana con la renna che avevo regalato a Rose durante i mercati di Natale.
«È tutta colpa mia, Bryan...»
Bryan «Non dire cosi. Troveremo un modo per aiutarla.»
Cercammo qualche indizio ma nulla da fare.
Non mi sentivo tanto bene così Bryan mi accompagnó a casa.
Mi distesi sul letto arrivato a casa e poi mi addormentai.
Al mio risveglio c'era mia madre con delle medicine per me e qualcosa da mangiare.
«Che ci fai qui, mamma?»
Camille «Che domande sono? Sono qui per aiutarti. Non puoi di certo lavorare in queste condizioni.» avvicinò le pillole prescritte dal medico.
«Sto bene. Non ho bisogno del tuo aiuto.» non presi le pillole e mi alzai.
Avevo bisogno di andare a casa di Collins. Mi vestì velocemente ignorando ciò che diceva mia madre, presi la mia pistola di riserva ed uscì.
Non potendo guidare, presi un taxi che mi portò direttamente all'edificio di Collins.
C'erano nastri e fogli bianchi appesi: Locale Sequestrato.
Li sorpassai ed entrai rompendo la porta di vetro con un pugno.
Non mi importava se mi sanguinava la mano, dovevo trovare Rose.
Nell'ascensore mandai un messaggio a Bryan per dirgli dove mi trovavo e che mi raggiungesse per aiutarmi. Arrivato al mio piano, sparai alla serratura della porta che si frantumó in modo da poter essere libero di entrarci.
Cercai in ogni cassetto di Collins.
La polizia aveva già portato via tutto...non era rimasto niente.
Mi piegai in ginocchio dalla disperazione e iniziai a piangere per sfogarmi.
Toccandomi il ventre, la ferita iniziò a perdere di nuovo sangue.
Sentivo che ero troppo debole per tutto.
Grazie al cielo Bryan arrivò in tempo e mi soccorse.
Dopo ciò, non ricordo altro.
Finì di nuovo in ospedale.
Dottore «Signor Miller, se tenta di uccidersi me lo dica.»
Non avevo la forza per parlare.
Mike «Grazie dottore per tutto. Quanto deve stare qui?»
Dottore «Considerando che le sue ferite si sono aggravate, un mese.»
Mike «Va bene. Grazie»
«Devo-devo uscire» dissi con quel poco di voce che avevo.
Mike «No. Ho dichiarato che sei instabile per prendere decisioni quindi senza la mia firma non uscirai.»
«Che cosa?! Non puoi farmi questo...»
Mike «Lo faccio perché ti voglio bene.»
Mi lasciò in stanza da solo.
Stavo vivendo un incubo.
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Tutto ciò che non sai di me
RomanceEthan Miller è un ragazzo determinato e pieno di sogni nel cassetto da realizzare. Si presenta l'occasione giusta per ottenere ciò che ha sempre sognato fin da bambino, ma dovrà affrontare l'ostacolo più grande di tutti altrimenti i suoi sacrifici...