Capitolo 22

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~ Cris ~

Il giorno della partenza per la Spagna arriva, accompagniamo Vale e Serena in aeroporto insieme al piccolo che le saluta felice.

«Ricky fai il bravo, fai impazzire solo la zia Cris e risparmia gli altri» gli raccomanda Vale ridendo.

«Non farà impazzire nessuno, buon viaggio ragazze» interviene Roby.

Le salutiamo tutti e Riccardo mi salta in braccio un po' triste. «Le mamme tornano presto e nel frattempo tu rimani con noi e ci divertiamo insieme.»

Lui mi abbraccia e risponde: «Va bene.»

Per queste due settimane Roby si impone di fare la zia seria, nel caso qualcosa della lista di Vale si verifichi, ma non credo che serva. La domenica, infatti, è andata alla grande, abbiamo giocato tutti insieme, siamo usciti e lui la sera stanchissimo è crollato su Tommy, che lo ha portato in camera loro e la prima sera sono riuscita a dormire tranquilla con Roby.

All'inizio della prima settimana non è stato molto difficile, lui al mattino si è fatto preparare per l'asilo senza fare capricci, l'ho accompagnato e mi è sembrato molto tranquillo, di sicuro ho preferito andare a riprenderlo e vedere il suo faccino strafelice di vedermi. Subito inizia a riempirmi di domande del tipo "Come giochiamo oggi? "

I primi giorni giocare ai fotografi ha funzionato ed è stato perfetto visto che io devo comunque lavorare. Anche farlo giocare con Axl o fargli fare i disegni dividendo con Roby la scrivania è andata bene. Fino ad oggi, perché credo che stia colorando su alcune fatture, ma lei non si crea molti problemi, le sta ristampando.

«La smetti di spiarci da dietro il telone?» mi chiede andando a prendere le fatture dalla stampante.

Potrei fare finta di nulla ma tanto so che non servirebbe, così sollevo il telone le do un bacio che fa sempre bene e poi le rispondo:

«Non ti spio, so che sai intrattenerlo.»

«Allora perché continui a controllarci?»

«Mica ti controllo, mi piace vedervi insieme» le rispondo tornando con lei nel suo ufficio.

Riccardo sulla sua scrivania ha combinato un macello, i colori sono sparsi ovunque. «Ricky come mai quando c'è mamma Serena tu ti metti sul tavolino a disegnare e non cerchi mai le zie?» gli chiedo per capire se i tanti avvertimenti di Vale siano in realtà fondati.

«Perché la mamma mi ha detto che non vi devo disturbare o non mi porta più a giocare qui» risponde ingenuo, mentre inizia a colorare la fattura che Roby ha appena ristampato.

Lei lo guarda come se solo adesso vedesse la sua furbizia. «Capito, quindi visto che adesso la mamma...»

La fermo in tempo e le suggerisco all'orecchio. «Eviterei di rimarcare troppo che le sue mamme per adesso non ci sono, temo un attacco di nostalgia, quindi tieni duro e metti i documenti dall'altro lato della scrivania.» Lei mi guarda rendendosi conto che ho ragione e così lo lasciamo tranquillo.

Per il cibo riusciamo più o meno sempre a trovare il modo di fargli mangiare quello che prepariamo per noi, evitando solo ciò che è nella lista di Vale. Le bistecche di canguro hanno sempre successo come quelle di dinosauro, anche se a quest'ultime, ha fatto qualche obiezione chiedendo: «Ma quella di dinosauro non dovrebbe essere gigantesca?»

«Hai ragione» gli rispondo istintivamente, poi guardo Tommy e gli chiedo: «Ma dove hai trovato un dinosauro così piccolo?» Da come ricambia il mio sguardo, il mio angelo in questo momento mi odia. Prima mi invento le cose più assurde e poi lascio a lui dare spiegazioni.

L'Amore che ci unisce - 3 Parte - Fermate il mondo... Ci sono anch'io!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora