Capitolo 28

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~ Cris ~

Oggi mi ha scritto Vale, per dirmi che ha chiesto a Sara di vederci a pranzo tutti insieme. È molto preoccupata per la situazione con Lorella, Vale stando in ospedale, ha visto bene la situazione, e ritiene sia il caso di parlare con Sara in modo chiaro, perché sta rischiando di farsi decisamente male.

Dopo lo scompiglio tra me e Roby il gruppo si è ricompattato più forte di prima, siamo tutti più parteci della vita altrui e adesso mi rendo conto che ci prendiamo cura gli uni degli altri in modo più serio e affettuoso.

Io e Roby, non appena vediamo Sara entrare al locale, cerchiamo di non essere molto invadenti, la salutiamo e le chiedo: «Come stai? Oggi sembri più riposata.»

«Sì, stanotte ho dormito bene, sono tornata a casa e oggi faccio il pomeriggio.»

«Lorella sta bene?» le chiede Roby con molta naturalezza.

«Sta andando alla grande, ormai si è ripresa del tutto, a fine settimana possiamo dimetterla, poi dovrà solo tornare per la fisioterapia. Ormai cammina bene anche se ogni tanto usa la stampella, ma è solo un fattore psicologico il suo» spiega con un velo di tristezza.

«Non sembri contenta di questo suo progresso.» Le faccio notare, sperando di non sembrare poco delicata.

«Certo che sono contenta per lei, però una volta dimessa è finita, cioè capisci che intendo?»

«Temi di non avere speranze con lei?» Cerco di farle dire chiaramente i suoi timori.

Vale e Serena ci raggiungono sedendosi al tavolo con noi, il Papero mi salta addosso rubandomi i salatini che avevo davanti, ma tanto non so se posso mangiarli.

«Cos'è quell'aria afflitta?» chiede Vale a Sara.

«Non ho un'aria afflitta, sono tranquillissima» le risponde cercando di mascherare la sua rassegnazione.

Serena evita di girarci intorno e con un tono affettuoso parla a nome di tutte. «Sara siamo tue amiche, ti vogliamo bene, non fingere di star bene, parla con noi, sfogati, non puoi tenerti sempre tutto dentro.»

«Ma cosa volete che vi dica?» ci chiede innervosendosi un po'.

«Quello che provi per Lorella» le dico senza giri di parole.

«Ma che devo provare? Tra qualche giorno la dimettiamo. Al massimo la rivedrò al negozio e non posso far nulla, non vedrò più la bambina. Che devo fare? Posso solo rassegnarmi, sapevo già che era una situazione che non portava da nessuna parte» dice sfogandosi facendo sentire la sua angoscia.

«Ma perché ti arrendi così?» le chiedo cercando di capire.

«Cris lei ha dieci anni meno di me, una bambina, una vita piena di tanti casini, una madre che la soffoca. Non so come inserirmi, non credo nemmeno di piacerle.»

«Affrontiamo un problema per volta, la vostra età credo che non lo sia per nulla ad esempio» le dice Roby.

«Per me non lo è ma non so se può esserlo per lei» risponde Sara angosciata.

«A te spaventa l'idea di stare con una donna che ha una figlia?» le domanda Serena.

«Assolutamente no, mi sono affezionata molto alla bambina, l'ho praticamente tenuta sempre io tutte le volte che Lorella andava a fare la fisioterapia, lei ovviamente non lo sa, le dicevo che c'erano le infermiere a tenerle compagnia.»

«Ma perché non le hai detto la verità?» Vorrei capire questo suo voler mantenere le distanze.

«Lorella mi vede solo come un medico, mi dà del lei, mantiene quel distacco medico paziente, non fa altro che ringraziarmi per ogni cosa, ripetendomi che sto facendo molto per lei, pensa se sapesse che ho fatto pure da baby-sitter a Laura?»

L'Amore che ci unisce - 3 Parte - Fermate il mondo... Ci sono anch'io!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora