Capitolo 41

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~ Cris ~

Finalmente diamo la bella notizia anche al Barba nonno e nonna Beatrice euforica, che non perde tempo e mi saluta puntando dritta alla pancia. «Ciao tesoro della nonna.»

«Ciao nonna bella di Alice» le rispondo facendo la vocina da bambina, rimane bloccata a guardare la pancia, sorrido e richiamo la sua attenzione. «Ciao Beatrice, ci sono anch'io.»

«Ciao Cris, scusa, è che la pancia comincia a vedersi e io non resisto, poi adesso che so che è femmina.» Ha un'espressione in viso di una felicità unica.

Fosco mi viene incontro, mi si pone di lato e mi abbraccia. «In attesa che lei si riprende dallo choc ti abbraccio e ti porto via, se no lei ti fa stare qui finché la bambina non nasce.»

«Te lo dicevo che era femmina!» puntualizza Beatrice con tono trionfante rivolgendosi al marito.

«Come la fai lunga, mi sono sbagliato» si giustifica lui.

Lo guardo sorridendo. «Speravi fosse maschio?»

«Ma no... ma visto che lei era convinta che fosse femmina io dovevo dire il contrario, se no finisce il divertimento. Poi per il maschio c'è tempo» mi risponde lui scherzando, ma non tanto, sull'ultima parte mi è sembrato serio.

«Come c'è tempo?» gli chiede Roby.

«Il prossimo... o il terzo...» farfuglia lui.

«Che?» Spero di non aver capito bene.

«Dai, siete in quattro, avete una casa di duecento metri quadri, due attività redditizie, se non li fate voi i figli chi deve farli?» risponde schietto e preciso.

«Intanto fammi partorire lei, poi più in là vediamo» Cerco di cambiare discorso.

«Ma non devi farli per forza tutti tu, anche lei può» insiste lui.

«Certo pa', ma penso che questo è un argomento su cui dobbiamo decidere noi, poi magari a noi piace l'idea che lei sia figlia unica» lo provoca Roby e lui subito ribatte divertito da ciò che sta pensando.

«Figlia unica con quattro genitori e una squadra di nonni? Deve dividere tutte queste attenzioni con qualcuno o impazzirà.»

Vedo Beatrice ancora in quello strano stato di incoscienza. «Stai bene nonna Beatrice? Ho paura che Alice ti abbia messa k.o. ancora prima di nascere.»

I suoi occhi si fanno lucidi e risponde guardando Roby. «Quando lei era piccola e giocavamo insieme con le bambole mi metteva in braccio la bambola e mi diceva: "Nonna, tieni Alice che preparo il latte.", quando vedi il sogno di tua figlia realizzarsi è normale sentirsi come mi sento io.» Roby l'abbraccia, commossa dalle sue parole.

Martina assiste alla scena, ma era troppo distante per capire la situazione. «Perché piangono?»

«Sono contente che dentro la mia pancia ci sia Alice.»

Esulta anche lei. «Che bello, pure io sono più felice!» poi poggiando la mano sulla mia pancia continua, «Visto che mia madre non mi vuole fare una sorella almeno avrò una cugina.» Le sorrido, prendendo sempre più coscienza che non ero la sola a sperare che fosse femmina.

Pranziamo godendoci il clima rilassato e felice, per me, come sempre in questo periodo, ci sono più attenzioni del dovuto, a volte mi sento soffocare, non posso sedermi sul divano senza che qualcuno si precipiti a sistemarmi un cuscino dietro la schiena e ancora la pancia non si vede del tutto, non oso immaginare cosa faranno fra qualche mese, ma capisco che lo fanno per manifestarmi il loro affetto e li lascio fare.

L'Amore che ci unisce - 3 Parte - Fermate il mondo... Ci sono anch'io!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora