(Cap 1) 1

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Lo sfogo è l unico modo che ha l'anima
 di parlare quando gli viene
impedito di farlo per
troppo tempo

Saranno orami quasi 11 mesi che sono chiusa in questa stanza, umida, fredda e senza emozioni.
Queste 4 mura sono ormai la mia casa, una casa che ti uccide se non segui le regole e non stai al tuo posto. Il rispetto ti fa vivere, anche se vivere così dà ripensamenti.

bhe... meglio essere libera ma chiusa qua dentro che libera ma chiusa là fuori.

La società è corrotta, non è giusta. Io sono finita qui dentro per colpa di altri, ma a quanto pare anche se ero io la vittima mi hanno fatto passare per il carnefice senza cuore e scrupoli, che ha ucciso persone 'innocenti'.

Il carcere ti insegna molte cose, ti insegna a vivere, contare su se stessi, superare limiti, e pensare. Già, ho avuto molto tempo per pensare qui dentro. Mentre le giornate passavano io guardavo la piccola finestra sbarrata della mia camera a pensare come sarebbe ritornare lì fuori, come potrei cambiare le cose, come potrei ritornare a sorridere...

Il carcere toglie anche le emozioni, rende più apatici, più aggressivi, rozzi, senza cuore, senza anima, qui dentro siamo arrivate a essere animali, e si sa che gli animali in gabbia prima o poi impazziscono.

Da quando sono qui non ho più avuto contatti con l'esterno, ho perso ciò che mi rimaneva della mia famiglia, i miei amici non si sono più fatti sentire, neanche gli avvocati vengono più a trovarmi. Prima avevo almeno loro che cercavano il modo per costruirmi alibi, poi i soldi si sono finiti e non si sono più fatti vivi. Si sono presi i miei soldi e poi sono spariti.

Cosa ho imparato?

La gente ti aiuta solo per fotterti .

Ed eccomi qua con un vassoio pieno di sbobba in mano che cammino per la lurida mensa di questo buco di fogna, dove, come sempre, sono preseti  zoccole e i parassiti.

Mi siedo nel mio solito tavolo con al mio fianco  Naomi, una bestia di donna sopra i 26 anni alta 2 metri, Donako un' albina che è sempre pronta a fare risse o mutilare qualcuno, e poi le gemelle Miscia e Cesta, le uniche che portano un po' di emozioni nel gruppo nascondendo la tristezza del duplice reato che hanno commesso .
Io e Naomi siamo compagne di stanza invece le altre tre  stanno nelle celle  accanto.

Do " non riescono a fare di meglio?!"

Ce "  che stipendio inutile"

Mi " shhhh, accontentatevi senno si arrabbieranno un altra volta"

Do " se vogliono punirci sono pronta, romperò di nuovo il naso a qualche guardia"

Na " si, così ti buttano un altra volta in isolamento"

Do" sai quanto mi frega"

Na"тупой идиот" 

Do " non capisco il russo ma penso sia un offesa"

Naomi gli fa un sorriso falso e ritorna a mangiare. Alla fine anche Donako e Cesta si decidono a farsi piacere quello che dovrebbe essere il pranzo di oggi.

Mi " a cosa pensi Ace?"

Con la sua domanda, la mia compagna mi riporta alla realtà. Io alzo il viso dal piatto guardandola negli occhi.

" a niente, oggi non è giornata"

Accenno facendo una smorfia alla mia amica, il brutto di Miscia è che vuole sapere sempre cosa passa nella la testa delle persone invadendo, quasi sempre, lo spazio personale altrui. Bhe dal resto prima di entrare qui dentro era una Psicologa, si tiene allenata.

Mi alzo dal tavolo con lo sguardo perso. Arrivo vicino ai bidoni dove si buttano gli avanzi, nel mio caso quasi tutto il piatto, e dove si lasciano i vassoi. Una guardia, Rodrick, mi osserva mentre butto  il mio cibo, e come sempre si mette d' impiccio.

Ro" Hey, devi finirlo, non puoi buttarlo è chiaro"

" ricominciamo anche oggi?" 

eh bene si, come tutti i mercoledì e i sabato, c'è questo caga cazzo che non si fa mai fatti suoi. Eh come ogni mercoledì e Sabato mi devo subire la sua scocciante presenza.

Ro" devi finire il piatto"

" fa schifo, non mi piace"

Ro" oh mi dispiace principessa ma non stiamo in un albergo, quindi, torna al posto e mangialo" 

Mentre lui fa il grosso alzando la voce su di me , tutti gli sguardi delle altre detenute sono rivolti a noi. Ormai si sa che sto coglione c'è la con me, il motivo non credo ci sia.  Con la coda del occhio noto le mie compagne alzarsi ed altre a loro molte altre detenute che si vorranno vedere lo spettacolo da vicino.

Rodrick continuava a blaterale e man mano che vedeva che a me non importava la bellezza di niente mi prese per il colletto della maglia strattonandomi, continuando a parlare sputandomi goccioline di saliva in faccia. Che schifo.

" Perché non lo mangi tu!"

Gli dico per poi tirargli una testa. Il colpo lo fa arretrare dandomi tempo per prendere con le mani la sbobba e ficcarglielo in faccia. Lui cade a terra come un coglione e io gli salgo a dosso colpendolo ripetutamente sul volto.

I cori delle detenute che urlavano, Vai, Ancora, Forza eccetera mi facevano ribollire il sangue, dandomi una carica in più. M a la ragione forse di questo mio atto è non è solo per il nervoso che mi fa venire questo soggetto ma...

Forse è per la mor-

Un colpo forte alla testa mi fa perdere i sensi. Cado a terra e dopo neanche  due secondi non vedo niente se non l' oscurità.

Darkness RisesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora