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mi alzo dal letto , non ci riesco proprio a chiudere occhi. Mi metto un vestaglia calda e esco dalla mia stanza.
Cammino per il corridoio avvicinandomi sempre di più alle loro voci che non smettono neanche un attimo di gridare. Scendo le scale e silenziosamente arrivo in cucina intenta a farmi del thè.

Riempio una pentolina e la metto sul gas. Apro il mobile alla ricerca di qualche bustina trovando solo quelle alla fragola o frutti di bosco. Opto per i frutti di bosco.
Mi avvicino al piano cottura aspettando impazientemente l'acqua che non si decideva a bollire, fino a quando...

" BASTA IO ME NE VADO!!!!" disse con tono alto mio padre che apri brutalmente il portone.

" UNA COSA SENZATA FINALMENTE, NON TI AZZARDARE A TORNARE"  rispose con voce fredda mia madre, anche essa urlando dirigendosi verso il portone.

Sento il rumore dell' auto di mio padre in moto e le luci accendersi per poi riflettere contro la finestra della cucina illuminando di poco la mia sagoma immobile. Se ne andrà veramente sta volta oppure ritornerà come sempre?. 

Sento il portone chiudersi e la figura di mia madre , anche essa in vestaglia, entrare in cucina, alzando gli occhi stanchi e lucidi verso di me, avente in volto un aria sorpresa di vedermi lì. Buttò gli occhi sul pentolino rimanendo a fissarlo per un po'. dopo 2 minuti sospira ritornando alla realtà.

" a me mettici un po' di grappa" mi disse senza levare gli occhi dalla pentola. Io le accennai un si andando a prendere un recipiente nel mobile per aggiungere ancora più acqua visto che quella che c'era non sarebbe bastata per entrambi. Lei se ne andò in salone dove la sentii tirare un gran sospiro stremato appena si stese sul divano.

Mi dirigo verso la cristalliera dove ci sono esposti vari alcolici ; Tequila Vodka Rum Scotch ... Grappa.
Prendo la sedia visto che si trovano in alto e io non sono un gigante.
Prendo l'alcolico preferito della mamma,spengo il gas e metto l'acqua in due tazze da the immergendo dentro gli infusi e dello zucchero.. A quello di mia madre aggiunsi la grappa come richiesto, presi le tazze e me ne andai di là in salotto, dove vidi mia madre massaggiarsi le tempie dal nervosismo.

Le misi la sua tazza sul tavolino di fronte a lei senza dire una parola, andandomi a sedere sulla poltrona .

Alzò il volto allungando, con calma,il braccio per prendere  la sua tazza annusando il suo odore. Iniziò a sorseggiare delicatamente il suo the assaporandolo sorso dopo sorso , godendosi la tranquillita che regnava nella casa.
Allungò la sciena facendola aderire allo schienale del divano e dopo aver finito di bere mette la tazza calda tra le mani vantendo il volto basso e pensieroso.

Dopo un po' finisco anche io assumento la stessa posizione di mia madre. Nella stanza non volava una mosca. Dopo un po' mia madre mi degna di uno sguardo , studiandomi da cima a fonto.

" domani devi andare a scuola" annuisco alla sua domanda.

" sei in ansia?" continuo ad annuire

" dai su dì qualcosa" mi chiese con voce calma ma fredda allo stesso tempo.

" lui? sta volta se ne è andato veramente" le chiesi con un filo di voce spezzato 

" bha non lo so, spero di si" mi disse dubbiosa 

" perché non lo cacci fuori?"

" ahh tesoro, un giorno capirai" disse sbadigliando coprendosi la bocca.

" io proprio non ti capisco sai, e un essere in utile, voi neanche vi amate, ha alzato le mani su te, me, e ha-..." gli risposi moderando i toni, so quanto le diano fastidio i toni alti ed è già nervosa di suo, irritarla ancora di più sarebbe solo un casino, poi non le vorrei fare ricordare la incidente di due settimane fa.

" tutta questione di  immagine tesoro, se io lo buttassi fuori la gente lo saprebbe e bhe non mi piace che si ficca il naso nei miei problemi"

" davvero ?" dissi alzando il sopracciglio alla sua affermazione che a  me sembra una scemenza, lei mette il giudizio degli altri prima della sua felicità.

" esattamente, forza su domani scuola ti escono le occhiaie se non fai le tue 8h" mi disse alzandosi e battendo le mani per incitarmi ad alzarmi e andare di sopra in camera mia a dormire. Io mi incammino mentre lei spegneva le luci e si assicura che porte e finestre siano ben chiuse.

L'aspetto davanti alle scale così da salire insieme. Raggiunge anche lei le scale e vedendomi ferma ad aspettarla sembrava le fosse piaciuto visto che mi accenno un leggero sorriso.

È una donna cosi forte ma allo stesso tempo graciele.

Darkness RisesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora