Ormai è scesa la notte.
Andai giù, come disse il capo;
dovevo incontrare i miei ' compagni.Aprii la porta del bar e trovai più gente di quanta ne avevo vista prima.
Gli occhi tutti su di me.Shigaraki si alza e mi invita ad entrare. Feci come mi disse e oltrepassai la porta chiudendola dietro di me.
Anche Dabi è tra i presenti e come loro il suo sguardo è fisso su di me. È seduto su uno dei divanetti in fondo. Ha un aria così calma e superiore. In mano ha un bicchiere con del ghiaccio e qualche liquido alcolico, ha dei jeans Neri come la maglia a maniche corte che risalta i suoi muscoli.
La presenza degli altri non mi importava, come se fossimo solo io e lui, fino a quando non sento Shigaraki che mi mette una mano dietro la schiena facendomi avvicinare agli altri presenti.
La prima a farsi avanti fu una ragazzina sicuramente più piccola di me. Ha due shignon biondi e scombinati, lo sguardo da psicopatica ma gli occhi innocenti.
Mi saluta entusiasta della mia presenza, mi abbraccia e mi stringe forte.Resto apatica, decido di ricambiare poggiandole solo le mani sulle spalle.
Oggi mi ami domani mi uccidi...
Altri si avvicinano a noi. Uno in calzamaglia che parlava ma si correggeva dicendo il contrario per poi correggersi un altra volta, un bipolare.
C'era una ragazza così in carcere... Si suicidò dopo un mese che era arrivata.
Poi si presentò Spinner, Muscular, Mustang,Magne. Tutti tipi interessanti.
La serata continuò con svago. Si ubriacarono tutti, tranne il Barrista ovvero il Warp Gate Kuroghiri che si presentò a me con molto garbo.
Anche Shigaraki e Dabi sembrano quasi andati.Mi sono fatta 3 bicchieri di whisky poi basta. Non voglio fare la errore dell' altra sera, non ci tengo.
Mi alzo e me ne vado fuori dalla stanza. Dire buonanotte era inutile, erano tutti ubriachi. Ridevano, urlavano, e bevevano senza ritegno.
Per essere i membri della tenuta lega dei Villan sono molto imprudenti. Se degli eroi trovassero e attaccassero il covo... Pff io che parlo di imprudenza, sono l ultima persona che dovrebbe farlo visto che ... Lasciamo stare.
I suoi occhi mi sono stati addosso tutta la sera. Mi guardava come se fossi una preda da cacciare, osservava i movimenti dei compagni che si avvicinavano a me.
Apro la porta di camera mia ed entro. Chiudo la porta a chiave e mi spoglio. Mi metto nel letto e dopo poco mi addormento.
Chissà cosa mi aspetta domani...