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Ricordo i suoi lunghissimi capelli biondi. Erano bellissimi. Amavo vederli quando venivano cullati dal vento.

Era la donna più bella che abbia mai visto. Pelle chiara sempre pulita, vestita bene mai troppo agghindata, portava sempre un fiore tra i capelli.

Mia madre mi aveva sempre parlato delle sue conquiste in amore.

Ha conosciuto papà in un casinò dove andò con delle amiche per festeggiare il suo compleanno.

Mia madre era già benestante di suo però la sua famiglia dopo un po' di anni inizio ad avere problemi finanziari.

Così decise di sposarsi. Quello tra i miei fu un matrimonio per amore ma anche per soldi... Specialmente per quelli.

Dopo il matrimonio le cose andarono meglio, grazie all'aiuto della famiglia di papà. Dopo la morte dei miei nonni materni, mamma e papà si trasferirono in una nuova casa non troppo lontana da quella di mio nonno che era rimasto solo.

I primi nati furono i miei due fratelli.
I gemelli che di gemello avevano solo il cognome.

Due personalità  e due volti perfettamente diversi.

L unione che avevano quei due era una cosa formidabile. Stavano sempre insieme, uno reggeva l altro.
Complici in tutto e se uno era nei guai l altro faceva di tutto per finirci insieme a lui.

Ricordo che fin da piccoli avevano conservato dei soldi per comprarsi una nave e viaggiare liberi per il mare.

Poi venni io, finalmente la femminuccia che voleva mio nonno. Con i miei fratelli ho circa 3 anni di differenza.

Ero sempre la loro cavia, mi facevano mangiare cose disgustose, davano la colpa a me, mi rubavano la merenda.
Una volta mi misero un uccello morto nel letto.

Tutto finì quando nacque il piccolo della famiglia.

Un perfetto rompi palle che piangeva solo però era il mio tesoro. Stavo sempre con lui e lo difendevo dai nostri fratelli maggiori.

Sapevo cosa voleva dire essere il più piccolo e quindi io mi occupavo giorno e notte di lui. Agli inizi era facile perché c era la mamma, ma poi fini la pausa per la maternità e così fu costretta a ritornare a lavoro.

Quindi ritornammo ad essere soli.

Io imparai a fare la mamma ed occuparmi dei miei fratelli. Fortunatamente, anche se casinisti, i miei fratelli non erano mai stati un peso.

Cucinavano da soli, lavavano, stiravano tutto. Noi facevamo tutto da soli...

Non avevamo bisogno di nessuno che ci aiutasse..

Ovviamente c'era la domestica ma era nel mirino del corvino e del piccoletto. La facevano stemare giorno e notte.
Poi c era il nonno. Mi trattava sempre da principessa, ero la sua preferita...ai miei fratelli non andó bene come me.

Volavano schiaffi ogni volta che facevano qualcosa che non andavano. Poi mio nonno aveva sempre avuto la sua idea di futuro per loro ma non era la stessa che avevano progettato.

Era una famiglia perfetta alla fine.

Tranne per lui... Per Papà.

Più andava avanti, più era diverso.

Forse non è che più andava vanti e più cambiava ma forse eravamo noi che più crescevamo e più capivamo... Lo vedevamo per la
uomo che era.

La prima sera che tornava da lavoro, avvolte, era bravo, sorridente . Ci faceva quasi credere che poteva essere un buon padre.

Poi le sere successive, .erano un inferno...

Darkness RisesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora