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La mamma era sempre felice quando la chiamavano per viaggi di lavoro all'estero, specialmente se erano nei paesi mediterranei come l'Italia.

Mandava sempre molte cartoline e foto di bellissime città e di paesaggi mozzafiato. Le foto che amavo di più erano quelle dove c era il mare.

Così limpido e cristallino, la sabbia chiara dalle tonalità calde e gli scogli che contornavano il paesaggio, nulla a che vedere col mare del Giappone .

Ho sempre pensato che lei amasse viaggiare così lontano per impare altre culture, ammirare i paesaggi, nuove lingue, i cibi tipici dei posti..
Si dà una parte si ma da un altra era un buon modo per allontanarsi da casa... Da nostro padre.

Lei piangeva sempre quando doveva andare via e nostro padre era ancora a casa. Ha sempre voluto portarci con lei ma eravamo piccoli e avevamo la scuola.

Fortunatamente nostro padre andava sempre a lavoro, quando lavorava nelle sedi dell' agenzia in citta tornava a casa molto tardi e la mattina dormiva fino a tardi dandoci l opportunità di scappare e andare a scuola .

Che lavorasse in città era raro, di solito andava in sedi molto più lontane, amavamo quei momenti di libertà. Solo noi, 4 fratelli liberi di fare ciò che volevamo.

Ovviamente si dovevano rispettare delle regole, andare a scuola, fare i servizzio, non bullizzare il piccoletto.

Avvolte veniva anche la domestica che faceva le pulizie e ci faceva da mangiare, mi insegnava sempre nuove e gustose ricette.

Un giorno però scoprì che la cara e dolce Annemarie non era quello che immaginavo.

Ricordo che io e mio fratello maggiore siamo rientrati a casa da soli visto che quegli altri due sono rimasti a scuola per una punizione.

Hanno picchiato il piccoletto e nostro fratello li ha visti così è andato vicino a quei bulli e ha detto:

" Solo io posso picchiarlo"

Dopo detto ciò sono volati calci e pugni. Erano 8 contro due e alcuni di loro erano anche delle 5 classi.

Ma i due corvini non si impaurirono e iniziarono lo scontro dietro il cortile della scuola.

In seguito la preside li ha sgamati e messi tutti in punizione.

" Che palle oggi toccava a quel cretino di cucinare"

" Cucinerò io qualcosa"

" Non posso credere che ha prestato dei ragazzini"

" Alcuni erano grandi quanto voi"

"Ti ho capita ma apposto di dare quel esempio al piccoletto poteva benissimo fare a meno di combinare quel macello"

" Speriamo solo che non vada sulla condotta"

" Appunto, quei due già stanno messi bene po' figurati se aggravano questo, apposto direi"

Andammo in cucina e preparammo una ciotola con del tonno accompagnata da dei crachers.

Finito tutto puliamo e mettiamo apposto preparando un altra porzione per quei due che sarebbero tornati per le sei e mezza.

Usciamo dalla cucina e ci dirigiamo in salone per vedere un film.

Appena il biondino tocca la porta del salone si ferma rimanendo congelato.

" Sa-"

"Sshh"

Apre piano piano la porta e io riesco a buttare l occhio rimanendo pietrificata da ciò che stavo vedendo.

Annemarie...

Darkness RisesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora