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Mi sveglio.

La prima cosa vedo aprendo gli occhi è la finestra offuscata dal mal tempo, piove ancora e in lontananza si sentono anche i tuoni.

Alzo di poco la testa e vedo il volto di Dabi, dormiva beato con un braccio sotto il capo come cuscino e un altro a dosso a me per tenermi.

Sono ancora sul suo petto caldo. I movimenti del suo respiro mi cullano e il battito del cuore riempie il vuoto del silenzio.

Avverto un fastidio alla pancia, ho fame. Mi alzo piano, cercando di non svegliarlo. È così carino quando dorme, sembra un angelo...

Mi dirigo verso la cucina e apro qualche cassetto. Nulla, non c'è nulla. Vado verso il frigo ma ho lo stesso risultato...
Questa cucina fa pietà.

Mi affaccio alla finestra. Fuori il tempo non sembra essere migliorato, quanto avrò dormito?

Controllo l orologio attaccato al muro e segna le 5.40, la riunione è finita alle 11, il tempo di venire qua e si è fatto mezzo giorno, poi il tempo di vestirmi asciugarmi fare cose con Dabi, piangergli addosso si sarà fatta tipo la una... Vabbè ho dormito tanto ,chiuso.

Ritorno in salotto dove Dabi dormiva ancora.

Tornare comoda sul suo petto non è un opsione se non voglio svegliarlo.
Anche se sono tentata...

Rinuncio al pensiero.
Mi siedo a terra, vicino al fuoco e mi godo il calore che emana.
Aggiungo altra legna visto che stava quasi morendo.
Poco a poco la fiamma si fa sempre più viva però stava perdendo quel colore blu intenso diventando sempre più sul rosso.

Dovrei essere traumatizzata dal fuoco visto che la mia casa è bruciata con me e la mia famiglia dentro. Ci siamo salvati per miracolo, quasi tutto...

Però sentire e guardare il fuoco mi dà pace. I miei fratelli avevamo il Quirk del fuoco, le sere fredde andavo sempre a dormire con loro. Solitamente andavo più col biondo che con il corvino, lui non russava e non tirava calci.

Vorrei ritornare a quei momenti... Capisci quando sono importanti solo quando sai che non potrai più viverli.

" A che stai pensando"

La voce del corvino rompe il silenzio della stanza. Mi giro a lui e lo vedo con un solo occhio semi aperto, l'altro chiuso, che mi fissava.

" A nulla di importante "

" Um"

" Ho fame"

" Non c'è nulla?"

" No"

" Che schifo"

" Eh già"

" Fuori piove ancora?"

" Si, il tempo non sembra essere cambiato più di tanto"

" Non posso neanche chiamare kuroghiri e farci teletrasportare alla base"

" Eh perché?"

" Nessuno conosce questo posto"

" Come facciamo?"

" Ho un idea"

Il corvino si alza e va verso le attaccapanni vicino alla porta, prende la sua giacca e rivista nelle tasche.

Tira fuori il telefono e digita per un po', dopo di che avvicina il telefono all orecchio.

" Hey kuroghiri, senti qua. Apri un Gate sopra la parte visibile del sentiero sulla montagna... Perfetto, collegalo alla mia camera grazie"

Attacca il telefono e si avvicina nuovamente a me.
Mi guarda e si inginocchia davanti a me .

" Adesso ci dobbiamo fare una corsa"

" Sotto l'acqua?"

" No, sotto al cazzo Ace"

" Quanto sei spiritoso, aspettiamo che finisca di piovere"

" Ho fame, alzati e cammina"

Dice per poi alzarsi e andare a prendere la sua maglia. Dopo essersi vestito si avvicina alla porta e mi guarda, la apre facendo entrare la odore di bagnato e un leggero freddo nella casa.

" Andiamo?"

Sbuffo e mi alzo.

" Guarda che mi tocca fare..."

E così inizio la nostra lunga, bagnata, corsa per raggiungere il portale.

Darkness RisesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora