Camminando mi avvicino sempre di più alla porta.
Arrivo davanti ad essa e con un leggero tocco busso sulla sua superfice legnosa.
??" Avanti" Dice una voce al di la della porta.
Abbasso la maniglia e apro.
Entro nella stanza che da l'aria di essere un ufficio. Librerie, quadri, belle poltrone in pelle nera e una scrivania con un uomo dai capelli grigi che mi guarda sorridendo con un mozzicone di sigaretta sulle labbra.
??" Tu devi essere Ashe"
" si dice Ace"
??" ah, scusa scusa, Ace, io sono Giran"
"piacere"
G" il piacere è tutto mio, prego siediti, fa come se fossi a casa tua"
" grazie"
G" Fumi?"
"- n- no"
G" ah bene, non prendere mai il vizio è una condanna a morte. Ti da fastidio se fumo "
" no, non si preoccupi"
G" Naomi mi ha parlato di te, ti vuoi unire alla Lega eh?"
" si"
G" uhm, e perchè?"
" gli eroi non sono mai stati i miei idoli, quando ne avevo bisogno non hanno fatto nulla per me e la mia famiglia. Quindi unendomi ai villan avrò l'opportunità di mettere sottosopra la loro società"
G" bene Ace..."
" Portuguese D. Ace"
G" bhe Ace, domani ti porterò a conoscere la lega. Per ora puoi soggiornare qua, ti farò accompagnare nella tua camera, tutti i benesseri compreso l' alcool sono a tuo servizio gratuito. Quindi, se vuoi farti una scappatella e divertirti, hai l' occasione, sai dopo la prigione fa bene divertirsi un po' "
" mh, va bene, la ringrazio"
Esco fuori dal suo ufficio e la prima cosa che noto è un uomo in smoking che prende la mia valigia dalla mano, fino ad ora lo portata con me ma ho ignorato la sua esistenza . Sono così stordita che dimentico le cose più basilari, la cosa migliore da fare è andare a dormire e riposare bene almeno per una notte. Da quando non dormo in un letto, avvolta da coperte pulite e fresche con cuscini morbidi.
Oltrepassiamo la marea di persone che ballavano e si divertivano fino ad arrivare a un ascensore. Questo posto è enorme . Saliamo per un po' di piani, l ascensore ha un muro in vetro dove si vede tutta la gente che si diverte.
<quasi quasi un giro più tardi me lo faccio>
Il suono del campanellino segna l' arrivo al piano interessato. Usciamo e dopo superate tre o quattro porte arriviamo a quella che dovrebbe essere la mia dato che, l' uomo, mi apre la porta e mi chiede cortesemente di accomodarmi.
Dopo avermi ridato la valigia mi dice che se volevo usufruire della roba gratis di questo posto dovevo solo usare la parola Drije , insolita ma va bene ,mi saluta e se ne va.
Guardandomi in torno ammiro la splendida camera che sembra un appartamento. Pensandoci, forse, tutte le case che ho visto, parlo di quelle abbondonate, non sono altro che una sorta di copertura per questo posto. Non ci sono finestre quindi siamo ancora nella zona malfamata di prima. Sarà uno di quei posti dove vanno i villan o gente poca raccomandabile.
nulla è giusto in questo mondo, quanto avevi ragione . Mio padre non era di certo il padre dell anno però a volte diceva cose sensate , anche se a quella età non le capivo.
Lui lavorava nel business ciò portava a lunghi viaggi anche fuori dal Giappone, la mamma invece era un avvocato e anche lei viaggiava molto. Io e i miei fratelli siamo stati cresciuti da una badante a cui mi ero affezionata molto, poi c era mio nonno; lui era molto ligio alle regole e serio ma allo stesso tempo divertente .
Il suo sogno era che i suoi nipoti entrassero in Marina ma i miei fratelli non accettavano mai questo suo desiderio e finiva sempre con tre bambini e tre bernoccoli.
Su di me invece contava che diventassi una ballerina come mia nonna , mi portava anche a corsi di danza, all insaputa dei miei. La danza era bella ma mi sentivo esclusa e fuori posto tra le mie compagne.
Mi strofinò la faccia con le mani, devo smetterla di pensare al passato.
Mi spoglio rimanendo in intimo. Appena infilata nelle coperte una sensazione di freddo mi assale. La pelle a contatto con il tessuto rabbrividisce aderendo ad esso.
"...buonanotte a me"