Sono arrivata nella mia nuova camera. Saluto l uomo che mi ha aiutato col bagaglio e mi ha portata fin qua.
La stanza non era niente male: C'è un letto matrimoniale, un divano in pelle, un armadio con gli specchi sulle Ande, un mobiletto con la specchiera e una finestra.
Il panorama che si vedeva da essa non è male. C'è la montagna di prima che vista da quest'altezza è ancora più bella.
Mi stendo sul letto pensando a tutto quello che da mo in poi potrà accadere. Le parole di Shigaraki mi tormentano. Se verrò tenuta d' occhio come farò a stare in contatto con Miscia.
Mi porto su con la schiena e mi alzo dal letto. Apro la valigia e inizio a mettere a posto le mie cose nell armadio. La pistola la metto sotto al cuscino e il cibo nel comodino.
Per ora l arma che ho in possesso mi sarà utile, dopo tutto questo tempo senza Quirk è difficile usarlo di nuovo come si deve.
Finito di mettere a posto noto che affianco all armadio c'è una porta. L apro e al suo interno trovo un piccolo bagno. Sarà utile, almeno non dovrò condividerlo con qualcuno come in prigione, che schifo.
Ritorno alla finestra poggiandomi con i gomiti sopra il ripiano freddo. Ci sono due uccelli che volano insieme giocherellando, felici e liberi... Beati loro.
Io sono ancora in gabbia.
Essere uscita dal carcere non
é servito completamente a farmi sentire libera... Appena avrò finito con la Lega, trovato i miei fratelli e vendicarmi sarò finalmente libera e felice.Fino ad allora sono ancora incatenata.
Una stretta forte attorno al collo mi riporta alla realtà. Cerco di togliere la mano che mi blocca il resto del corpo ma vengo bloccata da un braccio che mi stringe in busto.
?" Ci rivediamo"
La sua voce mi pietrifica.
Lui è qui.
Di nuovo vicino a me ." D-Dabi"
" che brava hai anche ricordato il mio nome"
" Lasci-ami"
" Chi sei veramente?"
"Te lo detto, mi chiamo Ace-"
" Sei una spia?"
"Ehh?" Dico soffocando
" Credi che mi beva la storiella di voler entrare nella lega perché vuoi mettere a soqquadro la società degli Hero"
" Mi fai male" cerco di riprendere un po di aria ma nulla.
" L altra sera-"
" Hai fatto tutto tu" sbotto
"Eh?"
Mi lascia e io cado a terra. Fa tre passi indietro. Prendo tutta l'aria che ho perso e mi porto le mani al collo per il dolore che mi ha lasciato. Sento ancora le sue mani a dosso.
" T-tu" inizio a parlare tremando.
" Tu sei entrato nella mia stanza, tu e il tuo amico... Mi avete violentata" ho le lacrime agli occhi mentre sfogo la mia rabbia repressa su di lui. Quello che mi ha fatto non lo posso accettare... Del tutto...
" Pensavo fossi il regalo di Shigaraki"
" Te lo dissi che non era così, e non ti sei fermato"
" Eri fatta, pensavo che stavi sparando cazzate"
" E invece no"
" Bhe però, ti è piaciuto" dice cambiando totalmente espressione da ti uccido a heyy bellezza.
" Si-"
Mi porto le mani sulla bocca. Ma che cazzo ho detto, non ci posso credere.
" Pff hhahahhahaahh. Allora non dire di essere stata violentata se ti è piaciuto piccola"
" Io..."
" Prendila più come una scopata all improvviso, poi se Hawks non ti avesse portata con sé , tralasciando il motivo, adesso potevi essere incinta di qualcuno" dice con aria di superiorità.
" Ecco..."
" Hai perso le parole?"
" Fuori dalla mia stanza, adesso"
" Adesso sei arrabbiata?"
" Si problemi?"
" Per carità"
Mi avvicino a lui per spingerlo via verso la porta ma nel momento che gli metto le mani sul petto lui mette le sue sui miei fianchi.
Mi tiene con forza, lo guardo stupita negli occhi e il suo, bellissimo, viso aveva qualcosa di indecifrabile.
Avvicina la sua testa alla mia spalla. Il suo respiro caldo mi causa un brivido su tutto il corpo.
" Sai mi hai lasciato qualcosa in testa quella sera"
" Che intendi..."
" Non lo so ma sono rimasto con te tutta la notte, per accertarmi che nessuno entrasse, neanche Hawks"
" G-grazie?" Dico scioccata dalle parole che ho sentito.
" Stai attenta a ciò che fai bambolina"
Mi lascia e se ne va verso la porta. Prima di andarsene mi dà un ultima occhiata.
" Ti tengo d'occhio"