Papà urlava troppo quando era .ubriaco... Lui era sempre ubriaco il weekend.
Quando tornava a casa usciva sempre con gli amici e ritornava sempre ubriaco marcio. La mamma si arrabbiava, lui si alterava e nascevano le classiche litigate genitoriali.
Le classiche litigate che i figli devono subire. I bambini piccoli tendono a piangere e a disperarsi quando sentono le cattiverie dette, i bambini un po' più grandi tendono solo a piangere un po' pensando a un divorzio tra mamma e papà, i bambini grandi ,ragazzi,invece tendono ad accettare e a nascondere il dolore mettendo sempre una maschera sul volto.
E così che nascono i traumi. Crescono con chi li ha e entrano nelle loro vite.
Ricordo che quando c'erano le sere di guerra il mio fratellino tendeva a piangere disperatamente, io mi mettevo in un angolino piangendo di nascosto invece i nostri fratelli maggiori stavano apatici ascoltando la discussione.
Il biondino era sempre il tipico fratello maggiore che cerca di consolare dolcemente il più piccolo e me. Il fratello corvino invece era sempre quello che diceva al più piccolo di smettere di frignare come una femminuccia e di fare la uomo, non è mai stato delicato con le persone era molto... Freddo.
Molte volte stavano appoggiati alle ringhiere delle scale. Guardavano la porta della cucina dove si vedevano le ombre dei nostri genitori.
Quando papà alzava le mani sulla mamma il corvino era sempre i primo a partire. Io mi nascondevo con il più piccolo in camera mia , lo stringevo a me e piangevamo insieme.
Ho sempre cercato di essere forte, ci provavo sempre. Volevo essere come i miei fratelli maggio ma credevo sempre.
Una sera ero sola a casa con mamma. I miei fratelli erano andati a vedere una partita col nonno non ricordo bene di che si trattasse.
Io e mamma eravamo sul divano a vederci un film. Amavo le sue attenzioni, il modo in cui mi accarezzava i capelli. Quei pochi momenti che lei stava con me erano unici.
Tutto fu rovinato da quel uomo. Mio padre.
La porta a poco non si rompeva per il forte calcio che papà gli tirò... Sobbalzai dalla paura e anche la mamma che si alzò e andò nella direzione della entrata. Io la segui nascondendomi poi dietro al muro.allungando di poco il collo intravedevo papà con una bottiglia di birra che urlava alla mamma. Non ricordo nulla di quello che dicevano però ricordo che papà entro nella stanza dove stavo io e preso dalla rabbia mi colpì con la bottiglia.
Il dolore fu allucinante. Caddi a terra, il volto era ricoperto dal mio sangue.
La mamma presa su tutte le furie attivo il suo Quirk, la telecinesi, e colpi con gli oggetti che trovava a tiro mio padre.
Fu una lotta che mia madre cerco in tutti i modi di vincere ma purtroppo non andó come voleva. Mio padre aveva un Quirk che rendeva il suo corpo acciaio e quindi gli attacchi di mia madre furono inutili. Colpi anche lei e dopo vari colpi se ne andò via. Prese la macchina e ritorno tre giorni dopo.
Quel giorno scoprii il mio Quirk. Infatti il sangue ritorno nel mio corpo e le cicatrici sul viso si sanarono.
Poco a poco imparai ad usarlo ed a evocare il sangue facendolo diventare un arma potente...
La stessa arma che pose fine alle sofferenze in casa mia....