(Cap 2) 11

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Dopo che stai troppo all'inferno il paradiso è un miraggio



La macchina si ferma.

Saluta la mia amica che mi guarda con tristezza e preoccupazione ripetendomi più volte di stare attenta e di chiamarla anche per la minima cosa. L' autista mi passa un foglio con indirizzo di un club non molto lontano da qui. Dopo aver preso la valigia saluto per l'ultima volta e la macchina sfreccia lontano da qui.

Il luogo non è dei migliori, fa pena. Pensavo che la prigione fosse un luogo squallido ma questo la batte.

Mi incammino per il vicolo, se ho capito bene il club deve essere per queste parti. THE HAPPY NIGHT, questo è il nome, non promette nulla di buono. L unico rumore che si sente, per adesso, sono il rimbombo dei mie tacchi e le gocce d'acqua che cadono dalle grondaie. Neanche un rumore di auto, niente. Questo posto è cosi disabitato che neanche Dio lo consce.

Dopo un po' inizio a sentire rumori diversi da quelli dei tacchi o delle gocce; musica. Devo essere arrivata.

Allungo il passo seguendo il suono della musica che diventava sempre più forte. Svolto l'angolo e la prima cosa che mi salta all' occhio è un bar ben messo, a differenza degli edifici circostanti. Sopra ha un insegna : THE HAPPY NIGHT, sono nel posto giusto.

Avanzo fino ad arrivare vicino la porta dove c'è un uomo enorme che mi guarda con aria omicida.

L" ha il pass"

" e?"

L" seve il pass per entrare, se non siete nelle conoscenze del bos"

" ah emmm, io cerco un certo Giran, ho un appuntamento"

L" un appuntamento col boss?"

"em, si. Guardi ho un numero è il suo?"

L" faccia vedere... 345...43-, si. Entri pure"

" grazie"

Entro dentro e davanti a me c'è una scala che portava verso il basso. Le luci viola illuminano gli scalini che sono almeno 30. Li faccio uno ad uno stando attenta a non cadere per via delle dimensioni e per la mia mancata , persa, abilità a camminare per le scale con i tacchi.

Dopo aver compiuto la missione mi trovo dì' avanti un portone di fino legno visto che al tocco si sentiva palesemente che era metallo o altro. Dopo aver usato tutta la forza che ho in corpo per aprire vengo colpita dal forte odore di alcool, dalle grida risate e della musica assordante.

Entro definitivamente e... forse era meglio se restavo fuori.

La gente è molta, troppa per i miei gusti. Il posto devo dire che è bello, molto colorato e appartato ci sono : sedie poltrone due o tre piccoli bar dove versano da bere po c'è la pista da ballo, un Dj , salette private, un piano di sopra con tutte poltrone, le stripper poi-... le Stripper... stripper. SONO IN UNO STREAT CLUB? OPPURE PER LA MEGLIO IN UN BORDELLO?.

A guardare bene le donne e anche gli uomini che si esibivano erano per meta nudi, altri invece apposto di ballare stavano a dosso le persone e altri invece stavano mano nella mano con uno o più clienti ed entravano dentro alle salette chiudendo le tende rosse... un bordello, GRAZIE NAOMI.

Inizio a camminare tra la gente. Non mi sfuggono gli sguardi che i maschi mi lanciavano. WOW, maschi. Tralasciando le poche guardie del penitenziario mi sono scordata come ci si sta tra esseri che non sono donne, e lo dice una che è cresciuta con tre belve.

Mi avvicino a uno dei bar chiamando il barista che arriva subito da me.

È un ragazzo sopra la ventina, capelli rossi, occhi verdi, bel fisico.

D" ciao, io sono Den che ti posso portare"

" in realtà cerco il signor Giran. Dove posso trovarlo?"

D" un attimo solo"

Si allontana. Lo osservo mentre si avvicina a un uomo, un guardia probabilmente. Gli inizia a parlale indicandomi e la guardia volta il volto verso di me. Dopo un po' l'uomo si avvicina a me e mi incita a seguirlo. Scendo dalla sedia e lo seguo. Mi fa spazio tra le persone e dopo un po' arriviamo d'avanti una porta.

La apre e avanti a noi c'è un corridoi che alla fine ha una porta. L'uomo mi dice di andare li e bussare e poi mi lascia sola chiudendo la porta dietro, lasciando me da sola nel corridoio poco luminoso.

" okey..."

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