il gran giorno è arrivato.
Come da programmato siamo state messe nel turno di smaltimento rifiuti, appena il turno delle guardie cambia, facendo venire gli uomini di Naomi ,prendiamo la bottiglia col liquido dentro.
Si, devo ammette che l odore faceva voltare anche l'anima, non voglio sapere cosa sia.
C'è lo mettiamo a dosso evitando la faccia e le mani, per carità.Ci infiliamo nel furgone guidato da uno dei nostri mentre gli altri due ci ricoprono di sacchi della spazzatura , versando sopra il liquido. Al che sento Cesta imprecare in silenzio, sicuramente gli sarà finito in faccia o troppo vicino al naso
Lo sportello si chiude e il camion parte. Da fuori oltre al rumore del motore del mezzo si sentono i cancelli aprirsi e dopo un po' il veicolo si ferma. Lo sportello si apre, come previsto.
x" che schifo di puzza"
Y" eh già, oggi è andata male"
X" chiudi e partite, levatemi sto schifo da davanti"
Y" si signore"
Lo sportello si chiude, di nuovo, e il veicolo inizia a partire. Dopo un po' ancora rumori di cancelli che si aprono e si chiudono al nostro passaggio. Tutto bene, è andato tutto fottutamente bene... Siamo libere...
* PUM * PUM
Un rumore di pugni si fa sentire da dietro la lastra di ferro che separa il retro dai sedili davanti. I sacchi iniziano a muoversi e dalla piccola fessura che ho tra i sacchi su di me vedo la figura di Naomi che si alza e si strofina le mani, sporche, sui vestiti.
N" signore, Siamo Libere"
Gli altri sacchi si mossero facendo sorgere le altre figure al che mi alzai anche io. Le altre si guardarono in faccia con occhi spalancati senza fiatare, non ci credevano, era tutto un sogno.
"... siamo... LIBERE"
C-D-M" SEEEEEEEEEEEEEEE"
C" CAZZO , CAZZO, CAZZO"
M" SIAMO FUORI... SIAMO FUORIIII"
Ci abbracciammo tutte quante urlando ridendo e mandando a fanculo il penitenziario, le guardie, le camere, le regole, TUTTO, tutto quel fottuto tutto.
D" Naomi portami in un bagno al più presto , sto per vomitare"
C" oh Dio si, per favore sto morendo"
N " tranquille adesso ci porteranno in un posto dove ci potremmo lavare sistemare vestire e andarcene lontano da qui, per adesso cercate di riposarvi"
Per tutto il viaggio ridemmo e scherzammo, Donako avvilita dalla puzza apri svariate volte, di poco, lo sportello per far cambiare l' aria, infilando quasi tutta la testa in quel piccolo spiraglio.
Io me ne stavo azzeccata a Naomi usando la sua spalla come cuscino.Nella mia mente girava solo un pensiero... cosa mi aspetta adesso?
La Lov, la Yakuza, la mafia russa, i miei fratelli e la mia vendetta su chi mi ha rovinato... devo portare a termine quello che io e mio fratello avevamo iniziato.
< Li ucciderò tutti A->
La frenata brusca interrompe i miei pensieri, facendomi cadere dalla morbida spalla di Naomi. Le porte si aprono e i due uomini ci invitano a scendere.
Appena scesa, bhe, la vista del panorama era magnifica.
Non c'era nulla, solo deserto. Solo sabbia e un po' di verde. Non c'era nulla ma allo stesso momento c'era tutto.
Gli Uomini diedero delle chiavi a Naomi e poi se ne andarono salutandoci cordialmente, inchinandosi al cospetto di Naomi. Wow non ho mai visto tanta
devozione fatta a una persona, la mia stima e paura in Naomi accresce sempre di più.Naomi inizia a camminare e noi la seguiamo. Le gemelle si rincorrevano ridendo e saltando come bambine, Donako invece apriva le braccia prendendo i raggi del sole e ispirando la dolce aria, emanando urla di libertà ogni tanto.
D" scusate un attimo"
L'interruzione di Donako interrompe il nostro cammino, portandoci a girarci verso di lei.
M" qualcosa non va?"
D" bhe capisco che ormai ci abbiamo fatto l abitudine eccetera ma questi, ve li siete dimenticati?" Dice alzando il piede scoprendo, dal lungo pantalone arancione il bracciale che neutralizza i Quirk
Vero... Mi ero dimenticata, e a guardare dagli sguardi delle altre, persino di Naomi, credo di non essere l'ultima.
N" più tardi ci penseremo, mi è proprio sfuggito dalla testa stamattina"
Dopo un bel po' arriviamo davanti a una casetta , Naomi prese le chiavi e apri la porta facendoci accomodare dentro.
L'interno non è male; ci sono molti scaffali pieni di libri, dei divanetti dall' aria morbida e rilassante, una TV gigante, e poi da una porta infondo si intravede un ripiano da cucina.
Naomi ci portò al piano di sopra e ci indico 3 bagni che potavamo usare, poi aggiunse che avevamo un set di roba in due camere da letto e per distinguerle c'erano i nostri nomi. Aggiunse anche che c' erano tinte che potevamo usare per cambiare il nostro stile così da confonderci visto che a poco saremo state delle ricercate su scala nazionale.
Lei scese giù e noi ci fiondammo nei bagni, Le gemelle in uno , l' albina in un'altro e io in un'altro ancora. Appena entrata davanti a me si crea un mondo pieno di colori: shampi, balsami per capelli, saponi per il corpo, scrub, sali da bagno, trucchi di buona marca, tinte per capelli biondi, marroni, rossi e anche blu, blu?
Tutto questo non sembra reale. Mi pizzico il braccio per capire se quello che vedo non sia un sogno o l'effetto di qualche stupefacente, no, è tutto reale.
Mi fiondo vicino la vasca aprendo il rubinetto dell' acqua calda. Mi spoglio e entro nella grande vasca. Mi sciacquo il corpo per togliere la melma da dosso e dopo completata l'operazione tappo la vasca e lascio che si riempi. Mi siedo , immersa dall'acqua che mano a mano aumentava e inizio a lavarmi i capelli.
L'odore del balsamo è un elisir d'amore, quelli del carcere non hanno neanche un odore. L' acqua ormai ha raggiunto quasi l'orlo, sarà meglio chiuderla. Mi passo il sapone sul corpo, mi depilo, sembro un orso, finalmente.
Dopo passato anche lo scrub e ancora prodotti, mi lascio andare nella vasca, con l'acqua calda che mi coccola e mi tiene al sicuro, dall'altro lato sento la risata delle gemelle iniziando a ricordare, a malincuore, quella che avevano i miei fratelli. Un ricordo ormai, purtroppo, distorto delle loro risate.
" Troppo tempo... è passato troppo tempo"
Affondo la testa nell'acqua, cancellando tutti i rumori intorno a me, sentendo solo il calore e il dolce rumore del movimento del acqua.
Anche a me piaceva l'acqua...Ricordo che da piccoli io , i miei due fratelli, che allora avevano solo 12 anni e io appena nove, andavamo sempre con nostro nonno che ci portava al lago a nuotare.
Il più piccolo, come già detto, non sapeva nuotare e come dispetto nostro fratello lo buttava sempre in acqua e spettava sempre al biondo andare a salvarlo... bei ricordi.