8

50 2 0
                                    



La luce dentro l'acqua è fiocca, dal resto ho tenuto accesa solo la luce dello specchio e le quattro o cinque candele profumate, spegnendo quella principale, così da dare alla stanza quella oscurità calma e tranquilla. Mi piace stare al buio. Quando dormivo, a casa, non volevo manco una luce accesa, nemmeno quel pallino della TV, niente.

Mi rilassa.

Guardo il soffitto, ancora immersa nel caldo liquido incolore.

Il movimento dell'acqua impedisce di vedere figure fisse.

tutto si muove... muove troppo.

Davanti a me si crea qualcosa, un... un volto?
Assottiglio gli occhi, iniziando ad avvertire il bisogno dell'aria. La figura è sfogata ma intravedo qualcosa di famigliare. Dopo un po' diventa tutto più chiaro, era il volto di mio fratello.

Appena mi resi conscia di quello che avevo davanti l' esigenza dell'aria era troppa. Scatto verso la superficie e riprendo a respirare pesantemente. Il mio respiro, come il mio battito, era forte e soffocante. Mi guardo in giro con fare spaesato.

Cerco di calmare il mio respiro portandomi una mano sul petto mi appoggio con la schiena contro la superfice della vasca facendo immergere il mio corpo dall'acqua fino all'altezza del collo.

Dopo calmata uscii fuori dalla vasca e mi avvolsi nel morbido accappatoio. Presi il phon e una spazzola e iniziai ad asciugare i capelli. Dopo finita l'opera con la piastra mi passò l'idea di farmi i boccoli, così da darmi un aria diversa. Mentre cercavo di creare qualcosa mi scottai, come previsto non fa per me.

Dopo finita la mia acconciatura perfettamente liscia mi accorgo che sopra al ripiano , messa  dentro al portaspazzole c'è una forbice... e se?

I miei capelli non vengono curati da tanto, le punte sono orrende e poi un cambio di stile ci vuole sempre no?

" facciamo cosi" dico a bassa voce mentre allungo la mano per prendere il paio di forbici.

" oh ti prego, fa che escano bene" inizio a tagliare, ciocca per ciocca. Il senso di colpa si fa sentire, però devo dire che non sta andando male . Dopo un po' il lavoro sembra finito e guardandomi allo specchio non mi vedo tanto male, anzi, ci sto bene, forse un po' troppo ma, ci sto bene.

" se non riuscirò a trovare i miei fratelli e a vendicarmi prima che tornino lunghi come prima... metterò il mio animo finalmente in pace..."

La promessa sembra buona, sono ormai 11 mesi che non riesco a togliermi questi pensieri da testa... ogni giorno cerco ragioni, ogni giorno la mia mente mi uccide. I primi mesi mi spedirono da uno psicologo del carcere, lui cerco di aiutarmi perché avevo sbalzi di umore, ero aggressiva, non dormivo, non mangiavo, non parlavo, quindi per i primi due mesi andai avanti a pillole poi smisi quando feci amicizia con Naomi.

Se non ci riuscirò prima del tempo dato, che è un bel po', mi lascerò tutto alle spalle.

Uscita dal bagno entrai nella stanza col un cartellino che aveva il mio nome scritto sopra. La prima cosa che notai fu la valigia aperta sul letto. Era piena di panni; scarpe, intimo, maglie, gonne, pantaloni, vestiti. Tutto dall'aria costosa. 

C'è tutto. Prendo una maglia nera corta con scolla a V che a dosso mi sta una bellezza, sopra ci provo a mettere diverse giacche ma una in particolare di cashmere beige una o due taglie in più a me, poi sotto una gonna nera non troppo aderente ,con una cintura in vita, sotto ad essa metto un pantalone da ciclista che non si nota neanche, non mi piace stare così scoperta, se dovessi scappare non credo che sarebbe tanto bello. Concludo il tutto con un paio di tacchi neri, non eccessivamente alti, il giusto da farmi sembrare più alta e slanciata. Mi mancava così tanto indossarli.

Mi guardo allo specchio quasi commuovendomi, quella che vedo non sembro essere io.

Prendo Tutti i panni che ho cacciato fuori e li ripiego nella valigia, corro in bagno e prendo i trucchi. Mi passo solo un po' di correttore sulle occhiaie e giusto un po' di ombretto sugli occhi. Tocco finale il gloss al cocco. L 'immagine della mia figura allo specchio è ai miei occhi bellissima. Non mi è mai piaciuto vantarmi di me, non lo mai fatto, ma adesso mi permetto.

  Dopo tanto tempo, ridotta a schifo, questa è la cosa più bella.

Darkness RisesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora