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Arriviamo nel posto dove Dabi si allena.
È un aria senza alberi, più in fondo sembra che c'è...

" Ma quella è una casa?"

" Bhe sì, ma è abbandonata. I vecchi proprietari se ne sono andati, io la uso quando voglio stare in pace"

" Az, stressato"

" Bhe prova tu a stare in quella gabbia di matti"

" Sembrano così tranquilli" dico sarcastica.

" Bellezza hai fatto si e no una settimana, prova a starci un mese e poi ne riparliamo"

Mi siedo sull erba, la sensazione è bellissima. I fili freschi mi solleticano la parte di pancia scoperta, facendomi venire i brividi.

" A che pensi?"

" Mi è mancato fare questo"

" Questo?"

" Da piccola mi stendevo sempre sull erba insieme a mio fratello"

" Hai un fratello"

Non risposi e il corvino non chiese oltre.
Si siede vicino a me. Restammo in silenzio per un po' fino a quando non rompo il silenzio, questa situazione è già imbarazzante di suo po'stiamo anche zitti almeno parliamo.

" Prima di unirti alla lega cosa facevi"

" Niente di che, il sicario"

A poco gli occhi non uscivano dalle orbite. Non riuscivo a credere a quello che aveva detto.

" C- come il sicario?"

" Bhe dovevo vivere in qualche modo. Poi mi fa bene uccidere"

" In che senso"

" Facevo servizi di pulizia per i boss quando ero più piccolo, loro mi davano nome faccia ecc e io andavo li trovavo e li uccidevo bruciandoli vivi . Si guadagna molto "

" E ora ?"

" Ogni tanto mi chiamano ma per lo più lavoro nella lega, ho scopi precisi per cui devo impegnarmi a portare avanti il sogno di Shigaraki"

" Capisco, posso chiederti che sogno?"

" Distruggere la società degli Hero e..."

" E...?"

" Non posso dire altro"

" Perché"

" Ognuno ha i suoi segreti non credi?"

" S-si, giusto"

Da come Naomi lo ha descritto sembra un altra persona. Si, per carità, è quello che è però ha anche un lato dolce, diciamo. Dentro di lui c'è qualcosa di rotto che deve essere aggiustato. Lui lo colma con rabbia e odio, godendo anche delle sofferenze altrui che lo portano ad essere il sadico che dicono tutti, però, forse ha solo bisogno di qualcuno che lo aiuti ad aprirsi tutto qui..

Comunque devo togliermi un dubbi che mi porto da prima.

" Dabi"

" Um"

" Posso farti una domanda"

" Se proprio devi"

" Mi risponderai?"

" Bhe, dipende dalla domanda "

" Prima, in camera mia, hai detto che-"

" Non farmi rispondere"

" Ma voglio saperlo"

" Bhe-"

Un boato nel cielo ci interrompe. In tre secondi l' empireo celeste si ingrigisce riempiendosi di nuvole scure. Tuoni e lampi continuavano a farsi sentire.

La pioggia inizia a cadere sui nostri corpi bagnandoci senza pietà. Dabi mi prende per il polso e mi tira su con facilità, inizia a correre verso la direzione della casa trascinandomi con sé.

Dopo un po'riusciamo ad entrare nell' abitazione abbandonata. Siamo fracidi. I nostri corpi grondolavando goccioline d' acqua.

Un brivido di freddo mi colpì il corpo. Io sono sempre stata una frettolosa.

" Accendo il fuoco, tu togliti i vestiti sennò ti ammali"

" E che mi metto?"

" Nella camera a fianco c'è un armadio, ci sono i miei panni. Vedi cosa riesci a metterti"

Faccio come mi dice, entro nella stanza e chiudo la porta a chiave. Mi avvicino all'armadio e lo apro.

Non c'è molto. Prendo una maglia nera e, dopo essermi spogliata , me la metto. Sembra un vestito per come mi va lunga.
Copre quello che deve coprire però non posso andare in giro senza pantaloni.

Ho già tolto il reggiseno, ormai bagnato, se tolgo i pantaloni sono apposto.

Rovisto tra i vestiti ma nulla. I suoi pantaloni sono troppo lunghi.

Apro di poco la porta facendo uscire solo la testa.

" Dabi?"

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