Giro e rigiro il telefono tra le mani, indecisa sul da fare. Non so se scrivergli o telefonargli sia la cosa giusta, visto che non stiamo più insieme, ma sono talmente preoccupata per lui e per le sue condizioni che non riesco a stare ferma come se niente fosse.
Sbuffo nervosamente e, prendendo una decisione improvvisa, faccio partite la videochiamata. Non ho idea di dove sia, visto che la partita è finita ormai già da ore, ma mi affido alla nostra vecchia sintonia e spero che la chiamata non sia inopportuna.
Sento il cuore andare velocissimo, tanto che per un momento penso che mi verrà un infarto, ma appena Matteo risponde e il suo volto appare davanti alla fotocamera, mi rilasso. Mi fa sempre lo stesso effetto.
"Madi" sorride mentre guarda la mia immagine e io lo faccio di rimando, non riuscendo a rimanere indifferente davanti alla dolcezza sul suo volto "come va? È tardissimo, stai bene?" il fatto che sembra preoccuparsi per me mi fa sentire bene e male allo stesso tempo. Mi manca terribilmente.
"Sto bene, scusami per l'orario, ma ero preoccupata per il colpo che hai preso durante la partita" opto per essere sincera, tanto non c'è nulla di male, no? Siamo ex, ma ci siamo voluto davvero bene e, nonostante ci siamo ormai lasciati, io vorrei sempre il meglio per lui, e credo che la cosa sia reciproca.
Riesco a scorgere la meraviglia dentro ai suoi occhi, ma cerca di nasconderlo, mentre annuisce in risposta alla mia domanda "Sto bene. È durato solo nel momento che stavo a terra, ti ringrazio"
Rimaniamo fermi a fissarci per qualche secondo, ma senza imbarazzo. Tutto sembra essere tornato come quando stavamo insieme, basta solo incrociare i nostri sguardi per far sparire il resto intorno a noi. Però, appena realizzo che non è così, che è solo la mia mente che mi gioca un brutto scherzo illudendomi, sento gli occhi riempirsi di lacrime.
Non posso fare nulla per trattenermi, sento la sua mancanza in ogni singola parte di me. Vorrei fosse ancora accanto a me, vorrei poterlo baciare e stringermi a lui quando e come desidero, ma non si può. Sta con un'altra e io sono solo il suo passato.
"Che succede, Madi? Non dirmi che non hai niente, ti conosco..." per un momento penso di dirgli ogni cosa, ma poi immagino Noemi dormire accanto a lui e ci ripenso. Non posso mettermi in mezzo alla loro relazione.
"Ero preoccupata e ora che mi dici che è tutto ok, è solo la tensione mi sta abbandonando, tutto qua, Teo" gli sorrido, cercando di rassicurarlo e spazzare via ogni dubbio o domanda nella sua mente, poi decido di salutarlo e interrompere la chiamata. Devo farlo, prima di scoppiare a piangere davanti a lui. "Ora ti lascio riposare, sarai stanchissimo"
Sbadiglia proprio dopo le mie parole e dopo ci scambiamo uno sguardo e ridacchiamo per il tempismo che ha avuto il suo organismo. "Va bene, Madi. Mi ha fatto piacere ricevere la tua telefonata, spero che potremmo vederci presto"
Annuisco, sentendo il cuore rallentare notevolmente i battiti alla sola idea di non vederlo per un po', di non sentire la sua voce per un po'. "Lo spero anche io, notte notte, Matteo"
"Dolce notte, Madi" rimango a guardarlo per qualche secondo, come imbambolata, poi mi obbligo a schiacciare il tasto di fine conversazione, rimanendo così sola in un solo secondo.
Mi mordo nervosamente il labbro inferiore, ma non riesco più a trattenere le lacrime, non ora che sono sola, così scoppio in un pianto disperato, un pianto che mi fa rendere conto di quanto quella fitta al petto sia dolorosa. Lui mi manca e io non riesco a fare nulla per accettare questa situazione.
Mi porto le ginocchia al petto e continuo a singhiozzare, ma in silenzio, onde evitare che mia madre mi senta, meglio non farla preoccupare.
In fin dei conti so che è solo una condizione momentanea, dettata dal fatto di averlo rivisto dopo sette anni e di essermi illusa prima di sapere di Noemi, sono sicura che questo vuoto passerà senza dubbio, così com'è passato quando stavo in Francia.
Nota: 22:10 niente raga, mi andava di postarla. Notte