•È consigliato l'ascolto di Drivers License di Olivia Rodrigo.•
Mi manca quasi l'aria mentre seduta sul mio letto le lacrime non vogliono saperne di smettere di scendere sul mio viso. Mi manca quasi l'aria mentre mi rendo conto che non esisterà più un 'noi'.
Mi manca quasi l'aria mentre mi sento una vera sciocca per essermi fidata così e aver pensato di essere importante per qualcuno. Invece non lo sono. Non sono importante e indispensabile per nessuno, nemmeno per quello che pensavo fosse l'amore della mia vita.Gli occhi mi bruciano perché non so più quanto ho pianto. E le immagini di lui insieme a un'altra, si ripetono nella mia mente come se fossero un video che rinizia sempre daccapo non lasciandomi mai tempo per respirare. Vorrei scordare ciò che ho visto, perché davvero mi fa troppo male, ma non riesco. E credo che non ce la farò mai.
Sono una sciocca. Volevo andare a casa sua solamente per fargli una sorpresa, visto che era da qualche giorno che per colpa degli impegni non ci vedevamo, ma a quanto pare è stato lui quello che ha fatto a me la sorpresa. Sono entrata con la copia delle mie chiavi e l'ho trovato in soggiorno, sul divano, con la bionda che sedeva a cavalcioni su di lui e le loro labbra unite in un bacio famelico. In quel preciso momento ho sentito il mio cuore spezzarsi.
Ho sentito il peso del mondo tutto sulle mie spalle, e ho provato un fortissimo dolore al petto, un dolore che non so nemmeno descrivere. È come se ogni parte di me si sentisse male. Come se venissi tirata da una parte all'altra, senza pietà. Mi sono sentita cadere in tanti piccoli pezzi, e ora non so cosa fare.
La sua voce che fa il mio nome mentre corro fuori da casa sua, rimbomba nelle mie orecchie. Provo a mettere le mani sulla mia testa, come se schiacciandola leggermente potessi dimenticare tutto, ma non funziona. No. Non funziona nulla. Assolutamente nulla.
Cosa voleva da me dopo ciò che ho visto? Pensa che possa recuperare dopo che mi ha tradito? Ha tradito me, la mia fiducia... diceva che ero l'unica donna della sua vita, e invece erano solo parole. Parole al vento. Parole inutili. E dopo di questo non crederò mai più alle parole di nessuno. Assolutamente. Non potrò mai più fidarmi di nessuno.
Ho sempre pensato che lui fosse l'ultima persona al mondo che potesse farmi male, e invece erano mie stupide credenze dettate dall'illusione di essere la sua prima scelta, l'unica scelta che voleva.
Sorrido amaramente, mentre osservo cadere le mie lacrime sul cuscino che sto abbracciando per sentirmi meno sola, e la vibrazione del mio cellulare attira la mia attenzione, segnando l'arrivo di un messaggio.
Con le mani che tremano, afferro il mio IPhone e il nome di Christian illumina lo schermo. Nonostante abbia una forte voglia di lanciare al muro il cellulare, apro questo maledetto messaggio con una forte nausea che si espande alla velocità della luce nel mio stomaco. Quali stronzate mi vorrà rifilare ora?
"Mi dispiace. Mi dispiace da morire. Non so perché l'abbia fatto. Non ci sono scuse. Tu eri lontana e io avevo bevuto. Lo so, non è una scusante, ma non riesco a immaginare una vita senza di te. Mi sento morire già così, come potrò andare avanti? Non cerco risposte da te, anzi, so che non mi devi nulla in questo momento. Mi odio tantissimo per averti fatto del male, io che avevo giurato di non fartene mai, invece ti ho fatto il male peggiore. Ti giuro che proverò a farti capire quanto ti amo. Proverò a farmi perdonare. Ti darò tutto il tempo del mondo. E ti aspetterò. Aspetterò se mai vorrai perdonarmi. Lo so che ora mi odi e non crederai a una sola mia parola, ma ti amo immensamente ora e per sempre."
Singhiozzo ancora di più quando finisco di leggere le ultime parole. Mi porto una mano al petto sentendo una fitta dolorosa spezzarmi quasi in due il cuore. Mi sento come se mi avessero appena squarciato la pelle e mi avessero preso il cuore lanciandolo a terra e passandoci poi sopra con un mezzo pesante.
Lancio il telefono lontano da me, non volendone più sapere niente. Non avrebbe nemmeno dovuto scrivermi, perché non me ne faccio nulla delle sue parole dopo quello che mi ha fatto. È come ammazzare una persona e chiederle scusa subito dopo, penso che sia una cosa abbastanza inutile.
E poi davvero pensa che io lo odi? Dio, sarebbe molto più semplice se lo riuscissi a odiare. Non mi sentirei così male. Invece, purtroppo, io lo amo con tutta me stessa ed è per questo che mi sento così delusa. Ed è per questo che ci metterò molto tempo prima di riprendermi e riniziare a vivere.
Mi porto le mani sui capelli con fare esasperato e me li tiro indietro, mentre un gemito di dolore abbandona le mie labbra. Sentendo una forte rabbia invadermi, lancio il cuscino che ho tra le braccia contro il muro e poi mi porto le mani sul viso, continuando a piangere in modo disperato.
Provo pena per me stessa, per non riuscire a reagire. Provo pena per me stessa, per aver basato la mia intera felicità su qualcuno che, a quanto pare, non mi amava davvero. Provo pena per me stessa perché sto crollando miseramente. E la cosa peggiore è che sono consapevole che l'unico che saprebbe scacciare via tutto questo dolore, è lo stesso che mi ha ridotto in queste condizioni. Ma non importa, piano piano, dandomi tempo, riuscirò a ricostruirmi, forse con un vuoto che resterà sempre tale, ma tornerò a vivere con serenità, come prima di conoscere lui.