Sento suonare al campanello e ci metto un po' a svegliarmi completamente e a rendermi conto che è un suono reale e non è nulla che faccia parte di un sogno. Mi metto a sedere, lanciando uno sguardo alla sveglia sul mio comodino e vedendo così che sono le tre del mattino. Nuovamente il campanello suona e, questa volta, decido di alzarmi e andare ad aprire, non avendo idee su chi possa essere.
Mi stringo nella giacca che ho appena indossato, sentendo un fastidioso freddo pungermi, poi apro il portoncino e sussulto vedendo il mio fidanzato davanti a me. Non mi aspettavo certamente una sua visita, per di più a quest'ora. Mi aspettavo che fosse già a Londra, visto che dovrebbe riprendere gli allenamenti con il Chelsea domani sera, dopo la pausa Nazionale.
-Jorge, che ci fai qua?- vedo immediatamente i suoi occhi verdi tormentati da troppe emozioni negative e, in un attimo, capisco pure cosa abbia. So bene cosa lo sta preoccupando.
Lo prendo per mano e lo faccio accomodare in casa, facendolo sedere sul divano, poi mi metto accanto a lui. Accarezzo dolcemente la sua mano e lui fa incastrare i nostri sguardi.
Vederlo così mi fa male, davvero. Non se lo merita assolutamente.
-Avevo bisogno di vedere te. Sei l'unica che sa calmarmi, in questi momenti.- fa quasi fatica a parlare, come se fosse invaso da mille pensieri che non lo lasciano ragionare in pace nemmeno per un attimo -Scusami se è tardi, non ci ho fatto caso. Sono arrivato poco fa all'aeroporto.-
Poso una mano sul suo viso, accarezzandolo dolcemente, mentre la sua barba solletica i miei polpastrelli. -Non devi scusarti di nulla, Jorge. Io sono qua per te sempre, come tu ci sei stato per me. Parlami pure-
-Quel rigore sbagliato di domenica, mi sta tormentando.- sbuffa nervosamente e scuote appena il capo come se volesse fare uscire quell'immagine dalla mente -Non riesco a smettere di pensarci e le persone non fanno altro che rendere tutto più complicato. Mi scrivono, mi insultano...- deglutisco immediatamente sentendo le sue parole, stupidamente speravo non avesse letto nulla di ciò che quella gente dice su di lui, semplicemente perché sono solo persone ignoranti che non sanno cosa fare della propria vita e perdono tempo a insultare qualcuno che nemmeno conoscono e, a loro, non ha mai fatto del male. -Amo l'Italia, lo sai quanto. Tanto da portare con me sempre qualcosa che me la ricordi, ma a volte sembra che l'Italia non ami me.-
Un dolore fastidioso si fa sentire nella bocca del mio stomaco, mentre io scuoto immediatamente la testa in modo nervoso. Dio, no. Non deve nemmeno pensarle queste cose. -Jorge, l'Italia ti ama, l'Italia che conta almeno. Quelli che ti insultano e ti vanno contro per un rigore sbagliato, non sono classificabili. Sono solo ignoranti e retrogradi, che giudicano gli altri dal divano di casa loro mentre si ingozzano come se non ci fosse un domani.- accarezzo dolcemente i suoi capelli ora biondi, poi gli sorrido dolcemente, mentre ripercorro ogni suo successo -Tu sei Jorginho. Tu hai vinto la Champions. Tu hai vinto l'Europeo. Tu hai vinto la Supercoppa. Hai segnato un rigore decisivo con la Spagna, sei il comandante del centrocampo dei campioni d'Europa. E chi parla male di te, invece, chi è?-
Vedo il suo sguardo diventare leggermente più sereno, facendomi così scaldare il cuore. -Hai ragione, probabilmente. Solo che alcune volte, gli insulti fanno più effetto dei complimenti-
-Lo so, ma non dovrebbero. Sei fantastico dentro e fuori dal campo, chi ha un cuore o chi ti conosce, percepisce il tuo valore e non parlerebbe mai male di te in quel modo.- gli bacio delicatamente le labbra, ma senza spostare lo sguardo dai suoi occhi verdi -Sono qui, sempre, per ricordarti quanto vali. Ma non solo da quest'anno, dopo aver vinto le coppe, da sempre. Vali perché hai lottato per arrivare dove sei. Sei l'orgoglio di tanta gente, compreso il mio.-
Una piccola lacrima mi scappa dagli occhi, ma lui me l'asciuga delicatamente, per poi lasciare un bacio sopra la pelle bagnata. -Non piangere, però.-
-Non piango, non di tristezza. Sono felice che tu sia qua e sono felice di poterti spiegare quanto sei importante.-
Sorride in quel suo modo unico, quel modo che riesce a coinvolgere chiunque gli sta attorno. Questo è uno dei suoi pregi più grandi, essere talmente solare da riuscire a fare sparire tutto il malumore intorno a sé. Quando Jorge ride, è impossibile rimanere seri. È qualcosa di magico, ha un talento nel rendere felici le persone. Ecco perché non merita assolutamente che qualcuno cerchi di farlo spegnere, non lui, non è ciò che gli spetta.
-Anche io sono fiero di te, piccola. Davvero.- afferra il mio mento con l'indice e il pollice e mi avvicina maggiormente al suo viso, baciandomi a fior di labbra -Grazie, davvero. Avevo bisogno di un discorso del genere da parte tua.-
Non faccio in tempo a rispondere che mi stringe tra le sue braccia, trasmettendomi tutto il riconoscimento e l'amore che prova per me. Così poso la guancia sul suo petto e mi godo la sensazione di sentirmi al sicuro nel suo abbraccio.
Anche per me è stato difficile leggere insulti di ogni genere, tanto che più volte sono finita a litigare con coloro che esageravano, facendo addirittura commenti razzisti sulla sua nazionalità brasiliana. Finché ho capito che non ha senso perdere tempo dietro loro, gli sciocchi e ignoranti non cambiano idea, perché non sanno ragionare, non hanno un cervello funzionante per poterlo fare in modo corretto.
Che parlino pure, dal divano di casa loro, e continuino a osservare Jorginho che conquista ogni cosa, sotto il loro naso. Voglio che osservino ogni suo successo e siano invidiosi di ciò che non potranno mai essere. Nemmeno in un'altra vita.
Jorge mi stampa un bacio sui capelli, mentre mi ringrazia per l'ennesima volta, facendomi tornare sul pianeta Terra.
Faccio per dirgli che non deve assolutamente ringraziarmi, perché penso tutto ciò che ho detto, ma lui posa la sua bocca sulla mia, baciandomi. Perciò chiudo gli occhi e ricambio il suo bacio, scordandomi ogni sensazione orrenda provata in questi giorni. Lasciando andare via ogni pensiero brutto.Lui mi fa bene al cuore e per questo lo proteggerò sempre, proprio come lui fa con me da quando è entrato nella mia vita. Sarò sempre accanto a lui, in ogni momento, costi quel che costi.
Nota: 14:45 ecco una nuova one shot.
Buona giornata. Ele