L'aria dentro questa macchina è pesante come non mai. Basta che Jack sfiori il mio ginocchio con le nocche, ogni volta che cambia la marcia, per farmi sentire dei brividi in tutto il corpo e per farmi sentire crescere la voglia che ho di lui.
Non so se riuscirò ad aspettare ancora, casa sua mi sembra fin troppo lontana e la mente non mi aiuta... i pensieri hanno imboccato una strada proibita che vorrei evitare fino al momento opportuno, ma non riesco assolutamente a farlo.Batto il piede sul tappettino dell'auto più e più volte, come per scaricare la tensione, e con la coda dell'occhio lo vedo sorridere compiaciuto, facendomi così capire che ha ben inteso come mi sento.
"Che hai da ridere?" lo stuzzico, fingendo indifferenza, ma i mio tono di voce è teso e lascia ben intendere il mio stato d'animo.
"Vuoi che fermi la macchina e continuiamo qua dentro ciò che abbiamo in sospeso?" deglutisco davanti alla sua richiesta e per un momento vorrei dire 'sì', ma per non dargliela vinta scuoto la testa in segno di negazione. "Come no?" ridacchia e posa la mano sul mio ginocchio, facendola salire sempre più su e infilandola sotto il mio vestito. Le sue dita sfiorano la mia intimità e si fermano nel bordo delle mie mutande. "Sei proprio sicura?"
Il suo tocco su di me rende più difficile il mio volergli tenere testa. Come faccio a essere sicura di quello che ho appena detto se la sua pelle brucia a contatto con la mia e mi fa sentire come se al mondo non avessi bisogno di altro se non di lui che entra dentro di me e mi fa sentire come solo lui riesce a fare?!
"Certo che ne sono sicura." mi schiarisco la gola per usare un tono più convincente, visto la voce leggermente bassa "Sicurissima direi..."
Si morde il labbro inferiore, cercando di trattenere una risata, poi strofina le dita sulla mia intimità, facendomi scappare un gemito involontario. Lui comunque continua a tenere lo sguardo fisso sulla strada, fingendo indifferenza, cosa che gli dà un'aria ancora più attraente.
"Non trovi ci sia un po' di caldo in auto?" mi deride, lanciandomi uno sguardo veloce e notando le mie guance arrossite per colpa della situazione e per colpa di ciò che sto provando.
"Ferma questa fottuta auto." lo sibilo con i denti stretti, sospirando appena in cerca di aria, perché al momento l'ossigeno intorno a me sembra scarseggiare. "Fermati dove ti pare. Non riesco ad aspettare."
Mi lancia un'occhiata seria, posso quasi vedere i suoi occhi ardere, e annuisce appena, senza nessuna traccia di divertimento o voglia di prendermi in giro.
Porta entrambe le mani sul volante, spostando quindi la sinistra dal mio corpo, e poi mette la freccia per svoltare. "Entriamo in un parcheggio privato. So per certo che non ci sono le telecamere."
Annuisco solamente, trovando superflue le parole e sperando che davvero si fermi velocemente. Non mi interessa più di dimostrargli che sono brava a non cedergli, voglio sono sentirlo mio e vicino più che mai. Mi attrae come una calamita e non riesco a tenerlo lontano. Il suo modo di fare stuzzica la mia fantasia e i miei desideri... mi fa venire voglia di essere come non sono mai stata.
Sistema l'auto nel posto più lontano possibile, in quello più lontano dalla strada e da occhi indiscreti, poi finalmente spegne il motore. Lo osservo mentre tira indietro il sedile, per avere più spazio e comodità, e senza nemmeno aspettare che mi dica nulla, mi sgancio la cintura di sicurezza e mi metto a cavalcioni su di lui.
"Qualcuna qua è impaziente." mi deride scherzosamente, avvicinando la sua bocca al mio orecchio e tirandomi il lobo con i denti. "Ma sono tutto tuo, per quanto tempo desideri. Lo sai vero?"
Poso le mani sul suo petto e, senza nemmeno rispondergli, faccio scontrare le nostre labbra con violenza. Lo bacio subito con passione e lui ricambia all'istante, chiedendomi l'accesso e facendo in modo che le nostre lingue si incontrino. Nel frattempo sposto le mani sui suoi capelli e glieli libero dalla fascia che glieli tiene fermi, potendoli così accarezzare e tirare liberamente.