"Hai mai sentito parlare dei colpi di fulmine?" lei annuisce appena mentre io faccio un tiro dalla mia sigaretta e poi riposo lo sguardo su di lei "E ci credi?"
"Mah..." La sua espressione è un po' scettica come se non sapesse cosa rispondere e non capisse fino in fondo la mia domanda "Non so... potrebbe anche essere, ma penso che finché non mi capiti penserò sempre che è più che altro una bella storiella."
"Voila." la indico come se avesse appena vinto un quiz a premi rispondendo all'ultima e difficilissima domanda "Finché non lo provi pensi sempre che sia un'enorme cazzata inventata da chissà chi, una di quelle cose romantiche che si vedono nelle commedie e che sanno molto di cliché, ma esistono."
"Esistono?"
Annuisco immediatamente e sorrido malinconica, ricordando quel giorno. "Esistono, ma sono rare forse. Però l'ho provato. Anche io prima pensavo fossero delle stronzate da romanzo rosa."
"E ora non state insieme?"
Faccio ancora un tiro prima di rispondere alla sua domanda, cercando di non sprofondare nei ricordi e nel dolore che sento al petto quando ripenso a lui e a tutto il resto. "No... lui ora ha un'altra e io sono qua a rifiutare chiunque mi si presenti davanti perché lo paragono sempre a lui."
"Vuoi parlarmene?"
"Non c'è molto da dire. Ci siamo conosciuti, abbiamo parlato, abbiamo passato insieme la notte e poi ci siamo visti sporadicamente qualche settimana dopo. Però, dopo che ha posato lo sguardo su di me, già al primo secondo, ho capito che non l'avrei scordato facilmente." certe cose non si possono spiegare, devi solo viverle per capirle pienamente e profondamente.
"E perché non è andata avanti tra voi?" la curiosità della mia amica mi fa sorridere divertita, nemmeno io ho le risposte esatte alle sue domande. "Insomma, è strano..."
"È stranissimo, e forse è sbagliato, ma è come se lui fosse la mia persona e io, invece, fossi stata la sua persona solo per quel frangente. È poco forse, ma per me è stato speciale."
Ricordo ancora il modo intenso in cui mi ha guardata la prima volta. Il modo in cui abbiamo passato la notte a parlare come se ci conoscessimo da una vita. Il momento in cui poi siamo finiti a letto insieme in una stanza d'albergo. So che qualcuno potrebbe pensare che magari lui mi ha usato per il suo piacere, ma so che non è così... era qualcosa di davvero strano e particolare, e non mi aspetto che tutti capiscano. E poi ricordo come mi sorrideva e stringeva nei giorni seguenti al nostro incontro. Capitava che frequentassimo gli stessi posti, così per caso, e lui era sempre gentile e carino con me.
"Magari è sparito solo perché è uno stronzo."
"Non lo è. È un ragazzo dolcissimo, con un grande cuore... solo non eravamo destinati in quel momento. Forse avremo una possibilità tutta nostra in un'altra vita." abbiamo sicuramente delle vite molto diverse "E io forse sono troppo incasinata per lui."
È incredibile come ancora io ricordi bene il suo tocco su di me. Il suo sorriso dolce. Il profumo della sua pelle e dei suoi capelli durante il sesso. Conor sarà sempre la cosa più bella che abbia mai avuto, anche se per pochi attimi. L'unica persona che mi ha reso davvero felice e mi ha fatto sentire importante. Mai prima di lui avevo capito cosa fosse la felicità. E ora so che è quella la sensazione che cerco e voglio in futuro. Non mi accontenterò di qualcuno a caso, preferirò stare sola piuttosto.
"Magari il destino vi darà un'altra possibilità in futuro... quando sarete più pronti."
"Il destino ce ne ha date diverse, non le abbiamo colte. Ora dubito che lo farà ancora, però se caso mai capiterà, io sarò qua."
La mia amica mi osserva preoccupata e con dispiacere, quasi come se si sentisse incapace di aiutarmi e questo la facesse stare male. "Hai intenzione di aspettarlo tutta la vita?"
Scrollo immediatamente le spalle con nochalance, è questo che voglio fare? "Non so... so solo che lui è stato il mio angolo di paradiso e tranquillità per un attimo, e dalla persona che starà accanto a me, voglio questo. Vorrò sentirmi sempre così."
"Ti auguro allora che succeda ancora... se una persona è destinata a te, trova sempre il modo per raggiungerti, anche se fa dei giri enormi."
Spengo la sigaretta mentre ascolto le sue parole, poi mi alzo in piedi e, dopo essermi sistemata il vestito, le porgo la mano. "Forse sì, chi lo sa? Ora andiamo, torniamo dentro, gli altri ci avranno già date per disperse."
Ridiamo insieme per ciò che ho detto e poi raggiungiamo nuovamente i nostri amici, dentro la discoteca.
Prima di entrare, però, lancio un'occhiata al cielo stellato e mi chiedo se, per caso, ogni tanto anche lui pensi a me e si chieda se magari entrambi stiamo osservando il manto blu sopra le nostre teste... e anche se probabilmente non avrò mai una risposta, sorrido immaginando il suo viso che pensa a me, e questo mi fa stare meglio...