Mychajlo Mudryk

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"Chi era quella?" mi tolgo il giubbotto, posandolo nell'appendiabiti e poi mi giro verso il mio ragazzo che sta facendo la stessa cosa con la sua sciarpa e il suo cappotto, dopodiché si gira verso di me con espressione alquanto infastidita.

"Sono quasi le due di notte, non mi sembra il momento giusto per farmi una scenata di gelosia, conservati il discorso per domattina, ok?" me lo chiede con tono calmo e snervante, poi fa per girarmi le spalle e andare in bagno per prepararsi per la notte, ma io lo blocco. "Che c'è ancora?"

Lo osservo mentre mi guarda annoiato e infastidito e mi chiedo come siamo arrivati a questo punto. Siamo sempre stati in sintonia, siamo sempre stati dolci tra di noi, siamo sempre stati capaci di evitare le liti parlando apertamente dei nostri pensieri e chiarendo le nostre posizioni, ma a quanto pare non ne siamo più in grado, mi sento come se fossimo alla fine di tutto quanto. "Cosa stiamo diventando? Non mi piace questa distanza tra noi. Mych, io ti amo."

Lui sospira pesantemente e si passa le mani in mezzo ai capelli biondi e non posso non pensare a quanto questo suo gesto mi abbia sempre fatta impazzire. "Non so cosa ci stia succedendo, okay? Mi dispiace, ma non funzioniamo più bene..."

Le sue parole mi fanno tremare all'istante, sembra un chiaro anticipo di ciò che vuole fare, ossia lasciarmi. Non riesco a credere che siamo arrivati a questo punto, non riesco a credere che non l'abbiamo saputo evitare o comunque che non ci abbiamo nemmeno provato. Siamo arrivati alla fine troppo stanchi e distanti.

"Vuoi chiudere? Vuoi che ci lasciamo così dopo quasi due anni?" il mio tono è incredulo persino alle mie orecchie "Perché non provare a recuperare? Perché non provare a tornare come una volta? Dimmi se ho fatto qualcosa, dimmi se c'è un'altra... sii sincero per favore, ne ho maledettament bisogno."

"Come puoi pensare che ti tradisca?!" Alza la voce e mi trafigge con i suoi occhi verdi "Tu sei fuori di testa, ed è proprio per questo che voglio chiudere. Non sopporto più questa tua paranoia, questo tuo pensare che ti metterò le corna con la prima che passa. Io non sono così."

Mi avvicino a lui e lo obbligo a fissarmi negli occhi, posandogli la mano sulla guancia destra. "Come potrei non pensarlo? Non mi guardi più come una volta, non mi desideri più come una volta, è come se tutto si fosse spento tempo fa... mi manchi, non so come dirtelo, come fartelo capire."

"Ok..." annuisce più e più volte e poi, afferrando il mio viso, annienta la distanza. Mi bacia con urgenza, mi bacia con impeto e passione, facendo scontrare le nostre labbra. Io ricambio all'istante e socchiude la bocca permettendogli così di approfondire ancora di più questo bacio. Le nostre lingue si scontrano e incontrano, aggrovigliandosi e rincorrendosi come se non aspettassero altro da tempo.

Sposta le mani sui miei fianchi e mi fa indietreggiare fino al tavolo della cucina, facendomici appoggiare contro. Le sue mani trafficano immediatamente con la mia camicetta, inizialmente prova a sbottonarla ma perde subito la pazienza e fa saltare tutti i bottoni, levandomela e facendola cadere a terra.

Alza lo sguardo su di me dopo questo gesto e vedo i suoi occhi verdi brillare di malizia e lussuria. Era da tempo che non vedevo nel suo sguardo questa passione che mi fa letteralmente bruciare dentro.

Inizio a spogliarlo anche io, togliendogli il maglione e poi la maglia bianca e a maniche corte che fascia il suo petto tonico e definito. Dopodiché accarezzo il suo addome e inizio a baciare la sua pelle, lo faccio con estrema lentezza, come una dolce tortura.

"Ora ti dimostrerò che non ho nessun'altra. Ho intenzione di farti capire tante cose." deglutisco sentendo la serietà nella sua voce, ma non riesco nemmeno a formulare una frase di senso compiuto per rispondergli, mi limito a osservarlo mentre apre il bottone dei miei jeans e ci infila la mano dentro. Le sue dita accarezzano subito la mia intimità tramite il tessuto, facendomi scappare un gemito, ma poi smette e mi toglie i pantaloni. "Voglio sentirti completamente mia."

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