Fa male. Fa tremendamente male. Io seduta qua sul letto con un buco nel petto, a piangere, a chiedermi il perché, a domandarmi dove abbia sbagliato, a ripetermi nella mente che se tutti mi lasciano c'è un motivo.
Perché? Me lo chiedo da giorni ormai. Da quando lui è uscito da casa mia e non è più tornato. Mi ha voltato le spalle e se n'è andato. Io sono stata eliminata velocemente dalla sua mente, dalla sua vita, come se non fossi mai contata niente. È sempre stato così, con tutte le persone che sono entrate nella mia vita. Ho dato tutta me stessa a chiunque ma non era mai abbastanza. Mai. E puntualmente mi ritrovavo sola a piangere e a chiedermi cosa non andasse in me. Perché le persone si stancano di me?
Beh... anche io mi lascerei se potessi farlo, quindi forse è comprensibile capire perché lo facciano gli altri. Ma con lui... Dio con lui pensavo fosse diverso. Pensavo non mi avrebbe mai abbandonata, pensavo che i suoi occhi fossero sinceri e che mi amasse davvero. Ma non è stato così.
Forse si è stufato di me. Dei miei casini. Dei miei sbalzi di umore apparentemente immotivati. Sì è stancato di non sapere quale sarà il mio umore quando mi sveglierò al mattino, o quanto sarà difficile per me affrontare la giornata... e un po' lo capisco. Sono così incasinata e sbagliata che nessuno dovrebbe starmi dietro, perdere il suo tempo con me. Ho bisogno sempre di rassicurazioni, perché cado in dei patetici momenti di sconforto dove non capisco più cosa mi faccia più male, e capisco che è fastidioso dovermi sempre stare vicino. Quasi come se fossi una bambina impaurita.
Piango da ore ormai e le lacrime non si esauriscono. Piango come se non ci fosse un domani, con dei forti singhiozzi che mi scuotono e mi fanno mancare il respiro. Mi fa male il petto. Mi sento sola. Mi sento abbandonata. Io che ho sempre avuto il terrore di perdere tutti, ora ho perso la parte fondamentale della mia vita.
Mi sento come se non fossi indispensabile per nessuno. Mi sento come se non facesse differenza se io ci sia oppure no. Probabilmente non cambierebbe a molti la mia presenza. Io non manco alle persone. Io non riesco a entrare dentro di loro e a restare impressa. Per quanto mi sforzi di trasmettere tutto l'amore del mondo, poi finisco per rimanere sola.
Lancio uno sguardo allo schermo sul mio telefono. Stupidamente mi aspettavo una notifica. Forse sua. Forse di qualcuno che mi facesse capire che non sono totalmente sola, qualcuno che si accorge se non mi faccio viva per diverso tempo, ma no. Lo schermo è privo di ogni notifica di ogni genere. Nessuno ha chiesto come sto. A nessuno interessa dove sto. A nessuno interessa cosa faccio. A nessuno...
Chiudo gli occhi e me li stropiccio mentre continuo a piangere, e in un attimo rivedo noi. Rivedo il suo sorriso mentre mi guardava, rivedo le sue carezze e i suoi baci, e per un momento mi sembra persino di risentirli sulla mia pelle. Sento addosso tutte le sensazioni che sanno di Christian, ma quando apro gli occhi lui non è qua.
Lui è andato via. Come tutti. Dopo un litigio. Dopo avermi promesso che non se ne sarebbe mai andato, che non mi avrebbe mai lasciata. Lui ha mentito come avrebbe fatto chiunque, lui ha mentito senza nemmeno pentirsene.
Forse non ha sbagliato però, lo ripeto... perché sono troppo complicata per essere amata, ed è giusto che resti sola ad appassire senza contagiare gli altri.
Continuerò ad amarlo da lontano. Sarò sempre fiera di lui. Con una mancanza incolmabile dentro e la consapevolezza che, anche stavolta, la colpevole sono io.