CAPITOLO 17

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Chi va piano va sano e va lontano

Arrivò fine Novembre e ormai i ragazzi si stavano pian piano unendo.
Certo, c'erano ancora qualche battibecchi ma ogni tanto si univano per passare le serate insieme.
I Grifondoro, come avevano detto, iniziarono a creare l'anno perfetto ed indimenticabile. Scherzi, feste, era successo anche che avevano deciso di vestirsi stravaganti per tutta la giornata e stranamente i professori trovarono il ciò divertente e invece di togliere punti quella giornata acquisirono 10 punti in più per l'originalità.
Era Venerdì sera e nella sala Comune di Serpeverde i Grifondoro stavano passando una serata insieme ai figli di Salazar <<Potter dove trovi queste strane ma buonissime bevande che portate sempre?>> domandò Nott portandosi la bibita alla bocca bevendo un sorso, Harry nel mentre ghignò osservando i Serpeverde deliziati dalla birra babbana << È birra Nott...è babbana>> i tre Serpeverde quasi si strozzarono sentendo la provenienza di quella bevanda che tanto amavano <<Per Salazar!>> esclamò Zabini <<Quindi mi vuoi dire che questa meraviglia è opera dei babbani?>> chiese Nott incredulo guardandolo con occhi spalancati mentre Harry lo guardava ghignando divertito <<Io non capisco perché continuate a stupirvi, i babbani hanno inventato molte cose che noi maghi non utilizziamo o che usiamo anche noi>> disse questa volta Hermione con un tono di voce irritato.
Ammirava il fatto che i Serpeverde stessero iniziando a rispettare di più i babbani ma il fatto che certe volte durante l'ora di babbanologia si parlava di babbani o Hermione faceva riferimento alle sue origini babbane e di ciò che facevano loro rimanevano scioccati, e ci poteva anche stare ma quando iniziavano col dire "no è impossibile", "mi stai prendendo in giro", "scherzi vero?" Hermione si irritava, come se i babbani fossero esseri stupidi e che non potessero fare o avere certe cose.
<<Be stiamo parlando di babbani, certo stiamo iniziando a tollerarli ma sono pur sempre babbani è ovvio che noi siamo più sviluppati di loro>> disse questa volta Draco con nonchalance ed in quel momento Hermione si sentì sprofondare dentro. Non solo perché si trattava quindi della sua famiglia e delle sue origini ma perché le aveva dette lui.
Dopo il loro pomeriggio passato insieme Hermione e Draco stavano iniziando a tollerarsi un po' di più ed Hermione stava iniziando a capire che per Malfoy provava dei sentimenti ma dopo ciò che aveva detto non riusciva più a capire nulla, provava solo rabbia e delusione da parte sua. Nella stanza era sceso un silenzio imbarazzante, tutti che osservavano Draco che faceva l'indifferente mentre Hermione ribolliva di rabbia.
<<È questo quello che pensi?>> domandò freddamente Hermione e Draco inarcò il sopracciglio sorpreso dal tono di voce della Grifona <<S-sì>> rispose ed Hermione fece un sospiro cercando di mantenere la calma <<Si è fatto tardi, andiamo in Sala Comune>> si alzò, lanciò un'occhiataccia a Malfoy e andò via <<Ottimo lavoro Malfoy>> disse Ron alzandosi seguito dai suoi amici mentre le ragazze Serpeverde lo guardavano con occhi fulminanti <<Sei proprio un coglione>> disse amaramente Pansy uscendo dalla stanza sbattendo la porta <<Che cos'ho fatto?>> chiese Draco non capendo gli atteggiamenti di tutti quanti mentre Blaise e Theodore sbatterono la mano sulla fronte <<Che cos'hai fatto?- ripeté Daphne irritata- certo che sei coglione certe volte>> borbottò la bionda <<Perché?>> chiese e Daphne spalancò gli occhi <<Qua si mette male>> bisbigliò Nott all'orecchio di Blaise <<Perché! Perché! Cioè ti rendi conto che hai praticamente detto che la sua famiglia è rimasta all'età della pietra? Visto che...ti rinfresco la memoria caro mio, Hermione ha origine babbana...i suoi genitori sono babbani>> Draco sembrò risvegliarsi da uno stato di trans, sbiancando spalancò gli occhi <<Oh cazzo!>> disse alzandosi di colpo <<Dove vai?>> chiese Blaise <<A parlarle>> rispose Draco ma Blaise e Theodore lo bloccarono subito <<Lasciatemi>> disse cercando di liberarsi invano <<Meglio di no>> disse Daphne <<Come meglio di no, devo chiarire con lei non...non voglio che mi odi, ci stavamo riavvicinando adesso non voglio rovinare tutto>> disse con aria triste non cercando più di liberarsi <<Oh invece le hai rovinate amico>> affermò Nott che per risposta si beccò un ceffone sulla testa da Daphne e i tre che lo guardarono male <<Va bene sto zitto>> borbottò Nott mentre Daphne roteò gli occhi <<Sai certe volte prima di parlare dovresti azionare il cervello, biondino>> lo rimproverò Blaise mentre Draco sospirò amareggiato <<Adesso vai a dormire, Hermione è arrabbiata ed è meglio che la lasci stare, domani chiarirete>> gli propose Daphne <<Hai ragione, notte ragazzi>> e andò in camera sua mentre Daphne, Blaise e Theodore osservavano il punto in cui era uscito <<Sapete vero che non vi starà a sentire?>> domandò Nott e i due si scambiarono un'occhiata <<Già>>

Nel cuore della notte Hermione sentì qualcosa picchiettare sulla sua finestra, impaurita si alzò munendosi di bacchetta e si avvicinò alla finestra.
Era pronta a lanciare qualche schiantesimo quando la faccia di Malfoy fece capolinea davanti a lei facendola sobbalzare <<Malfoy porca puttana, mi hai fatto spaventare>> disse portandosi una mano all'altezza del cuore <<Granger e questo linguaggio?>> disse cercando si sdrammatizzare ma Hermione incrociò le braccia guardandolo storto <<Io dico ciò che mi pare Malfoy, che vuoi? Che ci fai qui?>> Draco senza rispondere alla domanda entrò nella stanza della ragazza mentre lei faceva marcia indietro per farlo passare <<Vai via>> gli disse mentre Draco ghignò <<Se non mi volevi non mi facevi entrare, Granger>> "touché" pensò Hermione che divenne un po' rossa <<Vieni con me>> disse Malfoy allungandole la mano mentre Hermione si irrigidì <<Io non ci salgo su quella cosa insieme a te>> disse riferendosi alla scopa e al suo odio per il volo <<Granger...fidati di me>> le disse dolcemente, Hermione anche se un po' titubante prese la mano di Malfoy sedendosi sulla scopa dietro di lui <<Tieniti forte>> le disse per poi sentirsi stringere <<Se provi ad uccidermi sappi che il mio fantasma farà la stessa cosa con te>> lo minacciò Hermione e Draco ghignò divertito <<Tranquilla nena, non permetterei mai che ti accada qualcosa. Anche perché ti devo vedere ancora con il vestito che ti ho regalato>> Hermione sentendo quell'affermazione divenne rossa e le venne da ridere.
Volarono fino ad arrivare al Lago Nero proprio dove avevano fatto la loro lotta di paintball.
Non appena arrivarono Draco posò la scopa al suolo e si sdraiò sull'erba <<Vieni>> la invitò facendole segno di sdraiarsi vicino a lei ma Hermione esitò <<Dai Granger non mangio>> Hermione roteò gli occhi e si sdraiò vicino a lui <<Le vedi quelle due stelle?>> disse mostrandole con un dito due stelle luminose vicine <<Quelle sono due stelle che compongono la testa della costellazione del dragone>> spiegò Draco mentre Hermione si voltò verso di lui <<Il resto della costellazione si snoda attorno al polo nord celeste, insinuandosi fra l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, circondando quest'ultima sui lati est, sud e ovest- il modo in cui Draco spiegava la costellazione la affascinò parecchio e Hermione si voltò verso il cielo seguendo ciò che le diceva il biondo- le stelle del Dragone al di fuori del quadrilatero della testa sono per lo più di terza e quarta magnitudine, organizzate in allieamenti>> Hermione guardò formando con lo sguardo la costellazione trovandola affascinante, d'altronde come il ragazzo che stava al suo fianco e che portava quel nome <<La mia famiglia ha sempre chiamato i propri eredi con nomi di costellazioni, Lucius costellazione della lucertola, Narcissa costellazione dei gemelli e poi io Draco costellazione del dragone>> continuò a spiegare <<Come vorresti chiamare tuo figlio?>> domandò Hermione affascinata dalla storia <<Se è maschio mi piacerebbe chiamarlo Scorpius come la costellazione dello scorpione, se è femmina Alya come la costellazione del serpente>> rispose il biondo voltandosi verso Hermione che nel mentre lo stava già fissando <<Perché mi hai portata qui?>> domandò dopo un momento di silenzio <<Perché di volevo far vedere questo bellissimo spettacolo stellare e ti volevo spiegare la storia della mia famiglia e del mio nome, nena-iniziò a dire il biondo- ma soprattutto perché volevo chiederti scusa. Molte volte parlo senza azionare il cervello e be molte volte faccio cazzate. Ascoltami nena, io non voglio che tu pensi che io critichi e giudichi i babbani e li definisco come esseri inferiori, io sto cercando di cambiare ed eliminare tutte quelle stronzate che mi sono state inculcate sin da piccolo. Io...non mi piace litigare con te e perciò volevo chiederti scusa>> rispose Draco sinceramente e Hermione capì che tutto quello che aveva detto Malfoy era verità, anche perché l'aveva capito dai suoi occhi che era davvero dispiaciuto <<Malfoy...va tutto bene, stai cercando di migliorare e io lo sto apprezzando parecchio. Stai riparando a ciò che ti era stato detto in passato e sono orgogliosa, questo miglioramento lo stai facendo come dire...a piccoli passi>> gli disse sorridendogli dolcemente <<A piccoli passi>> ripeté Malfoy continuandola a guardarla.

Nel mentre nella sala Comune di Serpeverde, più precisamente nel dormitorio maschile regnava il silenzio, tutti quanti erano immersi nel sonno più profondo.
Silenzio, pace, tranquillità fino a quando qualcosa esplose e in tutto il dormitorio maschile fu invaso da una puzza bestiale e i ragazzi iniziarono a cercare il motivo di quella puzza bestiale fino a quando Theodore non trovò una dungbomb e capì subito chi fossero i responsabili <<Grifondoro!>> esclamò Nott

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