49. Odi et amo

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Ciaoo, buona lettura!















«Ponta per andare a Las Vegas?»

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«Ponta per andare a Las Vegas?»

«Stai delirando.» Dico prendendolo in giro. Riceve una chiamata improvvisamente, e poi inizia a parlarmi dell'andare a Las Vegas.

«Perché mai vorresti andare a Las Vegas?» Chiedo mentre lui mi scruta con le fossette sulle guance.

«Beh per rivedere le mie amanti.» Alzo il sopracciglio, e sospiro infastidita.

«Gelosa?» Mi domanda trascinando le sue labbra morbide, lungo il lobo del mio orecchio, fino ad arrivare sulla mia mandibola che bacia dolcemente.

«Neanche un po' .» Lo sento sorridere, sapendo benissimo che ho appena detto una bugia. I nostri nasi si sfiorano, mentre ci guardiamo negli occhi. Scoppiamo a ridere come due bambini. Le pupille di Nathan prendono una luce diversa, sembrano più gioiosi.

Cambiamo posizione ed ora ho io la faccia sul suo petto, mentre lui mi accarezza i capelli. La testa diventa più leggera, e gli occhi si appesantiscono invitandomi a dormire.





Sbatto un paio di volte le ciglia, quando mi si aprono gli occhi. Un lamento frustrato mi lascia la gola, perché volevo continuare il mio bellissimo sogno. Continuo a rimanere aggrappata al petto muscoloso di Nathan, non volendo alzarmi. A dir il vero non potrei alzarmi neanche se lo volessi. Il braccio dove le vene risalgono in superficie, mi circonda la schiena con una presa possente. L'altro braccio invece è sul mio culo.

Penso che dopo tanto tempo, mi sono alzata finalmente tra le sue braccia. Nessun incubo, nessun attacco di panico e questo è grazie a lui. Nonostante i litigi saremo sempre Nathan e Rolux.

Ieri sono uscita con James, e abbiamo fatto il giro della città. Non ci siamo baciati neanche una volta, perché io quando capivo che avesse intenzione di baciarmi cercavo qualche scusa. Sono orribile, lo so. Non ci riuscivo però, e questo mi faceva capire di più la situazione in cui mi ritrovavo.

Poi siamo ritornati alla casa sul lago, per prendere le sue cose. Siamo andati due ore prima del volo in aeroporto, e mentre stavamo vagando per i negozi ho deciso di essere sincera con lui. Gli ho raccontato tutto quello che è successo tra me e Nathan, senza lasciare nessun dettaglio.

Gli ho pure detto che in questo momento mi sentivo molto confusa. Mi aspettavo una reazione negativa da parte sua, e sarebbe stata del tutto comprensibile. Ma lui mi aveva spiazzata incollando le sue labbra sulle mie. Mi aveva detto che è disposto ad aspettare. Vuole però una risposta tra quattro giorni. In quel momento non ebbi il coraggio di dirgli che il mio cuore aveva già scelto Nathan, da quando ho messo piede a Chicago.

James merita molto di meglio. Merita qualcuno che lo ami, come io amo Nathan.

Sento la presa sui miei fianchi aumentare, e subito dopo mi ritrovo sotto di lui. Cattura le mie labbra, reclamandole con possesso e desiderio. Come sempre ricambio le sue attenzioni, mordendogli il labbro inferiore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 02 ⏰

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