- "CHAPTER 33"

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Canzone consigliata: "Sex, money, feelings, die" by Lykke Li

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Canzone consigliata:
"Sex, money, feelings, die" by Lykke Li

Il buio oscurava le pareti, il soffitto e l'intera Parigi mentre Taehyung sedeva sul divano a guardare un film con quelle tre persone presenti accanto a lui da ore, che cercavano di lasciarlo il meno solo possibile e risollevargli il morale.
Ben presto però il film risultò noioso e Seokjin insultò Namjoon per averlo consigliato, affermando che sarebbe stato più coinvolgente un documentario sull'accoppiamento degli elefanti piuttosto che quella roba di scarsa qualità.
"Persino Yoongi risulterebbe più divertente di questa roba, e lui dorme tutto il giorno." continuò a dibattere con una risata in bocca il maggiore, masticando delle patatine alla cipolla e sdraiandosi letteralmente addosso al suo fidanzato.
"Carissimo, vorrei soltanto dirti che questo è il film che abbiamo visto al cinema durante il nostro primo appuntamento" professò Namjoon con uno sguardo indagatore nei confronti del suo compagno, che aveva ormai le gambe poggiate su di lui e i piedi sui braccioli del divano, più che comodo su quel ben di Dio.
"Tu ancora credi che durante il nostro primo appuntamento io abbia guardato 'sto film di merda? Amore, i miei occhi di certo non erano puntati sullo schermo ma su qualcos'altro" ribattè il corvino, palpando i muscoli ben evidenziati dalla t-shirt bianca del biondino accanto, che di certo era più appetitoso di qualsiasi pasto che avrebbe potuto assaggiare, e gli lasciò un lungo bacio a stampo su quelle sue labbra così risate e carnose.
"Mi fate schifo, ok?" Taehyung non potè non ridere quando d'improvviso la porta venne battuta ripetutamente e una frase costituita da un "Oh, ma anche i francesi hanno il campanello" venne udita dal corridoio dell'hotel.
E d'improvviso entrò dalla porta Jimin, avvolto da una pelliccia beige e il volto incorniciato dai suoi capelli biondi appena tinti, non stupendo tutti se non il povero Jihoon che stava per crollare dal sonno dato l'orologio che batteva le quattro del mattino. Con le braccia in aria e la sua solita frase, ovvero "Sono arrivato, puttane. Aprite lo champagne e beviamo fino a morire", l'entrata trionfale del biondo finì e il quadretto si trovò completo, se non per Yoongi che imprecava contro quelle valigie rosa pesantissime che l'altro aveva riempito di tutti gli outfit possibili per quel periodo di permanenza a Parigi, cercando di trainarle all'interno dell'appartamento.
Tutti risero di pieno gusto e Namjoon andò ad aiutare quella povera anima in pena di Yoongi, presentandosi con un sorriso che avrebbe fatto perdere la testa a qualsiasi persona, mostrando le sue fossette che sicuramente erano la cosa più dolce al mondo.
"Ma chi è questo manzo coreano? Complimenti a tua madre, devo dire che ha fatto bene a prenderlo quella sera." Jimin gli si parò davanti e gli pose un bacio sulla guancia, mentre Jin imprecava contro il suo amichetto con un: "E tua madre invece avrebbe dovuto ingoiarti proprio quella sera."
Taehyung si sentì felice e rincuorato di avere accanto tutte le persone a cui più teneva al mondo, quando poi improvvisamente una piccola palla di pelo gli si fiondò davanti e lui non potè non stringerla e riempirla di baci.
"L'unica cosa utile che hai fatto è stata quella di portare Tanie, per il resto puoi andare che hai già fatto abbastanza minchiate in trenta secondi di scena." Jin si avvicinò ai due appena entrati e abbracciò il suo Jimin, accompagnato da Yoongi che gli sorrise, felice anch'egli di rivederlo dopo tanto tempo.
E tutti si posero sul divano, mentre Yoongi sprofondò sulla poltrona, esausto, e Jimin subito colse l'occasione per gettarsi addosso al suo migliore amico, intanto che Yeontan correva verso Jihoon il quale era pronto per dargli qualcosa da mangiare e dell'acqua fresca da bere.
"Jimin-ssi, guarda che pesi" Taehyung pose il braccio intorno alla vita del suo migliore amico, che aveva mostrato ben presto il suo completo nero, composto da una camicia forse fin troppo sbottonata e dei pantaloni neri in pelle, i quali fasciavano le sue gambe come se gli fossero stati letteralmente cuciti indosso.
"Tesoro, guarda che pesa portare tutta la bellezza del mondo." Jimin sorrise e Yoongi non potè che portare gli occhi al cielo per la demenza dell'altro e gettarsi nel whiskey appena aperto.
"Yoon caro, cosa ne pensi del mio Joon?" il più grande di tutti pose le mani intorno al volto del biondino che sembrava letteralmente un dipinto, e Yoongi rispose con un: "Troppo normale per un demente come te."

Iniziarono così tutti a parlare fino al mattino, a ridere a crepapelle e a raccontare storie della loro adolescenza, mentre Yoongi e Namjoon conversavano pacificamente sulle loro occupazioni e passioni davanti a del caffè americano.
Ben presto divenne mattina e così balenò un'idea nella mente di Jimin, che sembrò aver fatto una scoperta la quale avrebbe salvato il mondo, quando invece professò soltanto un: "Stasera tutti a ballare dopo il lavoro, c'è un night club qui ovviamente pieno di manzi gay francesi che onestamente vorrei perlustrare."
Yoongi comprese che quello era il momento di mandare a dormire il suo fidanzato, e così lo prese per la vita dato che entrambi erano posti in piedi contro il bancone della cucina, e lo trascinò fino alla porta.
"Mi raccomando, vi aspetto alle undici fuori l'hotel!" queste furono le ultime parole di Jimin prima che la porta si chiudesse, intanto che i due salutavano tutti con la mano al vento.
"Allora, che ne pensi Tae?" Jin lo guardò con occhi speranzosi e allora l'altro rispose affermativamente, scatenando la gioia del maggiore, che corse ad abbracciarlo, gli lasciò un bacio sulla guancia e si precipitò anch'egli verso la porta, in ritardo per il lavoro e più che pronto per quella serata a ballare.
Taehyung sorrise, si diresse verso il bagno, pronto per prepararsi per quella giornata lavorativa, sussurrando un "Cosa potrebbe mai succedere di male in un night club?"

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