- "CHAPTER 7"

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I giorni passarono lentamente e Taehyung iniziò a sentire un vuoto allo stomaco quando, in attesa di un messaggio da quel che lui considerava un pervertito seriale, non arrivava, iniziando così a fargli credere di aver fatto qualcosa di sbagliato

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I giorni passarono lentamente e Taehyung iniziò a sentire un vuoto allo stomaco quando, in attesa di un messaggio da quel che lui considerava un pervertito seriale, non arrivava, iniziando così a fargli credere di aver fatto qualcosa di sbagliato.
Le sue dita sottili e lunghe, adornate da anelli in argento e lucido nero, scorrevano sul vetro liscio del cellulare e i capelli neri, un po' mossi a causa della doccia appena fatta, baciavano le sagome poco marcate del suo volto illuminato dal cellulare.
«Aish, credo di aver fatto una cazzata ma non so spiegarmelo. Mi sento in colpa e in diritto di scriverlo, visto che non si fa sentire da giorni e non credo che sia morto, ma poi penserebbe che ci tengo e si farebbe film mentali, credendo che io voglia lui e il suo pacchetto all inclusive.» Taehyung, spazientito a causa dei continui pensieri, lasciò il cellulare precipitare dalle sue dita e cadere di getto sulla sua coperta bianca in pile, pensando a qualche improbabile scusa da poter trovare per contattarlo e sapere sue notizie.

Osservando il giallo della Notte Stellata nella sua stanza e i suoi album di vari cantanti, fra cui vi erano vari biglietti di concerti dei suoi gruppi preferiti infilati con precisione, con la paura di rovinarli, notò delle polaroid in bianco e nero con il suo migliore amico e un colpo di fulmine lo riportò alla realtà.
«Ma esiste Jimin! Come ho fatto a dimenticarmi di lui?» Taehyung compose subito a memoria il numero del suo migliore amico alla tastiera e spostò un suo lungo orecchino a croce verso il basso, in modo da non strofinare troppo sullo schermo piatto durante la chiamata.

«Taehyungie?» la voce assonnata di Jimin, che probabilmente stava ancora dormendo sebbene fossero le diciassette, risuonò calma nel suo orecchio sinistro.
«Jiminie, amico mio carissimo, vecchio mio, dormiviTaehyung ridacchiò intanto che giocava con un filo scucito della sua coperta e aspettava un'improbabile risposta dal suo amico, accompagnata successivamente da una grossa sfuriata.
«Taehyungie, sono a casa di Yoongi e lo sai bene. Ho il culo che mi fa ancora male e ho sonno, visto che non dormo da ore. Inoltre non chiamarmi "vecchio mio" che abbiamo la fottutissima stessa età. Adesso cosa cazzo vuoipiccoli rumori infastiditi e movimenti di coperte vennero udite da Taehyung, il cui probabile artefice era proprio l'uomo appena nominato dal maggiore, Yoongi, il ragazzo del suo migliore amico da ben quattro anni.

"Lurida puttana, non farmi partecipe della tua vita sessuale e del tuo ano sfondato. Hai un buco che neanche un'autostrada, quindi stai zitto e fammi parlare" Taehyung rideva intanto che Jimin sbuffava alle sue parole e diceva a voce bassa al suo ragazzo di spostare le mani dal suo fianco nudo, che stava parlando e gli avrebbe riservato un dolce aiutino dopo.
"Stupido alieno, come osi insultare le mie doti da professionista, data la tua inesistente vita sessuale? Non hai mai visto un cazzo se non da quei squallidi video porno. Che poi parli proprio tu, il quale hai usato la foto del mio culo come immagine di quel sito per accalappiare uomini e sperare in una scopata." Jimin urlò al cellulare, abbastanza nervoso, per poi esser accompagnato da un verso stranito di Yoongi al suo fianco e da alcuni movimenti veloci del medesimo.

«Carissimo Taehyung, buonasera. Non so cosa ti passi per il cazzo, visto che il cervello non lo usi e i tuoi neuroni si sono suicidati per la loro inutile presenza, ma le tue bellissime seghe con sconosciuti puoi benissimo fartele senza l'utilizzo del mio ragazzo, grazie. Che il culo glielo guardo già io che valgo per milioni.» la voce roca di Yoongi risuonò al vivavoce messo e le risate di Jimin terminarono il tutto, intanto che si congratulava con il suo uomo per il discorso appena fatto, riempiendolo di baci che purtroppo vennero uditi dall'unico povero single del gruppo.
«Sì, comunque, oltre al fatto che avete una bellissima relazione e tutto, ho bisogno di un consiglio spassionato da te, Jiminiela voce di Taehyung diventò di nuovo seria e i ricordi di quella chat con Jeongguk gli ritornarono alla mente, provocandogli brividi sulla pelle scoperta dall'accappatoio.
«Taehyung, non sei mai stato serio in tutti questi anni che ti conosco. Cosa sta succedendo, TaeTae? L'amore? Stai crescendo? C'é qualcosa di grave che hai fatto? Guarda che sei hai perso la verginità con qualcuno e adesso te ne penti e stai morendo per qualche malattia infettiva, io sono il tuo hyung e ti amo tantole veloci parole di Jimin vennero improvvisamente fermata da un "no" secco del suo migliore amico e da un cuscino in faccia diretto dal suo fidanzato, il quale gli chiedeva di respirare e di terminare velocemente il discorso, in modo da poter ritornare al loro temporaneo riposo.

«Jimin, calmati la bocca che capisco che hai appena scopato e sei emotivo. Allora, c'é un ragazzo che ho "conosciuto". Ha detto espressamente che vuole scoparmi, ma mi sembra diverso dagli altri, sebbene i suoi scoperti fini.
Mi accetta anche per il mio carattere, hyung, e non soltanto perché faccio il modello e lavoro in un'azienda internazionale.» le guance del minore si colorarono di un tenue porpora e il vuoto allo stomaco ritornò, che era così strano e lui non sapeva fermarlo, neanche con tre confezioni di ramen istantaneo e del kimchi portato gentilmente da sua madre in una delle sue tante visite.

«Credo di essermi emozionato per quello "hyung" uscito dalle tue labbra e il mio cervello si é fermato. Comunque, cos'é successo? Come si chiama questo quì?» la voce di Jimin sembrava calma ed interessata, cosa che portò spiacevolmente Taehyung a continuare il suo discorso.
«Si chiama Jeon Jeongguk, é un modello, ma anche un tatuatore, ed é stranamente simpatico, sebbene il suo tasso d'ironia faccia pena. É più piccolo di noi, nonostante io non capisca come faccia ad essere così tenero ma scopabile con quella faccia da coniglietto dolce che si ritrova.» la mente di Taehyung rielaborava ogni foto a lui mandata e sentiva il cuore strano, cosa che associava a un probabile rimorso per averlo dispiaciuto a causa di qualche sua parola.
«Fatto sta che credo di averlo ferito e non so cosa fare, quindi mi sento terribilmente in colpa e vorrei chiedergli scusaun lieve broncio si formò sulle sue labbra intanto che sentiva sospiri dall'altra parte del cellulare, sia da parte di Yoongi, il quale stava ancora ascoltando la conversazione, che di Jimin, il suo consultatore da anni.

«Credo tu sia cotto di lui, Taehyungie, ma visto che, da come hai detto, non vi conoscete tantissimo, ti dico di non andare troppo velocemente. Segui l'istinto, TaeTae, e mandagli un messaggio per scusarti e magari capire cosa c'é che non va, ma con calma. Mi raccomando, fammi sapere, ma non nella fascia oraria in cui sono con il mio uomo, graziesenza ottenere risposta, Jimin attaccò la chiamata e Taehyung si ritrovò con un'enorme confusione in testa.
Le dita scorsero sulla sua chat e tutto sembrò fermarsi in un istante quando il minore gli rispose in pochi secondi, quasi come se lo stesse aspettando.

*

Taedaddy:
Jeonggukie?

Kookie~:
Hyung?

❛TALKING BODY❜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora