- CHAPTER 34 (pt.2)

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Canzone consigliata:
"Cry baby" by The Neighbourhood

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Faretti illuminavano l'intera insegna del night club scelto da Jimin, e tutti arrivarono in quel luogo ben ghindati per passare una serata diversa dal solito

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Faretti illuminavano l'intera insegna del night club scelto da Jimin, e tutti arrivarono in quel luogo ben ghindati per passare una serata diversa dal solito.
"Ma siete una favola!" urlacchiò Jimin nel vedere tutti i suoi amici pronti per ballare, stringendo le mani intorno alle spalle del suo migliore amico il quale era appena arrivato, il petto fasciato da una camicia nera brillantinata completamente trasparente che dava agli occhi una visione sublime, per poi cadere sulle sue gambe lunghe, avvolte da dei pantaloni neri classici e ai piedi dei mocassini neri della loro stessa azienda.
Sulle spalle, una giacca nera che adornava un singolo braccio, mentre dei lacci stringevano il busto sottile del giovane.
"Hai intenzione di fare sesso stasera? Io una botta te la darei più che volentieri" professò Jimin, anch'egli più che sensuale mentre portava con eleganza dei pantaloni neri in pelle e una camicia anch'essa brillantinata, con tonalità del lilla e del rosa, ovviamente sbottonata fin quasi all'ombelico, mentre una pelliccia bianca era posta a coprirlo dal freddo di quella bellissima città notturna.
"Park Jimin, te la darei io una botta, ma in testa. I tuoi neuroni sono ancora fermi a quando eri alla fase dell'allattamento." Yoongi cinse con un braccio la vita del suo ragazzo, osservandolo con uno sguardo ovviamente più che divertito nello stuzzicare quel biondino che gli faceva perdere la testa.
"Ecco perchè succhio così bene il tuo-" nel ribattere, Jin diede una spallata alla coppia e alzò le braccia per farsi notare nella sua maestosità in un completo ovviamente rosa, al di sotto del quale portava una camicia bianca in seta che il caro Namjoon gli aveva costretto ad indossare, dato che voleva uscire senza e a lui non sembrava proprio il caso.
"Lo so che sono divino, non fissatemi così. Entriamo e facciamo baldoria che sti due qui già mi hanno rotto in meno di un giorno." continuò il maggiore e portò tutti all'interno del locale dove avevano prenotato un tavolo in disparte, così che avrebbero potuto tener ben d'occhio la situazione circostante.
Iniziarono ben presto a ballare tutti, ognuno con il rispettivo partner mentre Taehyung venne buttato proprio al centro, avvolto dai suoi amici che ridevano per le facce assurde che faceva.
"Hey, bellezza. Mi stai facendo impazzire con quel fondoschiena che ti ritrovi. Andiamo da un'altra parte io e te?" pronunciò un biondino francese ad un certo punto verso Jimin, allungando una mano verso l'altro che stava tranquillamente bevendo il suo drink alcolico, quando poi arrivò Yoongi e gli poggiò una mano su una spalla, stringendo la presa molto vicino al suo collo e rispose con un: "Tesoro, questo bel panorama che ti sta facendo alzare il cazzo è di mia proprietà. Se vuoi scopare fallo con me, così la smetti di fare l'arrapato e inizi a guardarti un po' i piedi per quanto ti farà male il culo successivamente." E fu così che quel giovane, non capendo una mezza parola di quello che avesse detto l'altro ma che di certo non sembrava serenissimo, decise di cambiare strada e di ritornare a ballare da un'altra parte.
"Devo dirle che è molto affascinante quando è geloso, signor Min" il biondino portò le braccia intorno al collo del suo compagno e le loro labbra si unirono con fervore, intanto che le mani del maggiore scendevano lungo la sua vita e il minore affondava le dita nei suoi capelli neri.
"Non potrei mai permettere a qualcuno di rubare il mio quasi marito" ridacchiò Yoongi sulle sue labbra mentre pronunciava queste parole e Jimin continuò con un: "A prescindere da tutto, sarei sempre rimasto tuo, tesoro."

E così, come una folata di vento, i due scomparvero dal locale, probabilmente diretti in qualche camera dove poter consumare la notte insieme.
Jin e Namjoon presero dopo poco ad accomodarsi sui divanetti, a causa dei tacchetti indossati dal maggiore che gli dolevano tremendamente e che non avrebbe di certo potuto far gonfiare le sue caviglie a causa di un misero tacco.
E fu così che Taehyung si avvicinò ad un bancone, un po' annoiato ma comunque contento della serata, pronto per prendere dei drink ai suoi amici che nel frattempo avevano approfittato della situazione per avvinghiarsi l'uno all'altro.
D'improvviso, però, un ragazzo dai capelli neri alzò il volto dal bancone e si girò verso di lui con quella voce così familiare che pronunciava il suo nome, sussurrando un: "Cosa ci fai qui?"


Preparatevi al prossimo capitolo che sarà smut.
- Serena

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 10, 2022 ⏰

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