Dopo circa venti minuti di macchina, Taehyung arrivò in perfetto orario alla struttura nella quale sarebbe stato per tutta la mattinata, con l'ansia a mille e piccoli tremori lungo la schiena per l'attesa.
«Dai, Kim Taehyung, puoi farcela. Cosa sarà mai sfilare in intimo o in pigiama con il tuo boss e una compagnia intera che ti osserva fino all'ultimo centimetro di coscia scoperta, facendoti rizzare il cazzo per la paura?»
il ragazzo dai capelli nero pece si domandò in modo ironico, intanto che parcheggiava l'auto nell'immenso parcheggio della sua azienda e osservava già il cremisi e l'oro, associato a del nero onnipresente su ogni parete, esser messo in evidenza dai raggi di un sole quasi inesistente che albergava di tanto in tanto a Seoul.
«Dio, sappi che io non ho fatto nulla di male nella mia vita. Giusto per fartelo sapere, eh. Una gioia ogni tanto vorrei averla.» Taehyung alzò gli occhi al cielo e continuò a camminare nel suo smoking grigio perla, aggiustando la cravatta floreale all'interno della giacca con il fermacravatta e con le dita i suoi capelli, posti in precedenza in modo impeccabile sulla fronte dall'amico.«Lei é il signor Kim Taehyung? I suoi colleghi l'aspettano per la riunione.» il portiere all'entrata chiese i dovuti documenti al ragazzo, essendo comunque una struttura privata, facendolo poi passare e accomodare nell'immensa hall dove vi erano già alcuni suoi colleghi che però non aveva mai visto in vita sua, se non di sfuggita nei camerini.
«Devo dire che il tempo passerà molto in fretta.» Taehyung si sedette su di una poltroncina nera in pelle ed iniziò ad osservare la zona sulla quale non si era mai fin troppo soffermato, mentre sorseggiava dell'acqua appena offritagli, dato che aspettava da più di dieci minuti.
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𝙼𝚎𝚜𝚜𝚊𝚐𝚐𝚒𝚘 𝚍𝚊 "𝙹𝚎𝚘𝚗𝚐𝚐𝚞𝚔𝚒𝚎~"Buongiorno tesoro, io sto andando a lavoro adesso. Mio padre mi ha richiamato per l'ennesima volta al cellulare per essere sicuro che io vada ad una sua riunione, in modo sostituirlo.
Mi manchi :'(
Buona fortuna per il colloquio, andrà sicuramente bene, sia per la tua personalità, sia per il fatto che sarai di certo uno schianto d'uomo.P.S. Vorrei schiantarmi io contro il tuo culo, ma dovrò accontentarmi in questa dura attesa.
+ manda una foto quando finisci oppure ti sotterro vivo.•
Taehyung lesse il messaggio e improvvisamente tutta l'ansia che lo aveva attanagliato, sparì, lasciandogli soltanto un grosso sorriso rettangolare in volto, che però venne ben presto spezzato dalla chiamata di un segretario con tutti i membri alla riunione.
«Jesus, ti prego, se va bene ti prometto che chiederò a Jeonggukie di uscire una volta, ma ti prego, mandami una grazia oggi che altrimenti mi devo soltanto rinchiudere e dire addio alla carriera.» Taehyung sperò che tutto andasse bene mentre si apprestava ad entrare nella sala delle riunioni, creata in prossimità di qualche nuovo rilascio della linea, in modo da poterne spiegare i contenuti.
Una volta seduto, mentre sorseggiava del tè caldo e osservava i vari completi nuovi posti su di un catalogo, la porta si aprì, lasciando così entrare i vari assistenti più importanti e fidati del capo.
«Buongiorno a tutti. Come voi ben sapete, la linea verrà rilasciata mese prossimo e voi siete quì per esser scelti in quanto modelli. É una linea importante, forse più delle altre, e la nostra azienda deve far sì che i modelli arrivino, insieme alle vostre foto, nei vari negozi quì in Corea, e non solo.
Il presidente mancherà all'incontro, in quanto egli é fuori in America per alcune trattative, quindi ha incaricato il figlio quì oggi per assistere alla riunione.
Raccomando la massima discrezione e la più pura riverenza nei confronti del signorino, altrimenti verrete licenziati seduta stante.» Un assistente vestito con un completo interamente nero, firmato ovviamente con il marchio della casa di moda, iniziò a parlare, quando poi dalla porta sbucò una persona che Taehyung non avrebbe mai osato immaginare in ventitré anni di noiosa vita.«Buongiorno a tutti, io sono Jeon Jeongguk, é un piacere fare la vostra più cara conoscenza.» il giovane entrò e proferì queste parole con un tono basso e un po' scocciato, senza prestare attenzione ai ragazzi lì presenti per la linea maschile, osservando i fogli dati non appena arrivato. Gli occhi di Taehyung si spalancarono alla visione di quel ragazzo con il quale aveva tanto parlato (e non solo), vestito in un completo beige appena messo, con camicia nera e degli occhiali da vista dalla montatura dorata, i quali portavano dei pendenti ai lati, anch'essi in oro, e una collana di gemme rosse intorno al collo.
«Allora, spero siate tutti presenti perché la riunione inizia adesso, e durerà precisamente un'ora.» Jeongguk iniziò a sfogliare i fogli con i nomi dei candidati, chiamandoli uno ad uno, quando poi apparse la cartella di Taehyung, e al suo cuore prese un colpo.
«...Kim Taehyung?» il castano alzò lo sguardo per la prima volta dai fogli e vide il giovane richiamato lì dinanzi, seduto su di una sedia in pelle, mentre lo osservava stupito e con la bocca schiusa.«Dio Santissimo Benedetto.»
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❛TALKING BODY❜
Fanfiction[𝙠𝙤𝙤𝙠𝙫] ❝Il tuo corpo mi parla, Taehyung.❞ ❝E il tuo cazzo mi sta rispondendo, Jeongguk.❞