Una volta entrato nell'auto ben riscaldata e preso quel mazzo di rose rosse, palesemente del suo colore preferito, Taehyung sentì le farfalle nello stomaco come la prima volta che aveva intravisto quello stesso ragazzo in agenzia, seduto su quella sedia, oppure quando gli aveva fatto capire che ci sarebbe stato, che l'avrebbe amato, così come aveva fatto durante la loro prima notte insieme.
"Tutto bene, fiorellino?" Jeongguk pronunciò, avvicinando il busto più in avanti nell'atto di tentare di decifrare l'altro, che in realtà aveva le guance in fiamme e non voleva farsi vedere, intanto che giocherellava con gli steli delle rose appena dategli.
"Guarda che sei ancor di più uno schianto stasera. Davvero io non capisco la tua bellezza fino a dove possa arrivare. Mi fai illuminare gli occhi ogni volta." Jeongguk ridacchiò e così anche Taehyung, che lo guardò un po' intimidito, a causa dell'imbarazzo che all'improvviso sovrastava la sua sicurezza.
Perché appunto Taehyung era sempre stato la persona più sicura del mondo prima di conoscere l'altro, prima di stare realmente con lui, e adesso che lo vedeva in quell'auto, così bello, che sembrava quasi splendere come il Sole in quel suo completo, con i capelli lunghi mossi ma ben ordinati, tutta quella sua sicurezza era sparita, lasciando spazio all'emozione.
E le mani di Jeongguk poste a stringere il volante che Taehyung prese a fissare, gli portarono alla mente come lo avevano stretto la loro prima notte insieme, che sembravano possenti ma che lo avevano sfiorato con delicatezza, per sentire ogni lembo di pelle rilassarsi al suo tocco, che lo rendeva unico e unico soltanto per lui.
E la mano di Jeongguk afferrò la sua e la prese, passando subito dopo alla guida senza far rispondere l'altro, fin quando poi non arrivarono in una zona della città che Taehyung stesso aveva visitato ben poco, dato che era solito passare le sue giornate in casa o da Jimin."Siamo arrivati." Jeongguk pronunciò con un sorriso in volto e Taehyung capiva ancora ben poco di tutta quella situazione, sapendo soltanto di essere in un quartiere molto popolato di Seoul che aveva attraversato giusto qualche volta con l'auto per arrivare nell'altra sede dell'agenzia.
"Non dovevamo andare da te?" continuò il corvino mentre scendeva dall'auto, e allora Jeongguk lanciò le chiavi ad uno dei tanti della pattuglia di guardie del corpo che li stavano seguendo ed entrò in un modesto negozietto rigettato lì per strada.
Come Taehyung alzò il capo per leggere la scritta del negozio, Jeongguk proncinciò un: "Questa è la mia seconda casa e seconda vita, e dato che adesso ci sei entrato tu nella mia prima vita, è giusto che tu conosca la seconda." Il sorriso di Jeongguk in quel momento gli sembrò il più dolce che qualcuno gli avesse mai riservato mentre accendeva le luci, mostrando lo studio di tatuaggi dove lui era solito passare gran parte del suo tempo.
E Taehyung sorrise, gli diede un grandissimo bacio, ovviamente ricambiato, facendo cadere al pavimento il suo cappotto bianco.
Era emozionato, non avrebbe mai immaginato tutto questo, dato che Jeongguk era più che riservato su alcuni punti della sua adolescenza e Taehyung, che aveva compreso la possibilità di qualche problema durante il percorso di questa, non aveva più posto domande.
E Jeongguk sorrise in uno dei loro tanti baci, in una delle loro più belle strette, intanto che sentivano il petto dell'altro scuotere all'unisono per la gioia, e proprio così le loro lingue iniziarono ad appartenersi, s'incatenarono con quel desiderio che potevano avere soltanto in presenza dell'altro.
Le mani di Taehyung afferrarono con dolcezza i capelli del più giovane, muovendo le dita di tanto in tanto sulla parte finale del collo di Jeongguk mentre le mani di Jeongguk stesso stringevano quel tessuto sottile del completo del corvino.
E seppure il loro era stato quasi un colpo di fulmine in cui entrambi non avevano mai creduto in tutta la loro vita, sapevano bene che il loro sarebbe stato per tutta la sperata durata di essa, perché Taehyung adorava la presenza dell'altro in ogni minima azione, durante ogni loro momento insieme, come quando Jeongguk prese a baciargli i piedi posti sulle sue gambe al di sopra della coperta mentre riposavano sul divano dell'appartamento di Taehyung, a guardare uno dei loro film serali ormai quasi quotidiani, e Jeongguk aveva trovato la sua vera casa con Taehyung, e ormai non poteva più continuare senza.
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❛TALKING BODY❜
Fanfic[𝙠𝙤𝙤𝙠𝙫] ❝Il tuo corpo mi parla, Taehyung.❞ ❝E il tuo cazzo mi sta rispondendo, Jeongguk.❞