"Hope? Terra chiama Hope""
La voce di Sharon mi fece sobbalzare, ero fatalmente immersa nei miei pensieri che non mi ero nemmeno accorta che mi stesse parlando.
Ormai il mio turno era quasi finito, avevo avuto il turno di mattina e non ero potuta andare ad allenarmi così sarei andata in palestra nel pomeriggio.
Due sere fa avevo dormito con Davon e da quel giorno non lo avevo più visto, la mattina quando avevo aperto gli occhi lui si era gia uscito di casa e nemmeno nei giorni successivi lo avevo incrociato, ne a casa me in palestra.
L'unica certezza che avevo sul fatto che passava la notte a casa erano stati i rumori provenienti dalla sua camera sta notte.Non mi aspettavo nulla sia chiaro ma sembrava mi stesse evitando totalmente a caso.
Maschi, poi dicono che noi femmine siamo complicate."Hope!"
"Si scusami Sharon ero persa nei miei pensieri" dissi mortificata.
"Sabato sera vieni con noi a ballare? So che te lo chiederà anche Travis ma ti volevo avvisare" disse in modo da non farsi se tire da lui che lavorava alcuni metri più in là.
"Si più che volentieri"
"Non vedo l'ora, ci divertiremo da impazzire."
E tutta sorridente se ne andò a servire dei clienti.
Giuro quella ragazza era un uragano di felicità e ottimismo, la invidiavo.Poco dopo anche Travis mi invitò ad uscire sabato sera. Era visibilmente in imbarazzo e questa cosa mi fece molto piacere, in questi giorni ci eravamo sempre sentiti, era davvero molto dolce e simpatico e mi piaceva tantissimo parlare con lui, così quando mi propose di uscire a mangiare qualcosa prima di andare a ballare sabato sera non mi sembrò per nulla una brutta idea, così raccontai tutto a Sharon, visto che mi ero sentita molto anche con lei.
"Hai un appuntamento con Travis non posso crederci" squittì
"Parla piano che ti sente, no non è un appuntamento è una cena tra amici."
"Sì certo, amici. Travis non mi ha mai invitato in due anni che lo conosco a cena fuori. Questo è un appuntamento ragazza!!! Sono felicissima per te"
"Ma no che dici! Siamo solo amici Sharon davvero "
"Hope no, fidati lo conosco, ci sta palesemente provando con te, secondo me gli piaci"
" Ma no ti sbagli"
"Sì certo, immagino che ti farebbe schifo un appuntamento con il magnifico Travis Cooper"
No, non mi avrebbe fatto schifo, anzi ci sarei uscita molto volentieri ma forse non ero pronta. Ero single solo da poche settimane, avevo solo voglia di divertirmi e non pensare a nulla, e poi era una cena innocente tra amici, non ci sarebbe stato nulla di male.
Finì il mio turno e presi il borsone da palestra che avevo lasciato in spogliatoio a lavoro.
Mi aspettava una bella camminata di una ventina di minuti e poi prima dell allenamento di pole dance avrei fatto un po' di sala pesi.
Ormai l'estate era finita e le giornate iniziavano ad accorciarsi e nonostante fossero le cinque del pomeriggio dovetti indossare un giacchino di jeans per ripararmi dall'aria.La palestra era poco affollata e dopo mezz'ora di corsa decidi di fare un po' di squat, per iniziare a rassodare un pochino i glutei.
Mi sentivo osservata, e non appena mi girai i miei dubbi si concretizzarono, due occhi verdi mi scrutavano da qualche metro di distanza.
Davon, che ovviamente stava aiutando una ragazza a fare i pesi. Ieri l'avevo vista fare lo esercizio mentre Davon non c'era e mi era sembrata più che capace di farlo benissimo da sola.Ma che cazzo aveva da guardare, mi evitava e adesso mi fissava pure?
Se voleva un pugno in faccia era sulla strada giusta."Tieni il sedere più indietro!" Mi urlò Davon facendomi vedere la posizione corretta.
Era sparito e mi rivolgeva la parola solo per dirmi cosa fare?Ok che ra il suo lavoro ma almeno poteva salutare, per educazione.
Se solo avessi avuto abbastanza forza da tirargli dietro 100kg lo avrei fatto.
Finito l'esercizio feci per dirigermi verso la sala di pole dance, quando le mie orecchie assistettero ad uno spettacolo disgustoso."Davon ieri sera è stato bellissimo, ti va se ci rivediamo?"
Ah ecco cos'erano quei tonfi ieri sera, svelato il mistero.
Li guardai quasi infastidita, non perché avevano fatto sesso, ma perché come lo avevo sentito io lo avranno sentito sicuramente anche altre persone e dato che era il suo luogo di lavoro non mi sembrava particolarmente opportuno.
Mentre lo guardavo mi accorsi di una cosa, aveva uno zigomo gonfio e tutte le nocche di una mano con tagli profondi.
Nascose subito la mano appena si accorse che lo stavo fissando, avrei voluto dirgli qualcosa ma non sapevo cosa. Così semplicemente prosegui con il mio allenamento di pole dance.E sulle note di powerful conclusi la mia coreografia con un fantastico iron x dall'alto.
Era una figura che facevo da anni, ma non ero mai riuscita a combinarla così bene dentro una coreografia.
Dopo un totale di due ore e mezza di allenamento ero stremata e mi veniva da piangere all'idea di dover fare la rampa di scale che separava la zona degli allenamenti con l'ingresso dell'edificio.
Arrivai con estrema difficoltà al piano inferiore e mi trovai davanti Davon mentre parlava con le ragazze alla reception, mi dispiaceva si fosse fatto male ma non erano affari miei e inoltre non avrei fatto certamente io la prima mossa.
Feci per uscire quando la sua voce mi fermò."Ti accompagno"
"Non serve grazie"
"Non ti ho fatto una domanda, ti ho detto che ti porto io a casa, è tardi , meglio che non giri a queste ore da sola" disse scocciato.
Il telefono segnava le 9 di sera, effettivamente non era prestissimo, quindi accettai il suo passaggio, anche perché ero veramente esausta e non so se sarei riuscita ad arrivare a casa a piedi senza stramazzare al suolo dolorante.
Girammo l'angolo e arrivammo ad un parcheggio."No scordatelo, vado a piedi io non salgo su questo affare mortale" urlai mentre mi porgeva il casco di una moto
"Non iniziare, sono stanco, per favore sali"
"Ma ho paura"
"Spiegami, sei scappata a 17 anni da una specie di casa famiglia, fumi, hai più tatuaggi che anni e non sei mai salita su una moto?"
"No, mai. Mi fa paura.Il mio ex ne aveva una e non ci sono mai salita."
Mi sorpresi, era la prima volta che chiamavo Jason il mio ex ad alta voce, ma stranamente dirlo mi rese felice, come essermi tolta un peso.
Sentivo che non faceva più parte della mia vita."Ti fidi di me?" Chiese con voce dannatamente bassa e sexy.
"Come scusa?"
"Ti fidi di me"
"Non sono Rose e non siamo sul Titanic e tu non sei jack"
"Ti piacerebbe " disse fingendosi sofisticato.
Scoppiammo a ridere. Erano anni che aspettavo qualcuno che mi dicesse quella frase per potergli rispondere così.
"Per favore Hope sali, non costringermi a trascinare la moto fino a casa" mi chiede esasperato. Mi stava fissando, i suoi occhi verdi erano dentro i miei e una scossa percorse il mio corpo, non so perché la sua vicinanza mi faceva questo effetto.
"Ok va bene, ma promettimi che andrai piano"
"Non farei mai nulla per farti spaventare" disse con voce calma.
E così indossai il casco, non appena mise in moto presi paura e strinsi le mani intorno alla sua vita, ammetto avevo provato a non tenermi a lui ma avevo troppa paura e lui doveva essere e accorto perché prese il mio braccio e lo strinse ancora più a lui, e così ci avviammo per buie le strade di Toronto.
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Honey
Romance🔞🌶Linguaggio volgare, scene forti e contenuti espliciti. Non adatto ad un pubblico sensibile 🔞🌶 "Cazzo Hope ma puoi essere così ingenua?! Questa è la vita vera, non esiste il principe azzurro, non esiste nessun vissero felici e contenti. Cresci...