Davon pov"Si sei un coglione" disse Matt mentre contava i soldi che ci aveva portato il ragazzo che avevo pestato recentemente.
Aveva ragione, ero un coglione, anzi, una testa di cazzo. Non gli avevo chiesto a cosa si stesse riferendo ma lo intuivo, si trattava di Hope.
Non so per quale motivo erano diventati così amici e lui che è un buono per eccellenza l'aveva presa sotto la sua ala protettiva.
Sapevo che lei non gli aveva raccontato nulla dell'altra sera da me in studio, lo avevo fatto io, e da lì era partita una paternale infinita.
" Amico io ci provo a capirti, davvero, ma non ci riesco. Mi hai fatto due coglioni grossi così dicendomi che siete solo amici, e poi, alla prima occasione finite a letto insieme, di nuovo" continuò il discorso, lui era così fottutamente sincero che, molte, ma molte volte ti veniva da prenderlo a sprangate in bocca, ma non potevi farlo per tutta quella sue genuinità, fortunatamente il carcere non lo aveva cambiato."Non devi preoccuparti, come ti ho detto siamo amici, punto." Cercai di ribadire.
Non so perché per lui fosse così difficile capirlo.
Eravamo trombamici forse, non lo non mi interessava, stavo bene.
Per la prima volta dopo anni stavo bene e questo mi bastava."Non c'è niente di male se ti piace"
Alzai gli occhi al cielo esasperato, parlare con lui era l'equivalente di spremere succo di limone da un sasso. Impossibile.
"Matt, connetti I due neuroni rimasti, io e Hope siamo amici, usciamo e parliamo tanto, passiamo tempo insieme da amici, è successo che abbiamo trombato, ovvio, succederà ancora? Non lo so e non mi importa. Sto bene, sono sereno e felice, penso solo a divertirmi e a godermi la vita come ho sempre fatto." Forse adesso ero stato chiaro."Ok e dimmi, se la vostra amicizia si trasformasse in altro, sarebbe davvero così male?" Certo che quando di impuntava era testardo.
"Allora" dissi alzandomi per prendere due birre. "Sai quale è una cosa che accomuna me e Hope? Che non vogliamo una relazione, insomma, sai bene lei cosa ha passato, è comprensibile, in più si è appena lasciata con il tuo adorato fratellino, lei ha bisogno di assaporare la libertà, godersi la vita, fare esperienze, e abbiamo ribadito che siamo solo amici, ieri sera ne abbiamo parlato, abbiamo capito che c'è attrazione fisica, se succede che finiamo a letto insieme amen, ma appunto ne abbiamo parlato perché siamo entrambi d'accordo nel non rovinare la nostra amicizia."
Buttai la testa indietro sulla sedia, era vero, avevamo parlato e per qualche ragione strana quel discorso mi aveva dato fastidio, ma era il minimo dopo aver scopato nel mio studio. Ma era l'unica cosa da fare per non rovinare la nostra amicizia."Si narra che l'usignolo amasse la rosa da abbracciarla così tanto che le spine gli trafissero il cuore"
"Si bene, si da il caso che non siamo né un uccello ne un fiore. Io e Hope siamo amici."
"Hope Hope Hope, Ecco cosa sento. Ti ho chiesto se per te sarebbe una disgrazia se ci fosse altro" iniziò Matt a controbattere mentre nascondeva con cura i soldi e aggiornava il quaderno contabile.
Per me si sarebbe stata una disgrazia. Credevo nell'amore, in generale, lo avevo provato sulla mia pelle, lo avevo vissuto al massimo. Poi però, come un magnifico fuoco che scalda nel buio della notte, mi ero bruciato, tanto. Lezione imparata. Non serviva scottarmi una seconda volta per sapere che il fuoco fa male.
"E se arrivasse un invasione aliena? Matt, tranquillo, non succederà nulla. Siamo solo amici.""Ok ok, allora sentì, ho un lavoretto per te.
Questo weekend hai il concerto, un ragazzo non ci ha riportato ancora i sei mila che ci doveva. Gli do fino al lunedì , sennò puoi pensarci tu? Ti tieni mille."Soldi facili. Un paio di pugni e avrei incassato mille dollari, un ottimo affare.
"Si, mandami tutto quello che devo sapere" dissi alzandomi e andando verso la porta, era già abbastanza tardi e se anche oggi fossi arrivato tardi alle prove Ilan sicuramente mi avrebbe impalato vivo.
Salii in macchina e mi diressi nel mio studio, dove pochi giorni fa avevo scopato sua sorella, bene, perfetto.
Eravamo amici, niente di più, poi appunto ero il migliore amico di Ilan, insomma mi avevo aiutato quando ero nella merda, non so se prenderebbe tanto bene che alla prima occasione mi sono infilato nelle mutande di sua sorella più piccola.
Certo lo ammetto, ogni tanto qualche occhiata strana mi era arrivata, anche Ilan mi aveva chiesto se si era perso qualcosa tra me e sua sorella vedendoci scherzare, ma lei era stata più svelta di me ed aveva detto che dato che convivevamo sotto lo stesso tetto sarebbe stato meglio andare d'accordo e sembrava averci creduto, anche perché se così non fosse non avrei tutti i denti probabilmente, come biasimarlo.
Guardavo le mie mani mentre erano poggiare sul volante, cazzo, pensavo.
Erano piene di cicatrici ed escoriazioni, anche Hope se ne era accorta e aveva fatto qualche domanda ma le avevo risposto che me le ero fatte sul sacco da boxe, ma non sembrava convinta, forse iniziava a sospettare qualcosa, ma non sapeva nulla.
Se avesse saputo la verità, quello che soprattuto io le nascondevo, diciamo che non l'avrebbe presa bene dopo quello che aveva passato.Ecco, questo era uno dei milioni di motivi per il quale non volevo una relazione con lei.
Per lei.
Lei era una ragazza pura. Con un bel carattere cazzuto, che se gli chiedevi un dito lei ti dava tutto il braccio.
Era di un cuore puro come pochi, nonostante l'inferno che avesse passato nella sua vita, tra la morte dei genitori e quel pezzo di merda del suo ex che tuttora rimpiango di non aver ammazzato, nei suoi occhi c'era sempre una scintilla di vita.
Nulla le poteva togliere il sorriso.
Aveva avuto non solo la forza di rialzarsi, ma di correre verso la luce, verso la vita.
Io invece ero le tenebre, almeno per lei.
Si meritava la felicità più di ogni potrà cosa, mentre io, beh se un giorno la polizia fosse entrata in casa con un mandato di arresto nei miei confronti non mi sarei sorpreso troppo. Minacciavo e picchiavo persone e commettevo atti illegali ecco cos'ero.E visto che ignorarci non aveva funzionato, almeno potevo limitare i danni tenendola a distanza di sicurezza.
Io ero felice così, senza vincoli, come lei, ne avevamo parlato, volevo essere sicuro che a lei stesse bene, non volevo illudere nessuno.
D'insolito me ne fregavo con le altre, ma lei era una mia amica, potevamo darci piacere a vicenda e uscire tranquillamente a bere una birra come se nulla fosse in compagnia di amici ridendo e scherzando.
Nemmeno Nate sembrava aver capito il nostro rapporto. Anche per lui tra noi due c'era qualcosa di più di una semplice amicizia ed era impossibile toglierli quel tarlo che avevano nel cervello, ma avevamo parlato io e Hope.
Gli avevo detto che io non cercavo una relazione, che volevo divertirmi, e che onestamente mi piaceva farlo con lei, ma avevo ribadito che non volevo vincoli o quant'altro, e lei mi aveva risposto che dopo tutto quello che aveva passato un ragazzo era l'ultimo dei suoi pensieri. Era perfetto, anche se secondo Matt e Nate prima o poi le cose sarebbero cambiate.
"E se trova un ragazzo che le interessa?" Mi aveva chiesto quest'ultimo.
"Cazzi suoi, non è vincolata a me, me lo dice e smettiamo di scopare, semplice, amici come prima"
"E se vuole qualcosa di più da te? O tu da lei ?"
"Non succederà, siamo stati chiari, se uno di noi dovesse provare qualcosa oltre un amicizia lo deve dire all'altro, non vogliamo illuderci o ferirci."
"Però tu adesso non scopi con le altre"
Ed era vero, non lo avevo più fatto con nessun altra ragazza, ma non perché volevo farlo solo con lei, sia chiaro, semplicemente non avevo avuto occasione, eravamo liberi di andare con chi volessimo.
C'era una linea che divideva il nostro rapporto da un amicizia a qualcosa di serio, che per nessun motivo doveva essere oltrepassata.
Io come lei non ero pronto ad una relazione, inoltre ero un buco nero.
Assorbivo ogni cosa bella e la distruggevo. Poteva orbitarmi vicino, ma rimanendo nel suo.
Se le nostre orbite si fossero intrecciate l'avrei assorbita, rovinandola per sempre. Buio. Lei che era luce avrebbe visto solo ed esclusivamente buio, e non se lo meritava.
La violenza, era una delle cose che la spaventavano di più. Avevo visto il terrore nel suo sguardo quando Jason era al the club, e i suoi occhi come mi guardavano dopo averlo picchiato. C'era riconoscenza, ma in profondità ho letto il terrore, come se anche io potessi farle del male, come se avesse realizzato di vivere sotto lo stesso tetto di un mostro.
Avevamo costruito un universo contro ogni legge della fisica.
Riuscivamo a starci vicino senza inghiottirci, ferirci.
Se fosse arrivata nella mia orbita avrebbe scoperto il vero me, la persona che sono. Il disastro, quello che toglie la luce, come con Karen. E il distruggere la cosa più pura dell'universo avrebbe distrutto me.
Ero stato fortunato a non essere imploso dopo la perdita di Karen, dopo averla risucchiata e distrutta se pur malconcio ero lì, che arrancavo. Ma se avessi assorbito Hope non me lo sarei perdonato. Non potevo togliere un altra anima pura da questo mondo.
L'amicizia era la forza di gravità che manteneva stabile in nostro universo e per nessun motivo si sarebbe trasformato in altro, se seguivamo queste regole non ci sarebbero stati problemi._________________________
Ragazzi, cosa ne pensate dei ragionamenti di Davon?
Se il libro vi sta piacendo supportatemi lasciando qualche commento è una stellina ✨
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Honey
Romance🔞🌶Linguaggio volgare, scene forti e contenuti espliciti. Non adatto ad un pubblico sensibile 🔞🌶 "Cazzo Hope ma puoi essere così ingenua?! Questa è la vita vera, non esiste il principe azzurro, non esiste nessun vissero felici e contenti. Cresci...