12

13.1K 413 47
                                    

Avevo appena finito di prepararmi quando arrivò un messaggio di Travis che mi avvisava di essere arrivato sotto casa.
Diedi un ultima occhiata alla mia immagine allo specchio, indossavo un abito da cocktail color argento con delle spalline sottili che cadeva morbido fino a metà coscia, lasciando completamente scoperta tutta la schiena e sotto consiglio, o meglio, sotto minaccia di Sharon indossai i miei unici tacchi a spillo neri e piastra i i miei lunghi capelli.
Come trucco avevo optato per una lunga linea di eye-liner, mascara in abbondanza e rossetto rosso, così presi in velocità il mio giuntino in pelle ed uscii di casa.

"Wow, stai benissimo." Travis mi guardava con gli occhi spalancati, ok doveva essergli piaciuto molto l'outfit.
Lui indossava dei jeans e una camicia nera arrotolata sulle maniche che gli risaltava il colore degli occhi.
Parlammo per tutta la durata del viaggio del più e del meno, fino a quando non arrivammo davanti al ristorante.

Non credevo ai miei occhi.
"Te lo sei ricordato?" Guardai Travis sbalordita.
Alcuni giorni fa a lavoro discutevamo di quale fosse la miglior pizza della città e adesso avevamo qui, davanti la mia pizzeria preferita di tutta Toronto.
"Te lo sei ricordato !" Continuai e un mega sorriso gli si formò in volto.
Ecco per me erano queste le piccole cose che facevano la differenza, il fatto che mi accompagnava a casa a fine turno per non farmi fare la strada da sola e come diceva lui per assicurarsi che arrivassi a destinazione sana e salva e al fatto che si era ricordato della mia pizzeria preferita, che era stata nominata in una conversazione durante il lavoro, questo significava che mi ascoltava veramente quando parlavamo e, per me almeno non era affatto una cosa scontata.

"Beh, hai detto tu che questa è la miglior pizza di Toronto e volevo provarla" disse lui.

Durante la cena parlammo un po' di tutto, gli raccontai alcune cose della mia vita all'istituto, dei miei tatuaggi e lui mi raccontò della sua famiglia, che erano di Vancouver e si erano trasferiti qui alcuni anni fa e di come aveva conosciuto Ilan e iniziato a lavorare al bar.
Praticamente Ilan e il suo gruppo avevano organizzato una serata al bar e Travis decise di andargli a sentire, poi il concerto finì e Travis e Ilan si misero a parlare, lui cercava lavoro, a mio fratello serviva un nuovo barista e così dopo un paio di giorni iniziò il lavoro.

"Ok devo darti ragione, questa è veramente la migliore pizza della città" disse ridendo.

"Oh lo so, io ho sempre ragione, o meglio, non ho mai torto "
E scoppiammo entrambi a ridere.

Una volta finita la cena ci dirigemmo verso casa di Sharon che, non appena salì in macchina iniziò a tempestarci di domande su come era andata la cena, giusto per non creare imbarazzo.

Arrivammo al THE CLUB, che fantasia di nome per un locale, ma vista la quantità di coda che c'era all'ingresso doveva essere veramente uno dei più frequentati delle zona.
Perfetto, avremmo aspettato un eternità per entrare.
Con mia sorpresa invece Travis si diresse verso l'ingresso è salutò il buttafuori che ci fece entrare senza alcuna attesa.
Una volta lasciati i giubbotti ci dirigemmo verso la pista e iniziammo a ballare.
Travis si era offerto di andare a prenderci da bere così rimane isola con Sharon che non perse l'occasione di riempirmi di domande sulla cena.
"Hope guarda che gli piaci" disse lei.

"Ma no, è solo stato gentile, secondo me stai esagerando"

"Non ti ha tolto gli occhi di dosso per tutta la serata, fidati, è perso di te"

Alzai gli occhi al cielo, ad essere onesta non mi dispiacevano le sue attenzioni ma non volevo farmi pensieri, volevo solo godermi il momento senza fare progetti.
Travis arrivò e ci porse i bicchieri e iniziammo a bere.

Ok forse Sharon aveva ragione, Travis ci stava provando con me, era da quasi mezz'ora che ballavamo appiccicati e sinceramente non avevo pensato nemmeno per un secondo ad allontanarlo da me e le sue mani poggiate sui miei fianchi non mi dispiacevano affatto.

Era una situazione bizzarra, ero sempre andata a ballare con Jason che ovviamente non mi staccava le mani di dosso e passava metà del tempo a tentare di mettermi la lingua in bocca e io a respingerlo, lo trovavo non necessario.
Non capivo il motivo di dover effettuare scambi di saliva appassionati in pubblico e sinceramente non mi veniva neanche voglia a livello ormonale di farlo, insomma, esistono le camere per stare in intimità, non siamo animali, possiamo placare e controllare nostri ormoni ma da tutta la gente che si stava baciando attorno a noi dovevo essere l'unica a pensarla in questo modo.

Dopo non so quanto tempo la voce di Travis mi fece trasalire dai miei pensieri.
"Ti va di andare verso il bar a raggiungere Sharon e il tipo con cui era?"

Annui e ci dirigemmo verso la nostra amica che si stava baciando appassionatamente con quello sconosciuto che sembrava piacerle parecchio.

Quando si accorse della presenza mia e di Travis arrossì e scoppiammo a ridere, sembrava una bambina che era stata scoperta a mangiare qualcosa che non doveva di nascosto.  Così per smorzare la tensione ordinammo da bere.

"Allora chi era quel ragazzo?" Le chiesi curiosa.

"Un ragazzo, l'ho appena conosciuto, mi sembrava carino, ma non so come si chiama."

"Come non sai come si chiama?" Dissi forse un po' troppo ad alta voce, come faceva a baciare uno di cui non sapeva nemmeno il nome.

"Forse me lo ha detto, ma non me lo ricordo, però bacia molto bene"

Continuai a bere il mio drink, questa serata mi stava facendo bene, ero con una buona compagnia e un bellissimo ragazzo che continuava a tenere la mano poggiata sul mio fianco, come per farmi sentire protetta, o per lo meno, io mi sentivo così.

Stavo ballando tranquillamente con Sharon quando sentii degli occhi puntati su di me, mi girai e infatti non mi sbagliavo.
C'era Davon  a qualche metro da me, che teneva gli occhi puntati su di me mentre beveva qualcosa la bancone del bar.
Non so perché ma sapere che i suoi occhi erano posati su di me mi fece avvampare.

"Perché Davon Walker ti sta fissando?" Mi chiese Sharon indicandolo stando attenta a non farsi sentire da Travis  che era vicino a noi. " lo conosci?"

"Ehm si, viviamo insieme, è il coinquilino di Ilan, te come lo conosci ?" Chiesi curiosa.

"Cosa? Il ragazzo più figo di Toronto è il tuo coinquilino ? Non posso crederci! Qui lo conoscono tutti ma non si sa molto di lui." Iniziò a raccontarmi. "Da quello che ho sentito dire è uno che è andato a letto con un sacco di ragazze ma non ha mai avuto una storia seria, so che ha avuto un po' di problemi legali per aver picchiato gente e visto la gente che frequenta non mi sorprenderei se avesse problemi di droga, insomma un poco di buono."
Disse indicandomi i ragazzi con cui era.
Erano vestiti tutti uguali, camicia nera tirata su sulle maniche che mettevano in mostra i tatuaggi e jeans neri strappati, sembravano fatti con lo stampino.

Non potevo crederci, non volevo crederci. Certo, l'essere un tipo violento spiegherebbe l'occhio nero di Davon, magari aveva fatto a botte con qualcuno, ma dopo quello che avevo passato non volevo credere di vivere sotto lo stesso tetto con un ragazzo aggressivo e violento.
Mi sentivo soffocare, dovevo prendere aria e così, con la scusa di andare a fumare mi allontanai da Travis e Sharon ma non prima di aver bevuto tutto d'un fiato io mio drink.

HoneyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora