Honey

26

Cosa mai potrà andare storto, continuavo a ripetermi nella mia mente, beh mia cara Sharon, sicuramente tante cose, ma l'alcol nel mio corpo non faceva sembrare la tua idea così sbagliata.
L'aria all'interno del locale era viziata , calda, e la musica era più alta di quanto mi ricordassi, forse era colpa dell'alcol ma era diventato quasi fastidioso stare in pista da ballo.
Merda. Avevo perso di vista Sharon e subito il mio sguardo andò alla ricerca di un volto conosciuto ma niente da fare.

"Ei tesoro eccoti"  e sobbalzai quando le braccia di Travis mi strinsero da dietro.
"Dimmi la verità, è un problema se riporto a casa Sharon e te torni con Davon?"fece al mio orecchio continuando a darmi dei baci dove dopo poco fa erano passate le labbra di Davon.

"No figurati, è il caso che proviate a chiarirvi." Risposi io cercando di divincolarmi dalla sua presa senza risultare burbera.

"Ok allora andiamo, gli altri sono già fuori" e prendendomi per mano mi accompagnò all'uscita del locale.

Dopo la musica assordante presente nel locale il rumore delle auto che sfrecciavano lungo la strada erano silenziose a confronto, sembrava tutto ovattato, una sensazione di pace.
L'aria fredda della notte mi graffiava il viso, di per se non era freddo ma ero vestita decisamente troppo poco per le temperature notturne di questa città ma in mia difesa non mi aspettavo di uscire post concerto.

Corsi subito in auto di Sharon a prendermi il giubbotto perché stavo congelando e di Davon non c'era nessuna traccia.

Aiutai Matt e Nate a far salire Sharon nella propria auto, avrebbe guidato Travis, che era quello sobrio, e suo fratello lo avrebbe seguito con la macchina così poi sarebbero tornati insieme, o qualcosa del genere, poco mi importava.
Onestamente non so quanto possano parlare viste le condizioni di Sharon ma va bene così, almeno ci avrebbero provato, o almeno si sarebbero buttati addosso tutta la rabbia repressa, conoscendo lei.

"Bene ecco Davon, noi andiamo, ciao tesoro" fece lasciandomi un bacio sulla guancia volta e ringraziai mentalmente il fatto che Davon fosse troppo lontano per sentire quel nomignolo sdolcinato, non che mi infastidisse però insomma, non eravamo una coppia, poteva anche evitare.
Nel mentre ne approfittai per accendermi una sigaretta e con tutta la tranquillità del mondo mi poggiai alla moto di Davon.

"Sai, devo ammetterlo, sei molto sexy vestita così, con la sigaretta in bocca e appoggiata alla mia moto, comunque spero che tua sia abbastanza sobria da salire in moto"
Fece lui porgendomi il casco che teneva in mano avvicinandosi a me.

"Ehm certo, sono sobrissima io" mentii spudoratamente.
Certo non ero marcia ai livelli Sharon ma io e il mondo in questo momento andavamo a due velocità completamente diverse e sono sicura che se mi fossi stesa per terra non mi ci sarei più rialzata.
Mi misi il casco e dopo diversi futili tentativi Davon arrivò in mio soccorso e me lo allacciò, con estrema agilità salì sulla moto e tolse il cavalletto.
Dio quanto cazzo poteva essere sexy un ragazzo con il giacchino di pelle nero su una moto?
Hope cazzo pensa a Travis non a Davon.
 
"Scusami ma te il casco?"

"Hope smettila e sali, te lo tieni te e non rompere. Pensa solo a tenerti stretta."

Quasi non inciampai tentando di salire sulla moto ma per fortuna mi issò lui con un braccio, alla faccia del sobrissima e poggiai le mie mani sulla sella.

"Cosa pensi di fare? Stringiti a me che non voglio recuperarti mentre voli per terra."
Fece lui prendendo un mio braccio e stringendolo a torno alla sua vita e io feci lo stesso con l'altro e partimmo a tutta velocità.

L'aria fredda mi aiutò a farmi passare la sbronza, era così bella la città vista di notte.
Era tutto spento, erano accesi solo le luci dei lampioni e l'insegna di qualche locale, tutto il resto della città stava dormendo.
Le fermate dei bus e della metro erano deserte come le strade.
C'eravamo solo noi, sembrava una città in incantata.