Honey

21

"E perché non me lo presenta?" Chiese Sharon riferendosi a Travis che era seduto al tavolo con gli altri in fondo al locale.

"Non lo so, a me lo ha presentato quella sera che siamo usciti, è stato abbastanza schivo, magari non vanno super d'accordo, tutto qui" provai a tranquillizzarla mentre svuotavo l'ennesima lavastoviglie della giornata.

"Forse hai ragione, a proposito, serve un rapido rifornimento di alcune bottiglie, riesci ad andare a prenderle tu?"

"Certo, vado e torno" ok che avevo la mano ferita ma riuscivo tranquillamente a prendere un paio di bottiglie.
Aprii la porta del magazzino e non potevo credere ai miei occhi.
" Ma stiamo scherzando?! " urlai a Davon che si stava finendo di tirare su i jeans con un sorriso soddisfatto in volto mentre quella Barbie del cazzo si tirava giù la gonna.
"Io qui ci lavoro porca troia, hai una cazzo di casa! Usala per trombare!"
Non amavo essere così scurrile con le persone, ma ero furiosa, come gli era venuto in mente?

"Mi sembra che ti lamenti anche se lo faccio a casa, quindi tanto valeva approfittarne subito" disse uscendo dal magazzino con la ragazza.

Presi le bottiglie e le andai a poggiare sul bancone da Sharon che probabilmente dalla faccia che avevo, aveva capito cosa era appena successo.
"Torno subito" le dissi senza aspettare una sua risposta.
Per fortuna il locale era quasi vuoto visto l'orario, quindi poteva sopravvivere due minuti senza me.

"Vedi che il tuo migliore amico si stava sbattendo la sua amichetta nel magazzino!"
Urlai appena entrata nell ufficio di Ilan.

Era seduto su una sedia girevole con lo schienale alto di quelle in pelle scura, che si fumava una sigaretta mentre sbrigava cose al computer.
Non mi aveva degnato nemmeno di uno sguardo da quando ero entrata e dalla sua bocca uscì una risata.
"E quindi?"
E quindi? Veramente mi ha chiesto e quindi?
"Non so se per te è normale che la gente scopi nel tuo bar, perché io lo trovo totalmente inappropriato"

"Buffo detto da una che si stava limonando Travis nel magazzino qualche ora fa"

Sgranai gli occhi e mi sentii avvampare in viso.
Le gambe mi tremavano, avevo bisogno di sedermi, e così sprofondai sulla sedia di fronte la sua scrivania.
Come faceva a saperlo?
"Come scusa?"

"Guarda lì" disse indicandomi una teca alle mie spalle dove c'era un monitor che trasmetteva le immagini di video sorveglianza di 9 telecamere posizionate in vari punti, tra cui il magazzino.
Merda.

"Io ehm, io posso spiegarti, dato che hai visto avrai notato che mi sono scordata subito, non è successo proprio nulla, io non ci ho scopato a differenza sua, e che perversione hai? Guardi la gente scopare nei monitor? Non fai nulla?"
Dissi impacciata diventando sempre più aggressiva.
Aveva scoperto di me e Travis, magari mi avrebbe licenziato, cacciato di casa, non saprei.

"Non ho guardato, sapevo che stava scopando, me lo aveva chiesto e infatti avevo disattivato la telecamera. Ma tranquilla, solo io ho visto di te e il mio barman "

"Quindi per te è normale lasciare la gente scopare nel tuo bar, buono a sapersi, se dovrò farmi una sveltina so dove andare" dissi in acidità alzandomi dalla sedia e dirigendomi verso l'uscita.

"Finiamo la conversazione dopo in auto, abbiamo diverse cose di cui parlare."
Non mi guardò nemmeno in faccia, così chiusi la porta alle mie spalle e mi diressi verso il bancone e caricai un altra lavastoviglie.
Sharon non aprì bocca, probabilmente aveva capito l'antifona e si limitò a servire gli ultimi clienti del locale prima di chiudere.

"Ragazzi dobbiamo chiudere" disse gentilmente al tavolo di quel cretino di Davon.
Si alzarono sbuffando, e si diressero verso la porta mentre Travis si diresse verso il bancone dove eravamo io e Sharon.
" ragazze, vi devo spiegare alcune cose, non è semplice, lasciatemi tempo."
"Tranquillo" risposi e lo salutai con un bacio sulla guancia mentre Sharon si limitò ad annuire, si poteva leggere la delusione nel suo sguardo.