Prologo

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OGGI

Sofia saltella sul letto piena di energie, è un piccolo terremoto logorroico dall'aspetto angelico. Ho cinque anni adesso, i suoi lunghi capelli biondi le incorniciano il viso e vedo nei suoi occhioni smeraldo la sua purezza. Mi assomiglia in maniera incredibile ma il carattere non lo ha preso da me, è troppo testarda!

"Amore, è ora di andare a dormire.. coraggio" le dico dolcemente quasi implorandola di spegnere le pile che la alimentano, sogno di tornare a letto esattamente da questa mattina quando ho aperto gli occhi.

"Mamma dai almeno raccontami una storia!" Protesta mettendosi sotto le coperte.

Mi siedo accanto a lei e la circondo con il mio braccio stringendola a me "Eh va bene.. Che fiaba vuoi sentire oggi?"

Assume un'espressione concentrata ma so già cosa sta per chiedermi "Puoi continuare la favola delle due guerriere che si odiavano?"

Mi scappa un sorriso sincero e la stringo più forte a me "Ma dove eravamo rimaste?" Le chiedo a mia volta, questa è la mia storia e voglio che lei sappia almeno in parte tutto quello che è accaduto. Perché impari dai miei errori.

Lei mi guarda pensierosa "Te la racconto fino al punto che mi ricordo e poi vai avanti tu" esclama convinta "D'accordo?" Mi scappa una risatina e annuisco "Allora.. C'era una volta una principessa bellissima, dai capelli biondi e dagli occhi colore smeraldo.. proprio come i miei! Questa principessa era molto timida e un po' viziata..tanto che non sapeva stare da sola!" Ride appena perché la trova buffa, io rido di meno perché l'immagine di com'ero moltissimi anni fa non mi suscita affatto ilarità anzi "Un giorno fece uno sbaglio enorme, si innamorò del principe sbagliato e per questo si trasferì in un castello un po' particolare" particolare non credo sia il termine esatto "Infatti in questo castello c'erano tante principesse un po' monelle, che si erano comportate anche peggio di lei e che si divertivano a prenderla in giro. La principessa era triste perché le mancava a casa ma non ci poteva proprio tornare!"

"Poverina!" Faccio la faccia scioccata ma lo shock vero è sentire questo insieme di eufemismi "E poi cosa accadde??"

"La principessa Bionda in quel castello un po' buffo incontrò una guerriera mora" a quella frase non posso fare a meno di sorridere. Era più una strega perfida in realtà.

"E com'era questa guerriera mora?" Le chiedo meravigliata.

"Era molto molto bella e intelligente!" Esclama la bimba battendo le manine, adora questo personaggio e personalmente non mi sento di biasimarla "Ma purtroppo le due guerriere non andavano molto d'accordo, litigavano spesso e si può dire che si odiavano.. un po'.. tanto così" mi fa vedere lo spazio tra l'indice e il pollice della sua mano destra.

"Tanto così eh?" Le chiedo avvicinando le mie dita alle sue per misurare la quantità di odio. Rido perché per la verità bisogna moltiplicare questa quantità all'ennesima potenza e non sarebbe abbastanza.

"Si fecero tanto male a vicenda tanto che non si potevano proprio vedere" dice un po' dispiaciuta "Erano tanto diverse.. insomma era tutto un po' complicato" hai ragione, amore mio, era tutto decisamente un po' complicato.

"E poi?" Le guardo il suo visino innocente mentre aggrotta la fronte cercando di ricordare altri particolari.

"La principessa piano piano si trasformò in una guerriera bionda dall'armatura scintillante.. era diventata più forte e coraggiosa. Riusciva a combattere e vinceva sempre!" Esclama la piccola orgogliosa ma dopo qualche istante si incupisce "Ma purtroppo la guerriera bionda dovette ferire l'altra guerriera.. quella mora!" Mi guarda negli occhi un po' confusa "Mamma non mi ricordo più"

C'era una voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora