OGGI
"Mamma.. ma cosa vuol dire che aveva spento il suo cuore?" Sofia mi guarda con occhioni giganteschi che nascondo un po' di frustrazione. Non riesce a seguirmi e non la biasimo, anche per me è stato molto difficile capirla.
"Vuol dire che... per non provare più dolore aveva deciso di non provare affatto... Aveva sofferto così tanto che aveva deciso di chiudere a chiave il suo cuore" come altro spiegare il comportamento di Zulema? Non è facile. Non lo era allora e non lo è adesso. Lei è sempre stata così imprevedibile, nessuno riusciva mai a stare al passo dei suoi cambiamenti repentini.
"È così triste..mi dispiace tanto per lei. Non se lo merita!" Esclama con la sua vocina. Dal suo sguardo capisco ma preferenza palese che ha nei suoi confronti "Però lo capisco.. se le emozioni ti portano a soffrire tanto.. è meglio spegnerle"
Al sentire questo suo ragionamento mi blocco. No. Non è affatto così. "Tu pensi che sia giusto e lo pensava anche lei ma la verità, amore mio, che non provare emozioni ti porta solo a soffrire di più. E lo sai perché? Perché così ti privi anche delle emozioni belle" ha uno sguardo confuso, cerco quindi di spiegarmi meglio "Quello che vorrei che tu capissi, cucciolina, è che ne vale sempre la pena.. senza le emozioni non ci sarebbe la gioia, la felicità, l'amore.. non elimini solo la parte brutta ma anche la parte bella.."
"..ho capito mamma hai ragione. Però dimmi che anche lei lo ha capito e che cambiò idea!!" È così curiosa e ha un'incredibile voglia di saperne di più. Ama questa storia quasi quanto la amo io. Perché nonostante tutto ciò che è successo.. rimane pur sempre la mia storia.
"Beh sai amore.. quando una persona decide di spegnersi in quel modo.. solo lei può decidere di riaccendersi" avrei forse potuto aiutarla ma ho preferito lasciarla percorrere la sua strada da sola. Avevo così paura che mi potesse deludere e ferire. Zulema era l'unica in grado di distruggermi dall'interno ed era anche l'unica capace a rimettere insieme tutti i pezzi. Questo potere su di me lo detestavo, e lo detestava anche lei.
"Ma.. poi? Che è successo?" Vuole a tutti i costi un lieto fine per tutti, la conosco e le favole non parlano d'altro. Io però non sono sicura che questa storia avrà il lieto fine che cerca.
Ne resterà delusa? Non lo so. E non mi resta che scoprirlo. Perciò continuo a raccontare.. "Un giorno accadde qualcosa di un po' triste e un po' magico.."
NOVE ANNI FA
La mia gente tiene Fatima protetta sotto una campana di vetro. Ha fatto amicizia con tutti, specialmente con Riccia e spesso si mettono a parlare sulle loro brandine. Io solitamente resto sulla soglia ad osservarle. Sono belle insieme. Potevo innamorarmi di Kabila, sarebbe stato tutto infinitamente più facile, lei è buona e ragiona con il cuore, fin troppo a volte, non mi avrebbe mai ferito. Ma no, io dovevo per forza innamorarmi di quella stronza egoista. Fatima racconta che è stata portata via da Zulema appena nata e che l'ha rivista solo una volta quando aveva sei anni. Zulema è rimasta con lei tutta la notte e ha cantato per farla addormentare. Il mil odio per lo scorpione persiste ma penso a quanto abbia sofferto nella sua vita. La immagino mentre canta come per dissociarsi da tutto il male che la circonda, come per proteggersi. Fatima parla di sua madre con orgoglio, affetto ma con una punta di malinconia. Perché Zulema è così. La ami ma ti ferisce. Tieni a lei ma ne rimani spesso deluso. Le vuoi bene ma non sai mai che pugnalata ha in serbo per te. Perché è bene e male. Antidoto e veleno. Ferita e cura.
Adesso che ci penso.. è da qualche ora che non la vedo e la preoccupazione mi assale.
Mi ricordo delle ustioni, senza una reale motivazione, è l'istinto che me lo suggerisce. Corro in bagno e la trovo lì, accasciata contro la grata con il getto dell'acqua bollente che le sta bruciando il corpo ormai rosso vivo, interamente cotto dalle alte temperature "Zulema?! Zulema, ehi! Che cazzo fai?!" Chiudo l'acqua immediatamente. La sua pelle è ridotta malissimo questa volta. Scuoto la testa. Eccola lì la tanto regina araba di ghiaccio. Che sembra così impassibile. Autoflagellarsi per i sensi di colpa. Che fottuto casino sei, Zulema. Prova ad alzarsi "Stai ferma!" Le dico. Afferro l'asciugamano e le copro il corpo, so quanto è riservata e quanto tiene alla sua privacy "Okay puoi alzarti lentamente" lei si alza. Trema, non so se per lo shock termico o per il nervoso. Ha la mascella contratta perché sta trattenendo tutto il dolore fisico e morale che sta provando.

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C'era una volta
FanfictionMacarena racconta a sua figlia Sofia la favola delle due guerriere che si odiavano.. ..la piccola non sa che questa non è altro che la storia di sua madre. CIAO AMICI.. SONO TORNATA! Spero che questa storia costruita principalmente sugli avvenime...