Capitolo 15

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Mi siedo sul letto e un fiume di lacrime silenziose mi bagnano il viso. Guardo il pavimento ancora del tutto incredula di quello che ho appena assistito.

Zulema è così: entra, stravolge tutto ed esce. Un maledetto uragano di emozioni che ti travolge. Zulema è una gigantesca ed imprevedibile tempesta a cui non sopravvivo mai.

Mi accorgo che qualcuno mi sta osservando dall'entrata e alzo di colpo la testa nella speranza che sia lei, pronta a ritrattare tutto quanto ma no. Saray ha un leggero sorriso comprensivo mentre si spegne la speranza nei miei occhi gonfi e rossi.

"Ehi.. ti ha lasciata andare vero?" Mi sussurra ed io annuisco senza dire altro "Vuoi dirmi come ti senti?"

Si siede accanto a me e raccoglie le gambe "Come se mi avesse travolto un treno"

Lei mi accarezza i capelli "Però almeno hai una risposta concreta.. dipende tutto da te. Da quello che vuoi tu per te stessa" mi sorride appena "Il resto non ha molta importanza però ti vorrei chiedere una cosa.. che non ti piacerà ma devo farlo" la guardo in attesa "Sei distrutta, Maca, perché l'hai persa.. se fosse stato Fabio.. avresti reagito così?" La verità? No. So che non avrei reagito così. Probabilmente avrei pianto ma non mi sarei sentita persa. Io adesso sono totalmente smarrita "Perché la risposta a questa domanda è fondamentale per capire quello che è veramente giusto fare"

"Io.. Non posso farlo.. Non lo amo.. non come dovrei. Non posso fargli questo.." sono letteralmente terrorizzata. Sto mollando una strada certa per l'incerto.

"..Soprattutto non puoi farlo a te stessa" mi abbraccia "..Maca meriti di essere felice, non accontentarti delle briciole perché ti sembrano più sicure, la strada facile non è mai quella giusta"

"Che cazzo c'è di sbagliato in me?" Chiedo affondando il viso nel suo petto.

"Niente.. è solo che sei innamorata di un'altra persona.." ormai è chiaro a tutti tranne che a me. O almeno è chiaro alla Gitana.

Mi stacco e cerco di ricompormi asciugandomi le lacrime "L'ennesima persona sbagliata che mi farà soffrire"

Lei sorride, non crede che andrà a finire male questa storia, crede davvero in noi e ha lo sguardo pieno di speranza "Questa volta potrebbe andare diversamente.. Ti ricordo che ti sei innamorata follemente di una certa moretta stronza che è notoriamente molto egoista.. ma che oggi per te si è dimostrata altruista e ha messo il tuo bene prima della sua volontà"

OGGI

Sofia mi guarda super concentrata "Mamma quindi la guerriera mora ha fatto quello che dici sempre?"

Sorrido divertita "Che cosa dico sempre?"

"Che se ami qualcuno devi lasciarlo andare e se torna vuol dire che ti ama davvero.. non era così?" Mi chiede un po' titubante.

"Sì amore.. Richard Bach disse che: Se ami qualcuno devi lasciarlo libero. Se torna da te, sarà per sempre tuo" le accarezzo i capelli biondi e lei batte le manine felice.

"Mamma quindi avevo ragione io! Si amavano!" Incredibile come sia più perspicace di come lo eravamo noi allora.

"Sì è così, si amavano tantissimo.. solo che non lo sapevano!" Sollevo le spalle un po' rassegnata, non ci era così chiaro come sembra adesso.

"Come si fa a non saperlo? Io lo so di volerti bene!" Protesta un po' scocciata, tutti i torti non li ha effettivamente.

"E come fai a saperlo?" Le chiedo con lo sguardo pieno d'amore.

C'era una voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora