Capitolo 27

200 17 7
                                    

"Zulema corri! Trasferiscono Fatima"

Zulema è la prima ad uscire con passi ben distesi mentre io rimango indietro affiancata da una Saray un po' troppo curiosa "Che stavate facendo?"

Faccio spallucce "Parlavamo" direi l'eufemismo se non la cazzata più grande dell'anno.

Ride prendendosi gioco di noi "Ah è così che si chiama adesso?"

Alzo gli occhi al cielo "Per l'amor di dio, stai zitta Gitana!"

Entriamo in cella. Zulema ha le mani sui fianchi e guarda Fatima seduta sulla sua brandina "Che vuol dire che ti trasferiscono?"

"Domani pomeriggio, torno nel mio vecchio carcere" spiega la ragazzina con un atteggiamento semplice.

Zulema sta zitta per qualche secondo, forse per elaborare l'informazione "Okay" si siede sulla sua brandina senza aggiungere altro. Tipico di lei. So che le dispiace, come potrebbe essere altrimenti?

Scuoto la testa in pieno segno di disapprovazione e poi mi rivolgo alla sua esatta fotocopia in miniatura "Mi mancherai, ragazzina"

Lei mi sorride timida e poi mi abbraccia forte "Anche tu Maca" appoggio la testa sulla sua. Sento gli occhi dello scorpione su di noi, non sono sicura di quello che pensa ma la verità è che non mi importa. Voglio davvero molto bene a questa morettina.

Antonia scatta in piedi e bestemmia "Dobbiamo fare qualcosa per la piccolina! Questa è la sua ultima serata!" Esclama.

Io e Gitana ci scambiamo uno sguardo complice "Lasciate fare a noi"

Nemmeno due ore dopo avevamo la cella piena di cibo delizioso, gentilmente fornito da Palacios, e qualche palloncino colorato.

"Siete proprio matte" esclama Riccia abbracciandoci.

Tere apre il cartone della pizza e si rivolge a Fatima "A te l'onore baby Zahir" prende la prima fetta e poi noi seguiamo il suo esempio.

"E ora.. musica!" Esclama Gitana accendendo la radiolina.

Zulema mi passa accanto e mi sussurra "Una vera festa degna di essere chiamata tale" lo so che è il suo stranissimo modo per ringraziarmi.

Sto per voltarmi per continuare la conversazione quando Riccia si mette fra di noi "Balli?"

"Io?" Chiedo un po' spiazzata.

"Tu" mi afferra per un braccio e mi tira a lei, iniziamo a ballare come pazze fregandoci di tutto e di tutti. È puro ossigeno.

Qualcuno mi picchietta sulla spalla e appena mi volto un paio d'occhi arabi mi scrutano "Cambio partner" avrei voluto ballare con Zulema ma mi accontento della giovane Zahir.

Inizio a ballare con Fatima, è da molto che non parliamo.. nel senso parliamo "Sei felice?"

"Emozioni contrastanti" mi dice. Vuole tornare dalla sua gente ma vorrebbe anche restare con sua madre. Involontariamente ci troviamo sempre davanti a un bivio. La vita è un continuo bivio.

"Sono contenta di averti conosciuta" le dico sincera accarezzandole il visino giovane.

Zulema sgattaiola fuori dalla cella. Sta male e questo clima festoso rende il tutto ancora più pesante. "Anche io, non ti ringrazierò mai abbastanza" mi abbraccia forte, mi chiedo se questo suo attaccamento derivi anche dal fatto che sono più facile da trattare rispetto alla sua vera madre. In fondo non la biasimo.. Zulema non è affatto facile da gestire.

C'era una voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora