Nella mia vita ho provato diversi tipi di dolore e ho imparato a distinguerli. Ogni ferita provoca un male diverso, con un'intensità diversa. Mentre la baciavo e le lacrime continuavano a scendere senza sosta sentivo un vuoto nel petto che mi scavava dentro. Era la consapevolezza che l'avrei persa per sempre. Ogni secondo che passava quel mostro nella sua testa cresceva e la strappava via dalle mie braccia. Ero disarmata. Impotente. Totalmente inutile. La stavo perdendo e non c'era assolutamente niente che potessi fare per impedirlo. Stava morendo.
Lei ha avuto tempo per elaborare questa notizie invece io no. Questa situazione mi è caduta come una tegola sulla testa. Mi ha detto che mi ama. Un'altra tegola sulla testa. Ha fatto esplodere due bombe, una dietro l'altra, e non riesco a gestire. Zulema continua a baciarmi con la stessa voglia mentre io non riesco a capire cosa provo. Rabbia? Tristezza? Frustrazione? Felicità? Amore? Odio? Non lo so. Credo tutte queste cose insieme. È troppo per un qualsiasi essere umano. Stacco le mie labbra maltrattate dalle sue per riprendere fiato.
Che facciamo adesso? Non lo so.
"Sono così arrabbiata con te" le dico spingendo la mia fronte contro la sua.
"Scusami" mi sussurra.
"Perché mi hai messo in una situazione del genere?" La stringo forte a me, non la lascerò più andare via.
"Perché ti amo" mi ripete tenendo gli occhi chiusi. Anche lei mi tiene stretta a sé, come se stare così vicine farmasse la clessidra del tempo per regalarci qualche istante di pace.
"Io non.. posso vivere senza di te. Non voglio. Non è giusto" scuoto la testa per placare i pensieri e la bacio.
"Maca.. sei sconvolta" mi sussurra ma io torno a baciarla senza darle ascolto "Avrei dovuto dirtelo in un altro modo.. non so se" continua a respingermi mentre io voglio soltanto che smetta di parlare.
Mi stacco e punto gli occhi nei suoi "Stai zitta e portami in camera" cerca un barlume di cedimento nel mio sguardo ma non lo trova. C'è solo desiderio. Desiderio di sentirla ovunque. Non voglio sprecare più un altro secondo a litigare.
Mi afferra il viso e mi bacia, con maggiore intensità e trasporto. Mi afferra per una mano e continuando a non lasciare le mie labbra ci dirigiamo verso la sua stanza. Apre la porta con qualche difficoltà e mi spinge dentro. La chiude sbattendomici contro. Vola via la mia giacca di jeans e la sua felpa. Le nostre mani esplorano i nostri corpo con una necessità che non provavamo da tempo. La spingo contro il materasso e le salgo sopra. La bacio. La bacio ovunque. Sento il suo sapore, la sua pelle, i suoi brividi al mio passaggio. Sento i suoi gemiti incontrollati che non cerca più di nascondermi perché adesso io so. Io so che mi ama. Mi lascia spazio perché sa perfettamente quanto ne ho bisogno. Mi lascia memorizzare ogni centimetro di lei, ogni particolare, ogni sensazione. Le levo prima i pantaloni e poi gli slip ormai fradici. È nuda sotto di me. Disarmata e bellissima. La bacio salendole sopra. "Ferma.." mi dice e incrocio il suo sguardo "..insieme" me lo chiede con uno sguardo dal quale traspare tutta la sua esigenza di sentirmi. Mi libero dei miei jeans e siamo entrambe nude, sotto le lenzuola di un hotel da quattro soldi, ma questa stanza adesso sembra la più bella mai vista. Le salgo a cavalcioni e lei si tira su, facendo scontrare le nostre intimità. Non so se per il momento, l'eccitazione o la voglia di arrivare alla meta prima possibile.. ma raggiungiamo l'apice in pochissimo tempo. Le cado addosso sul materasso, incrociamo le gambe nude. È la prima volta che stiamo così e siamo totalmente in noi.
Affondo il viso nell'incavo del suo collo e sento il suo profumo. Lei mi accarezza piano i capelli che cadono mossi lungo la mia schiena.
"Risolviamo questa situazione e torniamo a casa.. insieme" le sussurro piano alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhioni verdi incorniciati da una linea perfetta di eyeliner "Promettimelo" lei esita e sposta il viso come fa sempre quando pensa. Le afferro piano il mento e la costringo a guardarmi "Devi promettermelo, Zulema" questa non sarà l'ultima volta che l'ho toccata, ho fatto l'amore con lei e una volta non mi basta. Voglio ogni secondo di ogni minuto che ci rimane.
STAI LEGGENDO
C'era una volta
FanfictionMacarena racconta a sua figlia Sofia la favola delle due guerriere che si odiavano.. ..la piccola non sa che questa non è altro che la storia di sua madre. CIAO AMICI.. SONO TORNATA! Spero che questa storia costruita principalmente sugli avvenime...