《Stasera vuole portarmi a cena!》
Con quella frase sperai di arrestare l'eccessivo entusiasmo di Allison, ma, sfortunatamente finii con lo scatenare un vero e proprio putiferio.
Sul viso della mia stravagante amica si alternarono varie e contrastanti emozioni.
Dapprima stupore e sorpresa, poi, commozione, infine malizia.Mi sorrise maliziosamente socchiudendo gli occhi a mandorla in due piccole fessure, guardandomi fissamente con sguardo alquanto insinuante.
《Ti aiuterò a prepararti.》affermò improvvisamente con risolutezza.
《Assolutamente no! E poi...non sono intenzionata ad accettare.》ribattei contrariata negando ripetutamente con il capo.
Allison mi fissò con gli occhi quasi fuori dalle orbite e la bocca spalancata oscenamente in un'espressione simile all'urlo di Munch.
《Dai Enly! Non essere noiosa. È il tuo primo appuntamento, non dirmi che hai seriamente intenzione di rifiutare l'invito di quel povero ragazzo!》affermò lanciandomi un'occhiata contrariata.
Povero ragazzo? Se sapessi, Allison...
《Beh...sì!》risposi ovvia.
Allison scoppiò in una risata isterica.
《No baby, non ci pensare proprio! Oggi pomeriggio esigo che tu venga a casa mia. Sarò la tua fashion stylist!》esclamò eccessivamente euforica.
《Poi mi ringrazierai...》aggiunse strizzando l'occhiolino come se stesse escogitando nella sua mente chissà quale cospirazione.Sconfitta, sollevai gli occhi al cielo crollando il capo due o tre volte, annuendo.
La mia implicita approvazione scatenò nuovamente la clamorosa ilarità della mia strampalata amica che venne, però, fortunatamente stoppata dall'arrivo del professore che si accomodó alla cattedra facendo l'appello.Durante l'ultima lezione decisi di inviare un breve e freddo messaggio a Carl per dargli conferma dell'appuntamento e anche per informarlo che sarei stata a casa di Allison.
Onde evitare un ulteriore minaccia da parte sua nel caso non mi avesse trovata in casa.
Immediatamente mi rispose chiedendomi l'indirizzo di quest'ultima, comunicandomi che sarebbe passato a prendermi a casa sua.Rilasciai un pesante sospiro ansioso.
Terminate le lezioni io e Allison tornammo ognuna alla propria abitazione.
Rincasando, notai l'auto di mia madre parcheggiata nel vialetto.
Entrai saltellando dirigendomi, felice, in cucina da cui, però, colsi la voce debole di mia madre parlare a telefono.Tesi le orecchie appostandomi dietro la porta aperta, ascoltando attentamente la sua conversazione che venne improvvisamente interrotta a causa di un forte rumore.
Infatti, avvicinandomi di scatto allo stipite avevo involontariamente lasciato cadere lo zaino a terra provocando un tonfo sordo che rimbombò nell'intero salone collegato alla cucina tramite la porta dietro cui mi stavo nascondendo.《Enly, sei tu?》domandò la voce, quasi ansiosa, di mia madre.
Sospirai, mugulando un "sì" quasi impercettibile, entrando a testa bassa all'interno della cucina.
《Tesoro!》esclamò mamma accogliendomi con un dolce bacio sulla fronte, che mi scaldò il cuore sciogliendo leggermente i miei nervi tesi.
Si staccò velocemente incitandomi a sedermi al mio solito posto, accanto a lei.
Rivolsi uno sguardo alla sua figura al mio fianco, notando come quest'ultima mi stesse osservando con sguardo distante ed espressione pensierosa.Mamma mi porse un piatto fumante di pasta che iniziai a gustare lentamente.
Un silenzio imbarazzante calò su di noi.
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𝑀𝑦 𝐿𝑖𝑡𝑡𝑙𝑒 𝐹𝑟𝑎𝑔𝑚𝑒𝑛𝑡 𝑂𝑓 𝐻𝑒𝑎𝑣𝑒𝑛
ChickLit𝐸𝑆𝑇𝑅𝐴𝑇𝑇𝑂 𝐷𝐼: "𝑀𝑌 𝐿𝐼𝑇𝑇𝐿𝐸 𝑂𝐵𝑆𝐸𝑆𝑆𝐼𝑂𝑁". Esiste unɑ ɾeɑltɑ̀ dove i sogni incontɾɑno lɑ concɾetɑ fɑttezzɑ dellɑ vitɑ, peɾfettɑ ingɑnnɑtɾice, e si infɾɑngono in mille pezzi diventɑndo spɑventosi incubi.Lɑ poveɾtɑ̀ toɾnɑ ɑd esiste...