XXVI

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Un baccano indescrivibile proveniva dal camerino in cui, solitamente, le ballerine del The King's Pub si preparavano prima di ogni spettacolo.

Il chiacchiericcio divenne insistente e fastidioso tant'è che non riuscii ad arrestare la mia indiscreta curiosità e a resistere alla voglia di conoscere il motivo di cotanto scalpore.

《Cosa sta succedendo qui?》domandai a voce alta attirando l'attenzione delle responsabili di quel tanto irritante rumore assordante e confuso causato dalle voci stridule appartenenti alle ballerine.

《La fidanzata del Signor Miller è scappata dall'ospedale!》riferì una di esse con un'espressione sconvolta a stravolgerle il viso dai tratti orientali.

I miei occhi e la mia bocca si spalancarono dallo shock e, dovetti sedermi su uno degli sgabelli situati all'interno dell'ampio camerino per evitare di cascare a terra come un salame.

《Ci è riuscita...》sussurrai tra me e me, piacevolmente sconvolta dalla notizia.

Nessuno era a conoscenza che colei che consideravano la "fidanzata del Signor Miller" non era altri che Ada, la ballerina più ambita del The King's Pub, la cui improvvisa assenza era stata giustificata egregiamente.

"Una vacanza dall'eccessivo stress e dal troppo lavoro.", così mi dissero non appena chiesi notizie inerenti ad Ada.

Nonostante ciò, non fui minimamente soddisfatta di tale spiegazione poco convincente e imbroglia.
Ad alimentare i miei dubbi al riguardo fu la successiva sparizione di John.

Tentai di chiedere quante più informazioni possibili, ma, nessuno conosceva la realtà veritiera dei fatti.
E, la mia pericolosa curiosità venne ben presto arrestata dalla furia distruttiva di Jeff, il quale mi ammonì e minacciò furiosamente.

Fu così che, a poco a poco, ricercai sempre meno informazioni, le crescenti domande inerenti alla scomparsa di Phoebe e John diminuirono pian piano, ma, la mia forte preoccupazione per quest'ultimi non venne placata dall'opposizione altrui.

Trascorsi pochi giorni in seguito alla loro improvvisa disparizione, John si presentò al The King's Pub con un enorme scatolone tra le braccia.

La sua figura si era assottigliata esageratamente rendendo il suo viso affilato e smorto, il quale terribilmente pallido tradiva un sentimento che io stessa avevo provato sulla mia pelle.

Dolorosa rassegnazione, non come colpa, ma come unica consolazione.

Tuttavia, non potei domandargli nulla poiché intravidi la grossa e minacciosa sagoma di Jeff controllare ogni mio singolo movimento da lontano, con occhi quasi assassini, i quali mi sfidavano a ribellarmi ai suoi "avvertimenti".
Così venivano da lui definite le sue minacce.

Pur non avendo mai appurato la pericolosità di Jeff, la potevo percepire semplicemente osservando il modo in cui trattava le persone che trasgredivano i suoi ordini, i quali, raramente, si ripresentatavo vivi al The King's Pub.

Perciò, fui costretta a congelare il mio interesse per le orribili condizioni in cui era ridotto John, onde evitare la furia distruttrice di Jeff.

John non tornò più o, almeno, quel giorno lo vidi per l'ultima volta.

Decorsero mesi in cui non accadde nulla di insolito.

Sembrava che per qualsiasi impiegato del The King's Pub l'esistenza di Ada e John non fosse mai esistita o, molto probabilmente, ignoravano la motivazione causa della loro scomparsa.

Un pomeriggio in cui stavo tranquillamente lucidando il bancone dell'area bar e cocktail, Jeff mi avvisò che era stata richiesta la mia presenza nell'ufficio di Andrew, e fu proprio all'interno di esso che rividi Ada.
Mi salirono le lacrime agli occhi quando la sua piccola e fragile figura apparve dinanzi a me provocandomi una forte e improvvisa emozione.

 𝑀𝑦 𝐿𝑖𝑡𝑡𝑙𝑒 𝐹𝑟𝑎𝑔𝑚𝑒𝑛𝑡 𝑂𝑓 𝐻𝑒𝑎𝑣𝑒𝑛  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora